Ancora esaltato dal gigantesco concept pubblicato dai Dream Theater mi sono posto all'ascolto del nuovo album di Tobias Sammet con la consapevolezza che anche stavolta la collaborazione con Sascha Paeth e la sfilata di ospiti di fama internazionale non mi avrebbero deluso. In realtà è dai tempi di 'Angel Of Babylon' e 'The Wicked Symphony' che il leader degli Edguy può affermare di essere riuscito a conciliare le sue ambiziose idee con una struttura compositiva ed un imponente lavoro in termini di arrangiamento e produzione. Il successivo 'The Mystery Of Time' non ha fatto altro che perfezionare e rendere più commerciale una formula ormai consolidata mentre 'Ghostlights' tenta di accontentare un po' tutti con una parte di album che segna un netto ritorno al power metal e il resto del materiale che prosegue nella direzione hard rock oriented. Il coro di 'Mystery Of A Blood Red Rose' e i dodici minuti di 'Let The Storm Descend Upon You' lasciano subito il segno e rappresentano due apici assoluti della scaletta. Altri highlights sono sicuramente la cupa 'The Haunting', con Dee Snider dei Twisted Sister, e 'Master Of The Pendulum' con Marco Hietala dei Nightwish che ci riporta all'epoca di 'Once'. In tutta onestà mi sarei aspettato di più da 'Isle Of Evermore' con Sharon Den Adel dei Within Temptation mentre Jorn Lande conferma il suo talento in 'Lucifer' e Bob Catley impreziosisce il finale con la sua classe innata.