-Core
Mooniric
Italia
Pubblicato il 05/07/2019 da Lorenzo Becciani

Come è nato il progetto Mooniric?
Il progetto Mooniric è nato dalla volontà di produrre dei brani che fossero la vera espressione di me stessa, senza dover scendere a compromessi con altre persone, focalizzando al massimo le energie e le risorse su ciò che era davvero importante. Ho contattato Pietro Foresti e gli ho detto, in sintesi: “Ciao, voglio fare questa cosa e ho queste idee. Mi aiuteresti a produrre e arrangiare un album?”. E così è stato fatto..

Quali obiettivi ti sei posta a livello artistico?
Gli obiettivi sono alti, credo sia così un po' per tutti i musicisti che si mettono a fare qualcosa seriamente, poi naturalmente bisogna vedere dove si riesce ad arrivare. Il successo non è semplice da ottenere, ma rimane, credo, il grande sogno di tutti. Sicuramente mi interessa far arrivare la mia musica a più orecchie possibili e spero che qualcuno possa riconoscersi nel mio mondo, perché la condivisione è una cosa fondamentale nella musica.

Vuoi raccontarci la band in cui hai militato in passato? Sei ancora attiva in altri progetti a parte Mooniric?
Le band nelle quali ho cantato in passato sono state parecchie, ma le due band principali, quelle che sono durate più a lungo e con le quali ho scritto diversi brani e registrato, sono state i Time, band progressive metal e i Seven Dark Eyes, band gothic metal. Abbiamo fatto dei bei concerti e i brani funzionavano molto bene, ma per vari motivi non ho continuato con loro. Col senno di poi, potrei dirti che probabilmente il lavoro di gruppo non fa per me. Attualmente ho inciso due brani come ospite nell'album dei Madvice “Everything Comes To An End” (“The Gate” e “Rebirth”), ma è stata una cosa spontanea e facile perché sono la band di mio marito. Mi sono divertita molto e se ci sarà l'occasione lo rifarò volentieri. Loro sono tostissimi, consiglio di ascoltarli a tutte le persone che amano il death e il black metal. Inoltre, sto collaborando alla scrittura di un brano che verrà inserito in un album di musica elettronica che sarà composto da canzoni scritte ed eseguite da varie cantanti. Il progetto si chiama “Strange In Stereo”, di più non posso svelare per ora! Però, a parte queste collaborazioni sporadiche, ho deciso di dedicarmi esclusivamente a Mooniric.

‘Banquet Of Melancholy’ sembra il riflesso di una tristezza perenne. Ci sono solo colori cupi e atmosfere oscure nella tua musica oppure è un bilanciamento tra luce e buio?
“Banquet Of Melancholy” è senza dubbio un album molto cupo e carico di sofferenza, anche se talvolta sono presenti dei momenti più luminosi, come in “Awakenings” e in “Light And dark”. L'ho scritto in un momento molto difficile della mia vita, ma devo comunque ammettere che ho sempre avuto un animo malinconico e sono una persona molto riflessiva e questi aspetti faranno sempre parte della mia persona, indipendentemente da come vanno le cose nella mia vita, quindi in qualche modo si rifletteranno sempre nella mia musica.

Dove hai registrato l’album? É stato un processo complicato?
L'album è stato registrato al Frequenze Studio di Monza da Pietro Foresti. Durante i primi giorni ero molto tesa, perché volevo dare il massimo e avevo cinque giorni per registrare dodici brani. Poi Pietro ha saputo mettermi a mio agio e ho capito che allentare un po' la tensione avrebbe fatto funzionare tutto molto meglio. Alla fine sono riuscita a divertirmi, nonostante il lavoro sia stato molto intenso.

Com’è stato collaborare con Pietro Foresti? Qual è stato il consiglio che ti è servito di più?
Lavorare con Pietro è stata un'esperienza davvero formativa e allo stesso tempo divertente. Pietro, essendo molto empatico e sensibile, ha la capacità di mettere a proprio agio anche le persone più tese. Inoltre è un ottimo professionista con competenze pazzesche e questo rende tutto molto facile. Mi ha dato una valanga di ottimi consigli, ma forse il consiglio che ho apprezzato maggiormente è stato quello di mantenere sempre una coerenza tra la mia personalità e la musica che scrivo, senza lasciarmi tentare dal “marketing” e dai trend, perché solo in questo modo si risulta credibili. E poi anche il consiglio di non essere eccessivamente autocritica, o meglio autodistruttiva, è stato molto utile perché ho la tendenza a essere perfezionista. Ma la perfezione non esiste e inseguire una chimera ci fa rischiare solo di rimanere bloccati e perdere tempo.

Sei entrata in studio con queste dodici tracce oppure hai scartato qualcosa all’ultimo momento?
Sono felice di dire che sono entrata in studio con queste dodici tracce e alla fine ci sono piaciute tutte, quindi non ci sono stati scarti.
    
Di cosa parlano ‘Savage Woman’ e ‘Primeval Love’?
“Savage Woman” parla del forte legame che esiste tra le donne e la Natura. E' un inno al Femminino Ancestrale, uno sprone a ritrovare le nostre radici primordiali per migliorare la nostra persona e comprendere il grande potere che abbiamo quando siamo in sintonia con la Natura. Avere un buon istinto è fondamentale. “Primeval Love”, invece, è una canzone che ho scritto per mio marito. Parla di un incontro immaginario che avviene come per magia, come per un soffio del fato, nel bosco notturno, con la luce lunare a indicare il sentiero. Il testo si basa su una descrizione della situazione percepita attraverso i cinque sensi, i quali a loro volta vengono aiutati dal sesto senso. Se vogliamo, può essere letto anche come la metafora del nostro incontro e della nascita del nostro Amore, che è stato improvviso e perfetto. Trovare una persona con le tue stesse ombre e le tue stesse luci è impagabile.

Mooniric nasce nella foresta, a contatto con la Natura. Ti sei ispirata a qualche luogo specifico? Italiano o estero?
Mi sono ispirata senza dubbio a luoghi per me molto suggestivi, in primis quelli che ho imparato a conoscere e ad amare durante l'infanzia, cioè le Dolomiti venete, e poi a quelli che mi hanno affascinata da adulta e che hanno stimolato la mia fantasia, cioè i paesaggi del Nord Europa, l'Irlanda, la Scozia. Mi piacerebbe poter viaggiare per visitarli tutti.

L’artwork è molto curato. Chi lo ha realizzato? Cosa significa il simbolo in copertina?
L'artwork è stato realizzato da Maddalena Bellini, mia amica, nonché chitarrista e produttrice dei Madvice. E' molto capace in tutto ciò che fa, quindi non avevo dubbi sul fatto che sarebbe venuto un ottimo lavoro. Ha centrato il bersaglio al primo colpo, proponendomi colori e decorazioni perfettamente in sintonia con le mie idee. Il simbolo in copertina, che poi è il logo di Mooniric, l'ha realizzato Anna Lisa Spatola, in arte Annalilla, che è una bravissima illustratrice e tatuatrice. Ha una fantasia incredibile e mi piace molto il suo stile, quindi le ho chiesto se poteva realizzare il mio logo coniugando alcuni elementi che per me sono fondamentali a livello di simbologia: la Luna, naturalmente, e poi Yggdrasil (l'albero della vita), la Grande Madre e i gatti, perché sono la rappresentazione del legame con la Natura e anche perché sono gattofila e gattara a livelli estremi. Volevo un logo che suggerisse l'idea di un mondo sognante, ma allo stesso tempo profondo e che lasciasse trasparire le mie influenze culturali. E Annalilla, magicamente, è riuscita a realizzarlo. Il lettering, invece, l'ha realizzato Francesca Trotta, bravissima calligrafa e graphic designer. Anche lei ha saputo interpretare perfettamente le mie richieste.

Anche la tua immagine è sicuramente particolare. Da cosa è influenzata? Qualche film o libro in particolare?
La mia immagine naturalmente segue l'idea del Femminino Sacro, che si riflette in una figura un po' sciamanica, un po' stregonesca, che abbraccia la bellezza e la luce della Natura, ma anche l'oscurità presente in noi stessi e nel Tutto. Parlando di ispirazione sempre dal punto di vista dell'immagine, ci sono molti artisti che mi hanno influenzata, in particolare William Shakespeare, soprattutto il suo “Sogno di una notte di mezza estate”; è probabilmente l'opera che sento più vicina e che mi fa sognare di più in assoluto. Anche “Il flauto magico” di Mozart ha sempre esercitato un potere enorme sulla mia immaginazione. E poi, per quanto riguarda l'arte visuale, non posso non citare Botticelli, Mucha e i Preraffaelliti.

Mooniric
From Italia

Discography
Banquet Of Melancholy - 2019