-Core
Youarehere
Italia
Pubblicato il 12/07/2018 da Lorenzo Becciani

Come vi siete formati?
L’obiettivo iniziale era quello di realizzare una sorta di post rock elettronico poi ci siamo evoluti molto ed infatti se ascolti ‘Plvs Vltra’ è tutt’altra cosa. Abbiamo iniziato sette anni fa. Io, Claudio e Andrea, l’ex collega, avevamo tre progetti solisti e ci siamo incontrati ad una serata che abbiamo fatto insieme. Ci piacevamo le nostre cose e man mano siamo arrivati a comporre un’elettronica più ballabile, a tratti una specie di techno-ambient, anche se non eravamo partiti così.

Sono cambiati gli obiettivi nel frattempo?
No, non sono cambiati. È cambiato il sound e con esso i setup dal vivo. Avevamo la batteria acustica poi abbiamo optato per qualcosa di totalmente elettronico. Adesso il setup è tutto digitale mentre fino al tour di ‘Propaganda’ avevamo anche delle contaminazioni analogiche con dei synth.

Vi ritenete un gruppo post rock che fa elettronica o al contrario un gruppo elettronico che fa post rock?
Siamo un gruppo con origini e influenze post rock che desidera fare elettronica. Magari col prossimo album cambieremo ancora.

Di italiano avete veramente poco. La produzione è assolutamente competitiva con l’estero. Su quali mercati puntate maggiormente?
Questo era il nostro obiettivo principale. Ascoltiamo molta elettronica internazionale e quindi era probabile che ci spostassimo su certe sonorità. Per cultura il sound si presta più a quello che esce all’estero. Da noi l’elettronica è più varia, cerca di essere originale ma in realtà riprende elementi da altri generi come afro o funk. Realtà come Apparat o Aphex Twin non si trovano dalle nostre parti.

A livello di produzione vi siete ispirati a qualche album in particolare?
La gestazione di ‘Plvs Vltra’ è stata molto lunga. Col tempo sono subentrate delle ispirazioni che ci hanno spinto a modificare i pezzi. L’album era pronto un anno prima dell’uscita ma l’abbiamo totalmente stravolto. In teoria ci siamo remixati. ‘Multiverse’ per dire era un pezzo cantato. A livello di ascolti influenze innegabili sono Moderat, Jon Hopkins, Thom Yorke, Atoms For Peace ma a parte certi riferimenti volevamo alleggerire e semplificare. ‘Propaganda’ era un album multistrato, con diversi sample, mentre alcune canzoni di questo lavoro hanno tipo cinque tracce e basta.

Avete registrato anche diversi remix interessanti. Mi vengono in mente Platonick Dive e Klimt 1918 e sono curioso di capire quanto cambia l’approccio in tale processo..
Per noi è un tributo nei confronti degli artisti che ci piacciono. Ci divertiamo molto e puoi lavorare in totale libertà creativa. In generale amiamo le collaborazioni, a partire da installazioni sonore, documentari o spot televisivi.

L’artwork dell’album è una sorta di oceano blu..
Desidera riprendere l’idea di sottrazione di cui parlavamo prima. Rispetto a ‘Propaganda’ è molto più semplice e legato ad elementi geometrici che poi sono arrivati a mostrare degli strati che si sovrappongono in relazione con ‘International Klein Blue’.

Quanto è difficile proporre musica di questo tipo dalle nostre parti?
É molto difficile. Il pubblico italiano ha una predisposizione all’ascolto di elettronica proveniente dall’estero e quindi rende complicata la promozione di realtà italiane. Tre-quattro anni fa c’era più attività mentre adesso diversi promoter hanno meno coraggio. Noi amiamo i club ma non siamo fissati con le presenze ai live e ci piacciono anche altre situazioni come il report su Coachella di Edoardo Tresoldi e Lipstick Portrait di Franz Cerami che ha usato un paio di nostre tracce.

Youarehere
From Italia

Discography
As When The Fall Leaves Trees 2011
Propaganda ?2015
Plvs Vltra 2018