Siete rimasti soddisfatti dal feedback ricevuto da ‘Death By Fire’ e ‘From Beyond’? Quali erano gli obiettivi quando avete iniziato il nuovo processo di scrittura?
Per quei due album ci siamo concentrati molto e abbiamo cercato di mostrare la nostra tecnica al meglio. Il feedback è stato eccellente e i fan li amano, anche se non siamo cresciuti molto rispetto a prima. Sono sicuramente serviti per perfezionare il nostro stile. Con ‘Zenith’ abbiamo cercato di rimanere fedeli alle nostre radici pur rendendo più varie le canzoni aggiungendo qualche elemento in più. Ci piace ogni tipo di musica che si adatta al concept della band e adesso siamo ancora più unici.
Quanto è durato il processo per completare ‘Zenith’?
Le prime due canzoni sono state composte nel Maggio del 2017 e l’album è stato finito di masterizzare nel Novembre del 2018.
Dove avete registrato? Che tipo di sound volevate ottenere?
Le parti di batteria e le strutture base sono state registrate ai Soundtrade Studios di Stoccolma mentre il resto è stato completato negli Hvergelmer Studios di Arvika. Volevamo un suono vero e potente! Il miglior suono di batteria dell’universo!
Come sono state registrate le parti orchestrali?
Alcune cose le ho suonate io assieme a mio padre. Jonas è un polistrumentista e scrive musica per film. Si è occupato del resto ed altre parti ancora sono sintetizzate.
Vuoi presentare il nuovo chitarrista Jonathan Nordwall ai nostri lettori?
Jonathan è un demone! É un ragazzo fantastico, divertente, uno dei migliori chitarristi che abbia mai conosciuto. Inoltre ha un gusto musicale molto simile al mio.
Ritieni che la nuova linea-up sarà stabile per i prossimi anni?
Vedremo. É difficile da dirlo. La vita lo deciderà per noi. Per esempio nel prossimo tour americano ci faremo aiutare da un paio di amici perché sia Tobias che Jonathan non potranno essere dei nostri. Tobias deve finire degli studi mentre Jonathan ha un problema con la fedina penale che non gli permette di viaggiare negli Stati Uniti.
Cosa ricordi delle sessioni di registrazione dei primi due demo (‘Enforcer’ e ‘Evil Attacker’)?
Ricordo bene ogni momento. Sono felice di come sono venuti fuori. Le registrazioni si svolverso nella cantina dei miei genitori in due diverse sessioni. Ai tempi non c’era niente che suonasse in quel modo in circolazione.
Perché avete scelto di registrare un live album proprio a Tokyo?
Quello giapponese è un pubblico imponente e dedicato per la musica heavy metal. È stata una grande opportunità che abbiamo colto.
Com’è nata l’idea di pubblicare una versione spagnola del nuovo materiale?
Dopo diversi tour in Sud America ci siamo resi conto che c’è grande passione per la musica heavy metal ma che allo stesso tempo per quel tipo di pubblico c’è un forte bisogno di relazionarsi alle liriche. Abbiamo voluto regalare qualcosa a tutti loro.
‘Die For The Devil’ è un’affermazione satanista?
Yeah! Diciamo che potrebbe esserlo. Dipende da quanto si capisce di cosa parla la canzone. Può essere anche presa in senso metaforico. Il video è stato girato da Gustav Ohman Spjuth a cui abbiamo dato totale libertà artistica.
Quali sono le altre tracce chiave dell’album?
Tutte sono tracce chiave. Abbiamo voluto fortemente un album in cui tutte le tracce si distinguessero.
Che rapporto hai con Nuclear Blast? Vi considerate una delle loro priorità?
Svolgono un eccellente lavoro ma non crediamo di essere tra le loro priorità. Hanno band molto più grandi di noi.
Quali sono adesso i vostri piani?
Portare questa musica ai nostri fan! Suonare il più posti possibili.
(parole di Olof Wikstrand)