-Core
Death Angel
USA
Pubblicato il 26/02/2017 da Lorenzo Becciani

Dopo tutti questi anni ti consideri più un guitar hero o un songwriter?
Mi piace molto rispondere a questa domanda. Purtroppo è un argomento sottovalutato da troppa gente. All’inizio della mia carriera mi concentravo sui chitarristi solisti e cercavo di imitare la loro velocità esecutiva ed in generale la loro tecnica. Con il passare del tempo sono diventato un songwriter migliore e adesso mi rendo conto che questo è l’aspetto più importante per essere unici al mondo. Tutti sanno fare shredding mentre scrivere canzoni di valore è complicato.

Quali sono gli album che ti hanno formato come musicista?
Il primo vinile che ho comprato è stato ‘Let There Be Rock’ degli AC/DC. La prima musicassetta invece è stata ‘Heaven & Hell’ dei Black Sabbath che ho ascoltato fino allo sfinimento. Un aneddoto curioso è che quando ho comprato la seconda, ovvero la compilation ‘We Sold Our Soul For Rock n’ Roll’, mi aspettavo di sentire Ronnie James Dio e invece c’era Ozzy Osbourne che urlava “What is this that stands before me..” . Un’altra storia divertente riguarda ‘In Through The Out Door’ dei Led Zeppelin. Avevo tredici anni e avevo comprato una canna da un compagno di scuola però avevo paura a fumarla quindi l’ho nascosta nella custodia della musicassetta mentre la ascoltavo. Dopo una settimana l’ho fumata ma non mi ha fatto nessun effetto.

Con la pubblicazione di ‘The Art Of Dying’ è iniziata una nuova era per la band. Quali erano le vostre ambizioni a quel tempo?
In quel periodo non avevamo ambizioni di nessun tipo. Eravamo ancora piuttosto delusi dal music business e non pianificavamo nulla. Semplicemente è venuto tutto un passo alla volta. Prima il concerto per Chuck Billy, poi un piccolo tour di qualche data e poi il contratto con Nuclear Blast. ‘Killing Season’ e ‘Relentless Retribution’ sono stati caratterizzati da cambi di line-up e questo ha finito per rafforzare le nostre ambizioni e spingerci a considerare ogni singolo particolare. Da quel momento siamo cresciuti molto e siamo davvero orgogliosi di ciò che siamo riusciti a fare con ‘The Dream Calls For Blood’ e ‘The Evil Divide’.

Quando avete iniziato a comporre il nuovo materiale?
In verità appena finito ‘The Dream Calls For Blood’. Due pezzi erano già quasi pronti prima di partire in tour tanto che mi ero promesso di finire il nuovo album prima che il tour fosse completato. Poi non è andata così, anzi quando siamo tornati ci siamo ritrovati occupati con un sacco di altri aspetti ed è stato difficile trovare tempo solo per provare e comporre le nuove canzoni. Buona metà dell’album è stata completata un mese prima di entrare in studio.

Cosa volevate cambiare o migliorare dopo ‘The Dream Calls For Blood’?
Amo l’oscurità e l’intensità di quell’album. Con questo ci siamo posti ancora meno limiti dal punto di vista stilistico ma non tanto perché abbiamo voluto sperimentare altri stili. Siamo una thrash band e rimarremo una thrash band. Quello che è cambiato è come ci concentriamo sulla costruzione delle canzoni.

A livello di produzione invece?
In teoria non sarebbe dovuto cambiare nulla perché abbiamo collaborato ancora con Jason Suecof e ci siamo ritrovati nello stesso studio. Io e Mark siamo dell’avviso che la musica dei Death Angel debba rappresentare l’ideale colonna sonora di quello che ci succede nella vita e quindi abbiamo bisogno di un luogo confortevole. Detto questo abbiamo utilizzato strumentazione differente e penso si senta ascoltando l’album.

C’è un momento delle registrazioni che ricordi con particolare piacere?
Forse le registrazioni delle vocals di ‘Lost’ perché quando ho scritto quella canzone e nello specifico l’assolo sapevo che sarebbe venuta grandiosa ma il risultato finale ha davvero superato le mie aspettative. Nonostante il nostro catalogo sia notevole credo sul serio che ‘Lost’ sia una delle canzoni più belle che abbia mai composto. Un’altra emozione è stata ascoltare l’assolo di Andreas Kisser dei Sepultura in ‘Hatred United, United Hate’.

Oltre a ‘Lost’ e ‘Hatred United, United Hate’ quali sono gli altri passaggi chiave dell’album?
Per me i primi quattro pezzi sono pazzeschi quindi dico anche ‘The Moth’, ‘Cause For Alarm’ e ‘Father Of Lies’.

Quanto è difficile bilanciare le vecchie radici thrash con un suono moderno?
Creare qualcosa di originale è sempre difficile. Soprattutto è difficile essere positivi in questo mondo e divertirsi pensando a tutti gli aspetti del music business. Se non fai attenzione rischi di perdere la fiducia di chi ti segue da tanti anni. Uno dei complimenti più belli che ricevo viene da alcuni vecchi fan che mi confessano di non credere che sia sempre in giro ed a questi livelli dopo così tanto tempo. Ai nostri concerti vengono però anche ragazzi giovani che si comportano come pazzi.

(parole di Rob Cavestany)

Death Angel
From USA

Discography
1987 The Ultra-Violence
1988 Frolic Through The Park
1990 Act III
2004 The Art Of Dying
2008 Killing Season
2010 Relentless Retribution
2013 The Dream Calls For Blood
2016 The Evil Divide
2019 Humanicide