Reduci dal soprendente riscontro ottenuto dal secondo studio album ‘The Tyranny Of Will’ e da uno split con i Toxic Shock, gli Iron Reagan si sono rivolti a Kurt Ballou (Converge, Kvelertak) per realizzare il migliore mix possibile di crossover tra hardcore, punk e metal. Problemi sociali, politica e violenza senza freni sono le tematiche toccate da diciotto tracce, per una trentina di minuti circa, che segnano ulteriori progressi nell’approccio compositivo dei reietti di Richmond, Virginia. L’artwork di Bonethrower (Mastodon, Young Widows) serve ad acclimatare l’ascoltatore con le sfuriate di questo supergruppo che vede coinvolti tra gli altri Tony Foresta e Landphil Hall dei Municipal Waste ed un batterista formidabile come Ryan Parrish, ex Darkest Hour e Mammoth Grinder. Preparatevi ad una serie riff maestosi e carichi di groove, stacchi ritmici potenti e cadenzati e liriche gridate con un grado di follia non comune. Al di là dei singoli pezzi – superbi ‘A Dying World’, ‘Megachurch’ e ‘Bleed The Fifht’ - credo che il pregio migliore di ‘Crossover Ministry’, oltre alla meravigliosa copertina, sia quello di presentare una realtà con un’identità sonora precisa e, anche se la stampa continuerà a citare le varie band di provenienza, un futuro che potrebbe riservare sorprese. Relapse Records ci punta molto e fa bene.