-Core
Ulthar
USA
Pubblicato il 07/07/2020 da Lorenzo Becciani

Come si è formata la band?
(Justin) Mi sono trasferito sulla West Coast nell’agosto del 2014. Io e Shelby eravamo amici e abbiamo deciso di dare vita ad un progetto insieme. É stato lui a portare dentro Steve e da quel momento tutto è venuto di conseguenza.

Com’è nato l’interesse per le opere di H.P. Lovecraft?
(Shelby) Lovecraft è un autore che leggevo da ragazzo. La connessione con la band non è tanto con lo scrittore quanto con l’aura che ha saputo creare attorno alle sue opere. Questo mondo malato e stravolto e queste divinità tentacolate dall’aldilà..

Siete più nel black o nel death metal? Quali sono le vostre influenze di base?
(Justin) Personalmente tendo a gravitare più attorno al black metal. A questo punto però non sarei troppo sicuro sulle mie influenze di base. Questo perché sono influenzato da tutto ciò che ascolto e che magari poi non eseguo musicalmente parlando.
(Shelby) Io preferisco il death mentre Steve il black, ma tutti noi ascoltiamo tanta roba differente. Non credo che gli Ulthar abbiamo delle influenze precise anche perché quando scriviamo non vogliamo suonare come nessun altro.

Avete registrato un demo nel 2016? Come fu l’esperienza? Che visione avevate all’epoca?
(Justin) E’ stata la nostra prima registrazione con Greg Wilkinson. Abbiamo anche registrato ‘Cosmovore’ e ‘Providence’ con lui. Non posso parlare per gli altri due, ma la mia visione era semplicemente cercare di comporre e suonare musica che mi sarebbe piaciuto ascoltare.
(Shelby) Lo stesso pure per me. Qualcosa di spaventoso, malato e heavy ma allo stesso tempo coeso.

Quali sono le differenze principali tra ‘Cosmovore’ e ‘Providence’?
(Justin) Su ‘Cosmovore’ dovevamo ancora scoprire e definire noi stessi. C’era il concept ma l’esecuzione è più vera su ‘Providence’.

Quando avete iniziato a comporre le canzoni? Dove si sono svolte le registrazioni?
(Justin) Le canzoni sono state scritte nel 2019. Qualcosa magari è precedente ma la struttura delle canzoni è del 2019.
(Shelby) Qualche idea è addirittura precedente all’uscita di ‘Cosmovore’. Gli arrangiamenti hanno necessitato circa 6-8 mesi prima di entrare in studio. Abbiamo iniziato a registrare ai primi di Gennaio di quest’anno. Ci sono pezzi come ‘Undying Spear’ e ‘Through Downward Dynasties’, scritti entrambi da Steve, che rappresentano bene quanto sia bizzarro il nostro stile. Sono molto difficili da suonare.

Che suono desideravate ottenere? Vi siete ispirati a qualche album in particolare per produzione e missaggio?
(Shelby) Un suono molto semplice, che poi riflette quello dal vivo. Come trio, senza assoli o due voci, è praticamente una questione di mettere insieme i vari pezzi e farli funzionare. Personalmente uso due amplificatori mentre synth, samples e parti elettroniche sono state tutte registrate a casa. Quando parlavamo del tipo di produzione che avremmo voluto per il disco è venuto fuori ‘Graves Of The Archangels’ dei Dead Congregation.

A cosa fa riferimento l’artwork?
(Shelby) L’artwork è precedente all’album. Credo che si adatti bene al suono generale dell’opera, ma non ci sono connessioni con le liriche, se non per gli aspetti horror e grotteschi.

Siete coinvolti in altri progetti attualmente?
(Justin) Suono anche nei Vale e nei Void Omnia.
(Shelby) Suono nei Vastum, Steve negli Spirit Possession, nei Pale Chalice, e in numerosi progetti solisti.

Come descrivereste la scena underground metal americana? Quali sono le gemme nascoste?
(Shelby) Non ho molto da dire a riguardo. Ci sono tante band valide ma anche altrettante band che cercano di seguire i trend e si comportano come pagliacci sui social media. Mi piacciono i Suffering Hour del Minnesota e anche i Chthe’ilist, ma credo siano canadesi.

Come pensate di promuovere l’album?
(Shelby) Avevamo due tour nazionali programmati per quest’anno ma il Covid-19 ha cancellato tutto. Speriamo di poter rifissare più date possibili quando sarà tutto più sicuro.

Ulthar
From USA

Discography
Cosmovore 2018
Providence 2020
Anthronomicon 2023
Helionomicon 2023