Se gli Origin di ‘Unparalleled Universe’ hanno portato una ventata di freschezza nel movimento technical brutal death, i californiani sembrano essere ancora nella fase di crescita, quando di release in release pensi solo a migliorarti ed apparire più aggressivo e devastante della volta precedente. La batteria di Sam Paulicelli è stata registrata da Ryan Forsyth ai Private Ear Studios mentre la copertina è opera di Dan Seagrave (Entombed, Morbid Angel). Almeno un paio di episodi sono grezzi come se fossero stati registrati dal vivo e l’ingresso del bassista Sean Martinez – che ricordiamo con i Rings Of Saturn ma anche come turnista per Decapitated e Malevolent Creation – ha irrobustito in maniera clamorosa le ritmiche. Una profondità insolita che permette a Bill Robinson di rendere ancora più efficaci le sue grida insane ed al guitar work di sperimentare soluzioni diverse. In parte i Decrepit Birth sembrano avere apprezzato la svolta dei Revocation oltre ad avere assorbito le recenti lezioni impartite dai Suffocation, con cui il cantante aveva collaborato per un paio di tour. Per il resto siamo al cospetto di una formazione, cresciuta coi classici, che non ama subire troppo la tecnologia. Ne sono la conferma il mixaggio estremamente organico di Stefano Morabito e la ferocia di tracce come ‘Spirit Guide’, ‘The Sacred Geometry’ e ‘Hieroglyphic’. Sono trascorsi sette lunghi anni da ‘Polarity’ ma n’è valsa la pena.