-Core
Light The Torch
USA
Pubblicato il 02/05/2018 da Lorenzo Becciani

La prima domanda è chiaramente relativa al cambio di moniker. Immagino che non siate stati entusiasti..
Purtroppo i problemi col nostro vecchio batterista e la battaglia legale in cui siamo finiti a causa del nome della band non sono state le sole sventure di quel periodo. Ho perso mio fratello maggiore e ciò mi ha colpito duramente ma questa serie di intoppi alla fine ci ha rafforzato. Siamo una band molto più forte adesso e ‘Revival’ è il manifesto di tale resilienza e di un approccio compositivo più condiviso. Quando abbiamo scritto l’album non avevamo né etichetta né management quindi non ci siamo fatti condizionare da nessuno. La differenza più significativa è stata che stavolta non ho registrato assieme agli altri ragazzi ma da solo col produttore.

Come avete scelto Mike degli Extinction A.D.? Avete organizzato delle audizioni?
All’inizio ci ha aiutati John Boecklin dei DevilDriver. Gli saremo sempre grati perché ci è stato di conforto in un momento difficile. Poi si è dedicato ai Band Wolves e quindi ci siamo serviti per alcune settimane di Nick Augusto dei Trivium, che era libero da impegni ed è stato molto professionale, ed infine di Mike Sciulara. Quando è entrato nella band i pezzi erano già pronti e ha registrato le sue parti in poco più di dodici ore. È un fenomeno.

Perché avete scelto ‘Calm Before The Storm’?
É un pezzo che ci divertiamo a suonare. È il manifesto della ritrovata armonia nella band e dell’impronta melodica che caratterizza l’album.

Che significato si cela dietro alla copertina?
Non saprei risponderti. Se n’è occupato Francesco ed è sicuramente un’immagine evocativa ma non so dirti se nasconde un messaggio particolare. In generale non abbiamo composto canzoni con un significato profondo ma pezzi che ci piace suonare e che siano stimolanti da ascoltare. Personalmente mi diverte pensare che un’immagine che rimanda al passato sia chiamata a presentare una band nuova di zecca.

Quindi volete rompere definitivamente con i Devil You Know?
Non è così. In tour suoneremo dei pezzi vecchi ma i Light The Torch sono una nuova band. Questo è sicuro.

Come costruisci le linee vocali?
Non ho una risposta per questa domanda. Non seguo un processo definito. Canto quello che ho in testa e quando funziona registro un demo. Non prendo mai nota delle idee quindi spesso me le dimentico. A volte i testi vengono prima delle linee vocali ed altre volte avviene il contrario. È come un tatuaggio. Non è mai un’esperienza identica alla precedente.

Il tuo approccio vocale però è cambiato parecchio..
É cambiato con la musica. Il tono e il timbro vocale sono gli stessi e non credo di essere migliorato in questi anni. Ho sempre cantato allo stesso modo, sia che facessi parte di grandi band sia che suonassi in piccole band. Cerco di cambiare perché so che la gente ama la varietà nella struttura dei pezzi e non voglio essere paragonato a nessun altro. Ogni pezzo è diverso.

‘Revival’ è un titolo che molti finiranno per associare ai primordi del metalcore. Sei nostalgico di quel periodo?
No, perché è terminato e perché sono concentrato su quello che faccio adesso. In tanti mi chiedono ancora di Blood Has Been Shed e Killswitch Engage e sono sempre felice di parlare con i vecchi fan ma devono capire che adesso la mia band è un’altra. Lo stesso vale per Francesco con gli All Shall Perish e per Ryan con i Bleeding Through.

Hai ascoltato qualcosa di interessante negli ultimi tempi?
Non ascolto molto metalcore.

Cambieresti qualcosa del passato?
No perché non amo guardare ai miei errori.

(parole di Howard Jones)

Light The Torch
From USA

Discography
Revival (2018)
You Will Be The Death Of Me (2021)