-Core
Blood Coloured Skies
Daylight Seven Times
Circle Pit Records
Pubblicato il 04/07/2006 da mariasiria
Songs
1.Hard Times 2.Revelation 3.Solaris 4.That time is now 5.Lost 6.Gravity 7.Autumn '99 8.The mith of the cave 9.Endless 10.Lucky
Songs
1.Hard Times 2.Revelation 3.Solaris 4.That time is now 5.Lost 6.Gravity 7.Autumn '99 8.The mith of the cave 9.Endless 10.Lucky
La gravitazone intorno all’ambiente hardcore influenzato da generi creoli ha prodotto un cd senz’altro eterogeneo. Sarebbe brutto dire che sia postcore, o quanto meno sarebbe riduttivo e neanche troppo esatto. E non mi piace neppure etichettare un gruppo, credendo alla dimensione unica di ogni band, per l’apporto, le invenzioni e il background di ognuno. Trio milanese che arriva al primo cd dopo diversi successi live, sia a livello locale che internazionale. Dieci tracks che scorrono veloci, fluenti ed agili. Una buona produzione che tende a identificare bene il ‘prodotto Daylight’. Dopo pochi pezzi infatti si capisce il sound, ovvero la linea conduttrice che non verrà mai smentita per tutta la durata del cd. Assolutamente in tono critico, anche se prima di farselo proprio in 5 o 6 ascolti, sale il dubbio che a livello di arrangiamenti ci sia poca inventiva, o magari un po’ di ripetizione. Ma poi lo ascolti bene e non ti accorgi neanche più che forse ci possa essere un gap simile. D’altronde la scelta di una scarna composizione di elementi (una chitarra e voce, batteria e basso) può far nascere il dubbio. In verità la chitarra pare spesso di contorno, spesso multitracciata, mi si passi il termine, alla voce di Edo, che nonostante abbia i capelli emo, emo non lo è manco nella voce. Voce spesso alzata e usata saggiamente, sempre giusto prima del limite di risultare troppo alta. Alla batteria una macchina o Dario? Macchina sentimentalmente azzeccata comunque, che riesce a dare un imprinting martellante, ovvero se la si isola musicalmente, si sente che picchia duro, ma inserita nelle armonie è una bella ritmica trainante per l’armonia. Le linee melodiche sono a volte dolci, il piano nell’intro di ‘Revelation’ un tocco di finesse che in pochi si possono permettere, doveroso il riconoscimento a Sergio. Anche se pochi son buoni i Daylight. Il progetto è ambizioso ma pare che abbia carte in regola per arrivare a tanti di più rispetto a quelli che lo conoscono ora. Progetto che se fosse nato da Cecchetto sarebbe già come minimo arrivato in Francia, Grecia e Ucraina, tutto condito da una discreta promozione. Noi invece crediamo che la promozione fatta tra di noi "non amanti dei Finley" sia la più giusta la più simpatica e soprattutto quella qualitativamente migliore. Bravi Daylight, ci piacete parecchio. Il cd è da avere.
Daylight Seven Times
From Italiana

Discography
Split D7T - Gettin'Grey (2005)
Blood Coloured Skies (2006)