Non credo che qualche anno fa, quando le riviste specializzate cominciarono a parlare di metalcore, qualcuno abbia seriamente creduto che sarebbe divenuto un genere di proliferazione commerciale e dubbia consistenza. Magari c'erano perplessità sulla fedeltà ai valori professati ma non si pensava di certo che avremmo accumulato cd da ascoltare in macchina sulla strada per il lavoro. 'Five' è seriamente uno di questi. Divertente, potente e plastificato quanto basta in fase di produzione. Al microfono dei canadesi troviamo Vicky Psarakis che ha impiegato un paio di annetti per imporsi come sostituta di Alissa White-Gluz, passata agli Arch Enemy. Adesso la sua personalità emerge molto di più e il successore di 'Eye Of Providence' è improntato su melodie moderne, arrangiamenti ruffiani e aggressività posticcia dosata con attenzione. 'The Anchor And The Sail' è uno dei pezzi migliori in assoluto con assoli melodic death ed un taglio incisivo. 'The Ocean' e 'The Raven Eyes' sono ammiccamenti ai Nightwish, 'The Man Who Fell To Earth' il lento per fare emozionare gli animi più sensibili mentre la cover di 'Take Me To Church' di Hozier il tentativo di allargare il proprio spettro di pubblico di riferimento. A 'Five' non manca certo la varietà ma in quanto a sostanza siamo lontani da standard accettabili.