Una piccola introduzione per ringraziare Niclas Etelävuori di avere contribuito a rendere indimenticabile il mio ultimo viaggio in Finlandia. Ho avuto modo di conoscere gli Amorphis al loro interno e ammirare con i miei occhi lo stato di grazia di un gruppo che marcia indomito verso i venti anni di carriera. Le difficoltà incontrate nel periodo intercorso tra la pubblicazione di "Am Universum" e "Far From The Sun" sono ormai superate anche grazie all"innesto di Tuomi Joutsen vero e proprio uomo giusto al momento giusto. "Silent Waters" risplende nella discografia del gruppo di Helsinki e siamo lieti che sia proprio uno dei membri storici a svelarci quello che si nasconde dietro a queste dieci canzoni che ci hanno incantato. Ecco un estratto della nostra chiaccherata nel backstage dell"Ankkarock.
Quali sono le differenze sostanziali tra "Silent Waters" e il suo predecessore ?
La differenza principale nella lavorazione di "Eclipse" e quella di "Silent Waters" è che nel primo caso avevamo fretta di pubblicare canzoni che erano già pronte da tempo. In questa occasione invece ci siamo presi tutto il tempo di cui avevamo bisogno e abbiamo riflettuto a fondo su alcune scelte importanti da prendere. "Silent Waters" nasce come un concept senza che lo sia veramente. Era da anni che avevamo in mente un disco come "Silent Waters" ma solo adesso è venuto il momento di pubblicarlo. Ogni canzone è inserita sia musicalmente che liricamente in un contesto epico predefinito che si ispira al Kalevala (il poema epico composto da Elias Lönnrot nella metà dell"800 che narra sulla base di canti popolari e metrica runica l"epopea nazionale finlandese) e la produzione sottolinea la vena dark delle composizioni come mai in passato. In dischi come "Far From The Sun" e "Eclipse" le aperture melodiche erano chiaramente solari mentre "Silent Waters" è cupo dalla prima all"ultima nota. Un regalo a tutti coloro che seguono la band da anni.
"Silent Waters" è anche il secondo album con Tuomi Joutsen alla voce e Jan Rechberger dietro le pelli..
Credo che la band abbia assorbito totalmente l"uscita di Pasi e l"ingresso di Tuomi. Senza nulla togliere a chi lo ha preceduto è innegabile che dal vivo Tuomi sia una forza della natura e in "Silent Waters" molti pezzi sono costruiti sulla sua estensione vocale mentre "Eclipse" era un album dalle strutture molto più rigide e "quadrate". Per quanto riguarda Jan non posso che affermare quanto detto nelle altre interviste e cioè che è davvero eccitante salire sul palco e suonare con un talento del genere. Ancora una volta non voglio sminuire il lavoro svolto da chi occupava prima il suo posto ma non potevamo scegliere meglio. Non siamo mai stati una famiglia tanto unita come adesso e questo immagino si veda quando suoniamo su un palco.
La Nuclear Blast ha scelto la title track come primo singolo. Pensi che sia un"esatta fotografia dell"album ?
Direi di si anche se noi avremmo preferito qualcosa di più heavy come "Weaving The Incantation" o "Towards And Against" ma si sa come funzionano le radio e le label si muovono di conseguenza.
"Weaving The Incantation" mi ha riportato alla mente le sofferte melodie di "Ghost Of Reveries" degli Opeth..
E" inutile dire che gli Opeth sono un gruppo che stimiamo molto. Non posso dire che siano un"influenza primaria ma credo che entrambi in passato e perchè no anche adesso abbiamo guardato reciprocamente alle nostre band come punto di riferimento e chiave di lettura per interpretare quello che stava avvenendo in una certa scena. A livello di arrangiamenti penso sia normale riscontrare delle similitudini. "Silent Waters" è registrato quasi esclusivamente con strumentazione analogica. Abbiamo introdotto per la prima volta l"elemento elettronica nella nostra musica con "Am Universum" ma ci siamo sentiti a disagio. Penso quindi che questa sia una scelta definitiva.
So che sei un grande appassionato di vinili. Com"è possibile che qua a Helsinki ci siano così pochi negozi di dischi..
Non sei il primo che me lo fa notare. In effetti è un controsenso perchè in fondo la scena è molto buona e trova molti riscontri nel resto dell"Europa. Io ho un rapporto strano con i miei dischi. A volte impazzisco e li vendo, poi li ricompro, poi li rivendo ancora.
"Towards And Against" e "Black River" sono destinate a entrare di diritto nel novero dei vostri classici. E" sbagliato affermare che rappresentano i due lati, quasi come Yin e Yang, degli Amorphis di oggi ?
Noi stessi abbiamo pensato a questo paragone per certe canzoni in passato quindi non ci trovo nulla di male. "Towards And Against" è un pezzo che dimostra quanto gli Amorphis siano ancora legati al loro passato e sappiano suonare potenti e aggressivi pur indirizzando in maniera diversa la loro energia. "Black River" invece è un brano che racchiude al suo interno parti acustiche, melodia ma anche chitarre che sanno fare male. Da quando l"album ha cominciato a diffondersi in rete abbiamo ricevuto un"ondata di commenti positivi su questa canzone. Tanta gente la collega a "My Kantele" e pur non essendo un nostro obiettivo prima di entrare in studio siamo orgogliosi che una nuova canzone venga considerata a quel livello.
Cosa rispondi a chi ancora vi accusa di esservi allontanati da sonorità più estreme ?
Credo che non ci sia bisogno di rispondere a certe persone. Ciascuno può vedere la musica come vuole e quindi è normale che ogni volta che pubblichi un disco perdi una parte di pubblico e ne acquisti una nuova. L"attenzione con cui un gruppo cura certi particolari invece di altri e tutto quello che concerne la sua evoluzione sono aspetti impossibili da dominare. In questo penso sia importante la sincerità e non fingere di apparire diversi da come siamo. Gli Amorphis non l"hanno mai fatto ed è per questo che tanta gente ci ha seguito passo dopo passo. E" come un bambino che guarda un paesaggio e dopo due-tre anni torna nel solito posto e lo vede cambiato. Il paesaggio rimane lo stesso ma è la percezione dell"uomo che muta col passare del tempo e così anche in musica.
Ci sono gruppi di oggi che ti senti di consigliare più di altri ?
Non ascolto molta musica di oggi ma sono molto amico con gli Swallow The Sun che hanno pubblicato dei dischi più che validi. Un altro gruppo interessante sono i xxxxxxxxxxxxxxxxx
Stasera non avete suonato "Divinity" che per ovvi motivi è la vostra canzone a cui sono più legato. In generale direi che la vostra scaletta si è evoluta molto da quando c"è Tuomi dietro al microfono..
E" vero te l"avevo promesso quando ci siamo sentiti al telefono ma quando suoniamo a casa nostra abbiamo sempre le nostre famiglie a vederci e quest"oggi compagne, mogli e figli erano accanto a noi sul palco. Normalmente scegliamo uno-due pezzi a testa e i restanti vengono scelti sul momento. In questo caso abbiamo fatto scegliere loro. In ogni modo hai perfettamente ragione riguardo alle scalette. Prima avevamo molto meno coraggio nel suonare i pezzi nuovi e eliminare i classici dai nostri live. Non volevamo correre il rischio di deludere il nostro pubblico. Adesso non è cambiato questo nostro atteggiamento ma abbiamo molti più pezzi – definibili come classici – a cui attingere e quindi ci possiamo permettere più variazioni.
(parole di Niclas Etelävuori)