Mi sono sempre chiesto cosa significasse il vostro nome? Ha un significato?
Avevamo sedici anni e lo abbiamo trovato per combinazione leggendo qualche macabra notizia su un quotidiano. In realtà può essere interpretato in vari modi ma per noi la musica è qualcosa di molto serio e lasciamo grande spazio alla creatività.
Quali erano le vostre ambizioni quando avete cominciato?
Personalmente ho iniziato molto giovane perché volevo fare parte di una band a tutti i costi. Il mio obiettivo era viaggiare il più possibile e non avrei mai immaginato che sarei arrivato tanto lontano. Per coltivare le proprie ambizioni devi lavorare duramente e adesso cerchiamo di sostenerci senza alcun aiuto dall’esterno.
Come siete entrati in contatto con Arising Empire?
Una volta deciso di pubblicare questo album in maniera totalmente indipendente siamo stati contattati da Arising Empire. Fa parte del circuito di Nuclear Blast e abbiamo pensato fosse un’ottima idea per distribuire l’album in tutto il mondo senza troppa fatica.
Prova adesso a presentare la band a chi ancora non vi conosce con un breve commento su ciascuna release..
The North Stand For Nothing – è il nostro EP di debutto. Ai tempi eravamo dei ragazzi di Sheffield arrabbiati col mondo. Potevamo concentrarci al cento per cento sulla musica e ci ribellevamo contro il sistema. L’EP venne pubblicato da Smalltown Records e ottenne un eccellente riscontro anche perché allora c’era ancora interesse per la musica nuova.
This Is the Six – pur non volendo copiare nessuno cercammo di rendete tutto più professionale. Passammo molto tempo in studio e ci evolvemmo naturalmente. Alcune canzoni di quell’album sono tra le più richieste dal vivo da chi ci segue dagli inizi.
Brainwashed – è il nostro album più politico col quale puntiamo il dito contro i media e le pubblicità aggressive. Era evidente che ci fossero dei contrasti con l’etichetta. Non volevamo fare quello che ci chiedevano.
A questo punto è lecito parlare di ‘You Are We’…
Quest’album è decisamente più positivo di ‘Brainwashed’. È tanto nostro come dei nostri fan. Abbiamo cambiato studio, ci siamo liberati della vecchia label e del manager. Volevamo un ambiente tutto nuovo nel quale dare il massimo. Non tutto il nostro rapporto con le etichette e con il music business è stato negativo ma era venuto il momento di prendere un’altra direzione. C’è voluto un anno intero e abbiamo seguito ogni singolo passaggio in maniera maniacale. Non è stato facile e siamo consapevoli di essere un’entità strana nel mercato attuale ma siamo felici di non potere essere catalogati in nessun sottogenere.
Come è nata l’idea di collaborare con Oli Sykes dei Bring Me The Horizon in ‘Silence Speaks’?
Hanno un magazzino dall’altra parte della strada rispetto a dove ci troviamo a provare. Siamo amici da tanto tempo e quando è nata la campagna per finanziare l’album Oli si è subito dimostrato interessato a collaborare. Amiamo la loro nuova musica e siamo estremamente soddisfatti di come è venuta fuori la canzone.
Avete scelto ‘Hurricane’ come singolo. Quali sono gli altri passaggi chiave dell’album a tuo parere?
‘Steal The Sun’ è un pezzo davvero heavy. ‘Empire Of Silence’ mette in evidenza tante influenze diverse ed è sicuramente più punk. Amo molto anche ‘Wide Awake’ per il suo testo.
Cosa si cela dietro all’artwork?
È un’immagine ricca di simboli con riferimenti linguistici in inglese, spagnolo, indiano e mandarino ovvero i quattro idiomi più diffusi nel mondo. È il nostro modo di riflettere il pensiero dell’essere umano ai confini della terra e descrivere il collasso generato da razzismo e religioni.
Pensi che ‘You Are We’ possa conquistare più fan negli Stati Uniti oppure in Europa?
Non saprei dirti perché non abbiamo un mercato specifico anche se nel vecchio continente c’è un maggiore connessione tra le persone e la musica.
Come vedi la scena metalcore inglese?
Vive un buon stato di forma. Ci sono band molto valide come Architects, Bury Tomorrow e Blood Youth ma le nostre band preferite di sempre rimangono Thrice, Anti-Flag e Rancid.
(parole di Lawrence “Loz” Taylor)