Questo non è 'The Secrets Of The Black Arts'. É bene chiarirlo subito. Anche se agli svedesi piacerebbe tanto tornare a quei livelli non saranno sufficienti l'ammiccante artwork di Kristian “Necrolord” Wåhlin o qualche invettiva old school di dubbio gusto per accontentare i vecchi fan. Micke “Lord Ahriman” Svanberg è rimasto praticamente solo a difendere uno dei nomi tutelari della scena black metal degli anni novanta ma ho il dubbio che questo dischetto non catturerà l'attenzione né di chi quel periodo l'ha vissuto davvero e benché meno dei ragazzetti di oggi che del black metal se fregano altamente. L'abbandono di Emperor Magus Caligula, peraltro finito pure peggio, ha posto la parola fine ai Dark Funeral e 'Where Shadows Forever Reign' è solo uno squallido tentativo di raccattare qualche banconota in più. Il guitar work del leader e di Bo “Chaq Mol” Karlsson è scontato da morire e Andreas “Heljarmadr” Vingbäck dei Grá un po' meglio di Nachtgarm dei Negator ma non abbastanza da spingerci a proseguire l'ascolto senza skippare in maniera ossessiva. A parte l'epica 'As I Ascend', unico pezzo che potrebbe affrontare il paragone coi classici della band, viene quasi da rimpiangere le ultime release di Marduk e Watain.