-Core
Mortado
Italia
Pubblicato il 21/05/2019 da Lorenzo Becciani

Prima di tutto congratulazioni. Tornare nei negozi con un disco del genere è un segnale di grande forza. Siete riusciti a scrivere delle canzoni di impatto enorme senza risultare banali o retrogradi e in un periodo storico come questo, con pochissimi dischi interessanti, non è certo cosa da poco. Com’è nato il contatto con Manuel Togni? Avete subito deciso di formare i Mortado?
Grazie di cuore per le congratulazioni. Sono davvero contento che l'album vi sia piaciuto, diciamo che il primo contatto è avvenuto attraverso un "vecchio" rocker della scena milanese nonché un amico di vecchia data ovvero Ruggero Rizzi,un bassista con cui Manuel aveva suonato. La mia intenzione, nonché la nostra inizialmente, era di fare musica diciamo più accessibile infatti in quel periodo avevo ripreso in mano la mia chitarra acustica e stavo componendo pezzi che con il metal non avevano nulla a che fare. Manuel, essendo stato fin da giovane un frequentatore del Massacro Collettivo e avendo visto la notizia della mia dipartita dagli Extrema, chiamò Ruggero per sapere se aveva il mio numero telefonico, Ruggero mi chiamò e così assieme a Steve Volta abbiamo fatto un paio di prove in cui non andammo affatto male. Subito dopo le prime prove,chiesi subito a Manuel se, in un futuro vicino, mi avrebbe aiutato a sviluppare tutti i pezzi che per anni giacevano nel cassetto della mia memoria musicale. Rispose subito di si, ha però poi dovuto attendere qualche mese prima che la mia voglia di tornare a tutti gli effetti nel mondo del Metallo tornasse definitivamente. Chi ci ha seguito sa bene che il primo pezzo su cui abbiamo lavorato è stato ‘Rupert The King’!

Gli altri membri come sono stati aggiunti? Avete svolto delle audizioni?
No,avevo già detto subito a Manuel che non avevo assolutamente voglia di passare dal "calvario" delle audizioni,così ha cominciato a spulciare nei suoi contatti immediatamente portando in sala il nostro Pirata, Simone Franzè, che è stato assunto immediatamente alla prima prova. Avevano già suonato insieme precedentemente nella cover band degli Iron Maiden di Simone, i Flash Of The Blade,e sapeva già della sua grande bravura al basso. Se devo dire la verità l'ho anche preso per la sua grande simpatia ed umanità. Prima di tutto valuto la persona e solo dopo il musicista! Suo cugino Stefano Franze' è arrivato non molto dopo, visto che Steve Volta, vuoi gli impegni che aveva come insegnante e come turnista, declinò la sua totale disponibilità nei confronti della band e lo ringrazio per la sua onestà. Con Stefano poi non abbiamo neanche fatto un provino, ci siamo semplicemente sentiti per telefono e gli ho solamente chiesto di fare i solo di ‘Rupert The King’. Li ha registrati a casa sua, in maniera davvero molto semplice e diretta, neanche con un computer. Appena li ho sentiti gli ho detto subito che era parte della band, anche considerato il fatto che non ha neanche un profilo Facebook e mi è stato simpatico all'istante. Non so se mi spiego!

Perchè avete deciso di registrare agli ADSR Studios di Milano? Come vi siete trovati con Carlo Meroni?
In realtà abbiamo registrato ai Decibel Studio di Busto Arsizio, agli ADSR abbiamo registrato solo quella che oggi possiamo definire la demo version di ‘Rupert The King’ per fare il Musicraiser che ci ha poi permesso di produrre l'album, attraverso il videoclip ripreso da Daniele Farina. E’ stato davvero il primo passo che ci ha unito come band e come team a tutti gli effetti. Lì ho capito davvero che la nostra avventura stava cominciando sul serio!!

È stato un processo complicato? Quanto è durato?
Guarda,sono davvero orgoglioso di questo lavoro perché abbiamo avuto davvero poco tempo per tutto. Non siamo più di primo pelo, abbiamo tutti impegni di lavoro e famiglia, non siamo della stessa città e quindi trovarsi anche solo per le prove non è stato per nulla facile. Mettici poi che arrivavo da una tripla separazione, Extrema, Rebel Devil e su tutto la mia famiglia.. Ho passato davvero un brutto periodo oscuro in cui mi sono ritrovato letteralmente da solo. Ogni tanto,anche durante la gestazione dei pezzi sono ricaduto in periodi depressivi catatonici,facendo preoccupare non poco i miei amici Mortado! Devo davvero ringraziarli dal profondo del mio cuore, per avermi sempre aspettato ed aiutato sotto tutti i punti di vista e per aver sempre creduto in me come artista ma soprattutto come persona. Hanno ascoltato il loro cuore e non le leggende metropolitane che girano sul mio conto. Per questi motivi ad un certo punto ci siamo messi sotto davvero e con pochissime prove, due tunnel carpali di Stefano ad inizio dicembre operati, lo stimolo di Simone della Blasphemous arrivato a ciel sereno da un momento all'altro, il buon Carletto che si è messo completamente a disposizione credendo nel progetto, abbiamo registrato il tutto in neanche quattro giorni di studio. Di getto e senza troppe pippe. Lo ritengo una specie di miracolo davvero.....ognuno di noi ha espresso se stesso nella totale libertà, senza vincoli di nessun tipo grazie soprattutto a Carlo che ci ha messi completamente a nostro agio in tutti i sensi, stimolandoci quando ce n'era bisogno e lasciando all'espressività musicale il sopravvento al posto alla programmazione e messa a punto digitale. Anche il mix ha avuto lo stesso trattamento, visto che Carlo stava gestendo nel frattempo altri quattro album. Questo è un album heavy metal di matrice thrash con una fottuta attitudine r'n'r al 110% e nessuno ci può pisciare sopra!!!!

Dal punto di vista vocale hai notato delle differenze nell’approccio? Hai cercato di ottenere qualcosa di diverso rispetto a Extrema e Rebel Devil?
Come ho detto precedentemente abbiamo avuto davvero poco tempo per prove o provini, abbiamo solo fatto una piccola demo di cinque pezzi verso metà Novembre ma solo per sentire come impattavano, in un vecchio studio nella zona di Cantù dai cugini Franze', quindi ho chiuso tutti i cantati ed i testi nell'ultima settimana prima delle mie sessioni. Avevo,come sempre,in mente tutte le parti vocali e quasi tutti i titoli dei brani ma con i testi ero ancora un pò in alto mare come si suol dire. Ma mi conosci molto bene oramai,sono davvero migliorato anche con l'inglese e quindi ho semplicemente aspettato che i pezzi prendessero davvero forma in studio,avuti piano piano i primi rough mix sono partito ed in una settimana ho chiuso i testi e le parti vocali. Questa volta ho cantato la mia musica (e quella di Manuel), c'è tutta la mia esperienza musicale ed ovviamente quella passata in trent’anni con gli Extrema e due album con i Rebel Devil, esperienza che mi ha davvero arricchito nell'usare un timbro vocale totalmente differente da quello utilizzato con il combo storico. In questo caso sono andato oltre perché qua' e la' ci ho buttato un po' di tutto....dal death al classico, che ho riscoperto negli ultimi anni passati in solitaria.

Come registri le parti vocali? Fai tutto in un take oppure provi a ripetizione finché non sei totalmente soddisfatto? Sei meticoloso?
Questo album è il mio record, due sessioni vocali da sette/otto ore l'una ed i cantati erano registrati. Non me ne sono neanche accorto talmente avevo voglia di tornare davanti al microfono. Non ho fatto neanche palestra vocale, chiusi i testi sono entrato in studio ed ho semplicemente cantato, ho improvvisato anche molto sul posto, le armonie sopratutto, divertendomi tantissimo con Carlo che qua' e la' mi ha sempre dato eccellenti suggerimenti. Avrei potuto perfezionare qualcosa ma abbiamo deciso di non essere troppo meticolosi a riguardo. E’ stata una scelta, nel passato penso che esageravamo con la meticolosità a discapito dell'impatto emotivo che è e rimane carpe diem. L’esperienza con i Rebel Devil mi è servita tanto in questo. Poche pippe e più r'n'r!!

Chi è Rupert The King?
E’ la password wi-fi del Trinkteufel, famosa birreria di Berlino, in cui finimmo nel secondo tour con i Death Angel. Oltre ad essere un famoso re teutonico, è una mia licenza poetica, chiamiamola così, per citare il sovrano/padrone di questa triste realtà umana ovvero Satana! Pensa che ho ancora quel fottuto foglietto, scritto dall'oscura e bella proprietaria del locale con le T rovesciate.  Ovviamente viviamo nell'era Luciferiana per antonomasia, la definisco una Living Kabbalah, simboli e segni ovunque davanti ai nostri occhi, su qualunque capo d'abbigliamento sia considerato alternativo. E’ tutto in suo onore, il rock e l'heavy metal ne sono impregnati da sempre, oserei dire che ne sono forse sempre stati il primo mezzo di propaganda anche forse inconsapevolmente inizialmente, ma non ci metterei la mano sul fuoco di sicuro. Come per il monicker della band o per tutti i riff dell'album ho tenuto questo nome nel cassetto fino al momento giusto. Non credo nel caso, tutto ha un suo perché ed un suo tempo, questo è il tempo del mio risveglio totale dalla sua potente ipnosi ed influenza malefica. Rupert ti fa vivere sulla palla che gira mentre il Grande Spirito mi ha fatto finalmente scendere.....Non si esce da qui mi spiace per tutti voi....è in fondo per questo motivo che non ho più fatto parte delle due band sopra citate. Ho cercato fondamentalmente di fare scendere dalla palla che gira pure loro, ma amico mio… mission impossible!!

Chi si è occupato dell’artwork? Ha un significato preciso?
Certo che si, l'artwork è una mia personale idea e doveva essere un pò diverso ma questo disegno, e specifico disegno (niente digital shit), rappresenta il Mago Mortado che cerca di fare uscire la Impossiball dal gadget "natalizio" che rappresenta in fondo il Duomo o Firmamento sotto cui viviamo protetti!! Il processo di tutto l'artwork è stato un pò complicato in quanto ho cercato anche di accontentare sia la band che il mio discografico, quindi, prima di avere la tavola definitiva che vedete sulla cover, che è di Patrick Piazzalunga (Bonelli e Marvel), sono passato dagli altri che vedete all'interno del cd di Carlo Baffi e di Sonia Giomarelli. Ha anche collaborato il buon Bicio Zambelli (già su ‘The Positive Pressure (Of Injustice)’) con la Reptile Impossiball che sta nella back cover e sul cd stesso. Voglio ringraziarli di cuore tutto per essersi messi a disposizione ed averci donato un ricco artwork, ma su tutti il buon Patrick che, avendolo perso causa mia nel periodo in cui avrebbe dovuto farmi il disegno in questione, ha poi accettato di donarmi di nuovo la sua grande matita per la cover definitiva sul traguardo di consegna dell'album. Da lettore accanito di fumetti che sono sempre stato volevo un disegno alla vecchia sulla cover, anche perché Mortado è un nome che tengo nel cassetto da almeno trent’anni. Arriva da un vecchio numero di Tex Willer e mi e' sempre sembrato un nome fighissimo per chiamarci una band; Patrick ha preso in pieno lo spirito del disegno e del personaggio donandogli quell'aura malvagia e schizzata che mancava negli altri due precedenti. Gi auguro una gran carriera di successo perché se la merita tutta!
 
Sinceramente faccio fatica a scegliere uno o due pezzi più belli degli altri in scaletta. Quali sono a tuo parere i pezzi chiave o comunque quelli che meglio descrivono il sound dei Mortado?
Se devo essere sincero pure io..… posso pero' dirti che ogni pezzo dell'album rappresenta un periodo della mia vita in un certo senso. ‘Rupert The King’ l'ho composta in un pomeriggio di dodici anni fa quando mi comprai la mia Dean FBD Dimebag e un piccolo Rocktron e così è rimasta tale e quale. ‘In The Middle’ ha circa una trentina d'anni e rispecchia infatti lo stile di quel periodo nonché i miei ascolta tutt'ora preferiti. ‘Babylon’ doveva essere un filler ed invece è diventato un pezzo quasi ecclettico che sta piacendo a molti. ‘Dangerous’ è il mio lato estremo, ‘The Great Spirit’ quello spirituale, ‘The Art Of Soul’ un tributo al maestro Lee ed ai Pantera. Questi pezzi hanno tutti una "vecchiaia" che varia dai sei ai sedici anni. L'unico ex novo che ho composto e che è il mio principale pensiero portante è ‘No Escape’. ‘Venom’ e ‘Secret’ sono invece del buon Manuel. Pensa che ‘Venom’ è stata registrata da Manuel solo con la click senza neanche la chitarra guida e mai provata. Togliendone solo uno l'album perderebbe il suo fascino ed il suo flavour, cover comprese.....Come si dice per i figli li ami tutti allo stesso modo e non uno in particolare!

Oltre ad essere un grande musicista sei un grande appassionato di musica. Quali sono i dischi che ti hanno maggiormente entusiasmato tra quelli pubblicati di recente?
Guarda,visto che sto facendo questa intervista con un po' di ritardo te lo dico subito senza alcun dubbio, l'ultimo dei Possessed fresco di pubblicazione. Sono convinto che sarà uno dei dischi imbattibili di quest'anno.....assieme al nostro!
 
Quali sono i vostri piani per promuovere l’album? Pensate di suonare anche all’estero? Credo che un album di questo tipo potrebbe andare molto bene fuori dall’Italia..
Siamo appena partiti con le date e siamo una macchina nuova di pacca in rodaggio, abbiamo preso per ora tutto quello che ci e' capitato a tiro pur di cominciare a suonare e talmente ne abbiamo voglia ma è ovvio che cercheremo sopratutto di andare fuori dai confini italici,sopratutto in vista del fatto che stanno piovendo super recensioni mega positive dall'estero. Simone e Blasphemous stanno già lavorando con un'agenzia stampa in prova polacca ed abbiamo proposte continue di altrettante agenzie. Sono davvero stupito di quanto l'album stia andando a gonfie vele parlando da se.....questa è la conferma che la mia musica è davvero valida anche a discapito del tempo in cui ha giaciuto nella mia memoria musicale. Quello che tende a non nominarmi mi ha in fondo fatto un gran favore a non aver mai accettato di suonare le mie idee. Quindi grazie Mr. so tutto io!!!!
 
Com’è la giornata tipo di Gianluca Perotti? Quanto tempo riesci a dedicare alla musica?
Mi avessi fatto questa domanda anni fa ti avrei risposto molto tempo....ma negli ultimi anni ho passato un bruttissimo periodo come ti ho detto prima, ho dovuto abbassare la testa prendere una bici e pedalare, nel senso che ho lavorato tantissimo nelle consegne a domicilio e ti posso garantire che dopo una giornata con il culo sul sellino non hai molta voglia di metterti seduto a suonare. Negli ultimi mesi però mi sono ovviamente fermato per registrare l'album, sopratutto per la voce, a cui non fanno affatto bene tutti i metalli pesanti presenti nell'aria!!! Il tempo libero che ho a disposizione lo passo per lo più in ricerca,da dodici anni buoni guardo solo documentari di ogni tipo, sono un fottuto curioso e pian piano ho imparato a scegliermi cosa, dove e chi guardare.....V ivo principalmente su YouTube che uso anche per ascoltare musica principalmente dal passato. La curiosità non ha affatto ucciso il gatto.....semmai lo ha salvato!!!
 
L’ultima domanda la faccio sugli Extrema. Qual è stato il periodo più bello con loro? C’è un momento della vostra lunga carriera, un concerto oppure una giornata passata in studio, che ricordi con particolare piacere?
Penso i primi tempi delle demo tape, ne parlavo giusto l'altro giorno con Mattia Bigi. Eravamo giovani,spensierati e pieni di grandi speranze....non ero ancora dedito agli eccessi in cui poi piano piano sono scivolato ed avevamo sempre voglia di frequentarci anche al di fuori degli impegni musicali.… Poi piano piano qualcosa si è cominciato ad incrinare fino a separarci....come la famosa Mille Lire che io e Tommy ci dividemmo nel lontano carnevale del 1988 promettendoci a vicenda, completamente sbronzi ma felici, di conquistare il mondo con la nostra musica....

Un abbraccio grande...
Grazie a te Lorenzo,è stato davvero un piacere....e ricordate: What was fake is gone,but what was real is still here!!!!!

(parole di Gianluca Perotti)

Mortado
From Italia

Discography
Rupert The King - 2019