-Core
Define The Great Line
Underoath
Tooth And Nail
Pubblicato il 19/06/2006 da Lorenzo Becciani
Songs
1 In Regards To Self
2 A Moment Suspended In Time
3 There Could Be Nothing After This
4 You're Ever So Inviting
5 Salmarnir
6 Returning Empty Handed
7 Casting Such A Thin Shadow
8 Moving For The Sake Of Motion
9 Writing On The Walls
10 Everyone Looks So Good From Here
11 To Whom It May Concern
Songs
1 In Regards To Self
2 A Moment Suspended In Time
3 There Could Be Nothing After This
4 You're Ever So Inviting
5 Salmarnir
6 Returning Empty Handed
7 Casting Such A Thin Shadow
8 Moving For The Sake Of Motion
9 Writing On The Walls
10 Everyone Looks So Good From Here
11 To Whom It May Concern
Una bomba assoluta. Capace di esplodere da un momento all’altro squarciando pensieri, privandovi della parola e lasciandovi in preda a emozioni violente e totalmente insalubri. ‘Define The Great Line’ è il disco che forse metterà la parola alla disperata ricerca da parte di tutte le band screamo e metalcore di quel suono perfetto, monolitico e senza speranza che per un attimo, solo per un insperato attimo le label si sono sforzate di amare. Il ritorno degli Underoath è di quelli che non lasciano dubbi. Undici canzoni che irridono il novanta per cento delle uscite degli ultimi incolori dodici mesi e addirittura superano per coraggio e compattezza i già altissimi livelli toccati con ‘They’re Only Chasing Safety’. La paranoia gridata a voce impazzita da Spencer Chamberlain in ‘There Could Be Nothing After Is’ è reale e pressante come i sospiri di Jon Davis in ‘Blind’. La grandezza del gruppo proveniente (non a caso )da Tampa, Florida sta nell’impedire al proprio devastante impatto sonoro di risultare monocorde e allo stesso tempo non rendere le parti melodiche superficiali o scontate. Al contrario Chamberlin e Gillepsie fanno di tutto per aggiungere la follia tipica di gruppi come i primi Glassjaw e 36 Crazyfists. Esattamente come se la voce divenisse uno strumento percussivo capace di competere con chitarre sincopate e disarmanti (‘In Regards To Self’ e ‘You’re Ever So Inviting’). La preghiera lanciata con ‘Salmamir’ ha permesso agli Underoath di trasformarsi in una realtà immensa. Tutti gli altri si accomodino dietro prego..
Underoath
From USA

Discography
2002 The Changing of The Times
2003 Cries of the Past
2004 They're Only Chasing Safety
2006 Define The Great Line