Se quest'album finisse sulle scrivanie della Sub Pop probabilmente il trio sarebbe costretto a trasferirsi oltreoceano. Lo dico con assoluta leggerezza ma allo stesso tempo consapevole che il mix tra grunge, stoner e alternative rock italiano potrebbe crescere in futuro. Sono trascorsi cinque anni dall'esordio dei pugliesi e infatti si percepisce che i nuovi brani sono stati elaborati a fondo prima di essere pubblicati. Rispetto a 'Come Marilyn' e 'ADE' è cambiato molto, il cantato di Alessio Ligorio è migliorato così come il bilanciamento tra stacchi melodici e passaggi più aggressivi. In tutta sincerità avrei preferito un mixaggio un po' più coraggioso con la batteria e la chitarra in evidenza ma i suoni sono comunque buoni e qualche filler nel finale non inficiano la compattezza della scaletta. 'Veleno Di Seta' e 'Arida Illusione' mi hanno riportato alla mente gli Anhima mentre 'Invisibile' e 'Teste Di Plastica' sono la misura di quanto sono cresciuti i Ninfea in questi anni. In definitiva si percepisce una maggiore solidità e la speranza è che adesso la line-up sia stabile e non si perda altro terreno nell'ottica di un'esposizione superiore di quella ottenuta in passato.