Un po' Winds Of Plague, un po' Anaal Nathrakh e naturalmente Bleeding Through. La nuova vita artistica di Brandan Schieppati, un tempo anche negli Eighteen Visions, si rivela tanto prevedibile quanto consistente, soprattutto se paragonata alla pochezza delle uscite metalcore di questo periodo. I suoni di 'The Great Fire' sono riproposti quasi nella totalità con le tastiere chiamate a ravvivare il solito contesto strumentale ricco di breakdown, blast beat e riff taglienti come lame giapponesi. Alla batteria troviamo un'istituzione come Shannon Lucas dei The Black Dahlia Murder e questo sarà sufficiente a molti degli appassionati per scaricarsi o acquistare la release. La lista degli ospiti è completata da Mick Kenney, Chris Cerulli dei Motionless In White ('Unleash Hell') e Marta Demmel ('Moral Messiah'). 'Colder' e 'This World In Decay' si distinguono in una scaletta veloce, compatta e immediata che non sembra soffrire affatto l'assenza di varietà ed in questo senso 'The Funeral' è il pezzo che tenta più degli altri di condividere qualcosa di innovativo con il resto del movimento. Anche dal punto di vista lirico siamo di fronte al Brandan Schieppati che conosciamo bene ma è noto che la coerenza rappresenta uno dei valori più ambiti in questo settore. E' venuto il momento di farci sapere quali sono i suoni acerrimi nemici.