-Core
Thunderpussy
USA
Pubblicato il 25/11/2016 da Lorenzo Becciani

Devo ammettere che sono rimasto allibito dalla vostra esibizione. Siete semplicemente straordinarie dal vivo e di conseguenza la prima domanda è piuttosto scontata. Quando pubblicherete il primo album?
Non manca molto. Magari potresti aiutarci a trovare qualche label italiana. A parte gli scherzi non è ancora finito. Le tracce sono registrate ma dobbiamo mixarle. Credo che in un paio di mesi il processo dovrebbe essere completato. É il nostro primo album e tutti lo stanno aspettando. Ci siamo prese tutto il tempo necessario per renderlo perfetto. Dovrà presentare il nostro sound al mondo e quindi vogliamo essere sicure al cento per cento. Avevamo più di trenta canzoni tra cui scegliere, tra finite e non finite, e scegliere la scaletta che ci rappresentasse al meglio è stato il lavoro più difficile. Posso anticiparti che sarà tosto, eclettico e molto vario. Si sentirà che siamo una band che ama suonare dal vivo.

Me ne sono accorto. Non solo siete la rivelazione di Iceland Airwaves ma avete sbaragliato la concorrenza ieri sera all’Harpa...
Mi fa piacere sentirtelo dire. Tra l’altro quasi tutte le band americane suonavano più o meno allo stesso orario.

Per esempio le Warpaint che devo dire mi hanno un po' deluso. Voi non siete californiane come loro ma di Seattle. Com’è la scena attualmente da quelle parti?
Anche se il grunge è finito la scena è molto salda e tutte le band si supportano a vicenda. È strano perché quando dici in giro di essere di Seattle tutti pensano ancora che suoni grunge. Fortunatamente le cose sono cambiate e pure Sub Pop ha cominciato a pubblicare release di generi diversi come il surf, il noise o l’hip hop. In ogni caso ci capita di girare gli Stati Uniti e venire a contatto con scene di ogni tipo ovvero southern, west coast, country, blues, jazz e devo dire che si capisce piuttosto bene da dove proveniamo.

Come siete stati contattati per suonare a Iceland Airwaves?
Tutto è nato grazie al notevole supporto di KEXP. Quello che stanno facendo al KEX è grandioso ed è davvero figo suonare in un ostello. Ci siamo fatti un sacco di amici islandesi e ci piace vedere che le band che suonano qui possiedono tutti una grande attitudine.

Secondo voi è più o meno difficile fissare delle date essendo una band totalmente al femminile?
Non sappiamo quale sia la differenza. Dovremmo provare con qualche altra band al maschile. Credo comunque che sia solo una questione di barriere culturali.

Quali sono le richieste più bizzarre ricevute dai fan in tour?
Di sicuro ci arrivano strani video e strane e-mail. Meglio non commentare. Devo dire che qui ci hanno rispettato tantissimo mentre negli Stati Uniti a volte non succede. Spesso ci capitano cose assurde tipo ragazzi nudi che tentano di salire sul palco. Una volta Molly è riuscita a cacciarlo rimanendo sincronizzata con la musica. Un’altra un nostro amico ha dovuto fermare addirittura due ragazzi che tentavano di irrompere sul palco mentre suonavamo. A quello stesso show ci hanno buttato quattro carte di identità. Whitney le colleziona e il pacco è già consistente. Ovviamente quelle persone non le riavranno mai.

Anche qualche groupie?
Magari qualche musicista che ci prova. Prima ti dicono che apprezzano la nostra musica e poi passano all’azione e capisci che vogliono scoparti. Non amiamo rispondere a domande sul predominio maschile o come ci si sente ad essere donne in una band, in particolare donne in una band tutta al femminile. Tutte e quattro facciamo cose che sono storicamente dominate dagli uomini. Suoniamo musica, giriamo in moto, diamo appuntamenti a ragazze e ci spacchiamo la schiena per vivere e non lo facciamo come ribellione verso la società maschilista ma perché siamo in grado e perché ci piace. Mi rendo conto che molte donne non hanno questa stessa opportunità e non è giusto ma non vogliamo far finta di comunicare che abbiamo scelto di formare le Thunderpussy nel tentativo di far avanzare i diritti delle donne.

Qual è stata la vostra esperienza dal vivo più eccitante finora?
Sicuramente al Sasquatch Festival dove abbiamo suonato un paio di volte. Anche al Capitol Hill Block Party dove ci siamo esibite dopo due mesi di studio. C’era tanta energia e voglia di suonare quella sera. Dopo l’Islanda suoneremo nel Regno Unito e siamo sicure che sarà un’altra grande esperienza.

Cosa pensate che le Thunderpussy abbiano da offrire rispetto alle altre band in circolazione?
Una visione forte. Dal vivo siamo piuttosto basiche ma le nostre performance sono incendiarie. Credo che sia difficile competere con noi perché abbiamo una solida chimica interna. Inoltre siamo aperte a tutte le influenze e non ci focalizziamo su un solo genere. Welcome to Club Pussy.

Qual è il disco che vi ha cambiato la vita?
(Leah Julius) ‘Reinventing Axl Rose’ degli Against Me!
(Whitney Petty) Per me ‘Hysteria’ dei Def Leppard ma anche Led Zeppelin e David Bowie hanno recitato un ruolo importante nella mia crescita musicale.
(Ruby Dunphy) Qualcosa di Steve Albini oppure i Sebadoh.
(Molly Sides) Per me è davvero difficile scegliere. Dico il disco dei Travelling Wilburys. Fantastico. Un peccato che non ne abbiamo potuti pubblicare altri.

Qual è la canzone che vi rappresenta di più?
É una bella domanda. Forse ‘Welcome To The Disco’.

A questo punto vi aspetto in Italia..
(Molly Sides) Io ci sono già stata. Sette anni fa ho vissuto per un periodo ad Arezzo e facevo la ballerina. Poi sono dovuta tornare negli Stati Uniti a completare i miei studi ma ho ancora dei parenti nel Veneto.

Thunderpussy
From USA

Discography
Thunderpussy (2018)