Dopo il ritorno dei Suffocation con ‘..Of The Dark Light’ ed in attesa del nuovo album dei Decapitated, gli Origin sono chiamati a dare una scossa all’intera scena technical brutal death con nove canzoni che si distaccano non poco dal materiale precedentemente pubblicato con ‘Entity’ e ‘Omnipresent’. Un album più riflessivo durante la lavorazione del quale il quartetto guidato da Paul Ryan si è concentrato sulla profondità del tessuto strumentale e sulle dinamiche regalando di fatto una nuova dimensione alla consueta matrice death. Le registrazioni si sono svolte ai Chapman Studios con Robert Rebeck (Tech N9ne), la copertina è stata realizzata da Filip Ivanovic (Cryptopsy, Gorguts) e alla scaletta è stata aggiunta in coda una cover della micidiale ‘Revolución’ dei Brujeria. Per certi versi il materiale sembra scritto apposta per evidenziare la duttilità dietro le pelli John Longstreth, con improvvise accelerazioni e rallentamenti repentini, ma dopo qualche ascolto le linee di chitarra e basso cominceranno ad emergere in maniera letale. L’unico a non sorprendere è Jason Keyser che bercia come al solito garantendo un tasso di adrenalina sempre superiore alla media. ‘Accident And Error’ e ‘Truthslayer’ valgono da sole l’acquisto e, anche se i fan della vecchia ora avranno più difficoltà a digerirlo, ‘Unparalleled Universe’ ci svela una “facciata” degli Origin che non dispiace affatto.