Questi musicisti in parte tedeschi ed in parte austriaci segnano una svolta in casa Lifeforce Records che da tempo non lanciava un gruppo dal potenziale tanto elevato. ‘Soil’ è la loro opera prima ma tutti i membri possono vantare altre esperienze passate con realtà come Collpse 7, Ghoulse Come Knockin’ e Zombie Inc. Di questi ultimi faceva parte anche Martin Schirenc – frontman dei Pungent Stench ma attivo anche con Fetish 69 e Hollenthon - che ha seguito in maniera maniacale produzione e mixaggio in attesa che le tracce venissero inviate a sua maestà Dan Swanö per la masterizzazione. Una garanzia di qualità per un suono che poggia su un doom atmosferico e nostalgico degli anni novanta, arricchito da influenze post rock, shoegaze e prog. Le otto tracce in questione denotano una visione illuminata e molteplici idee in fase di arrangiamento con elementi sinfonici e basi ambient che rendono ancora più cupe le atmosfere di fondo. Le iniziali ‘Awoken’ e ‘One Step Nothing’ presentano sia il lato malinconico sia quello aggressivo di una formazione molto tecnica, sicuramente derivativa nei confronti di colossi come Paradise Lost, Opeth e Swallow The Sun ma con margini di crescita ancora importanti. ‘Extinction’ e ‘Degeneration’ si distinguono come i due climax della scaletta e la sfida agli altri gruppi del catalogo dell’etichetta con sede a Lipsia può dirsi lanciata.