-Core
Empyreal Sorrow
Germania
Pubblicato il 19/10/2020 da Lorenzo Becciani

Come è nata la band? Suonavate in altre band in precedenza?
Le radici degli Empyreal Sorrow affondano nel 2014, quando io ed il chitarrista Martin Hofbauer registrammo le prime idee. Entrambi eravamo coinvolti in altri progetti all’epoca e non c’era un piano specifico se non semplicemente la voglia di divertirsi con qualche riff. Dopo che la band di Martin si è sciolta e, a fine 2018, abbiamo preso le idee che avevamo da parte e le abbiamo registrate ai Grotesque Studios, lavorando per la prima volta agli arrangiamenti. In quel periodo, stavo lavorando parecchio con Julian, un batterista estremamente talentuoso, e quindi mi è venuto spontaneo chiedergli di collaborare. Nella prima metà del 2019 avevamo metà della parte strumentale pronta ed in quei mesi si è aggiunto Markus Winter, il secondo chitarrista, che conosceva già Julian. Una volta entrato nel gruppo, ci siamo concentrati sul terminare le registrazioni ed all’inizio di quest’anno le canzoni hanno cominciato a prendere forma. Quando stavo lavorando alle parti vocali, abbiamo deciso di dare una rinfrescata ai pezzi integrando più di un cantante e dando maggiore impulso alle dinamiche. È così che Martin Szeike è salito a bordo. Il suo approccio è più death metal rispetto al mio tipico cantato black. Tutti noi abbiamo esperienza con altre formazioni in passato. Le più importanti sono senza dubbio i Dead Alone, una death metal band della Bavaria in cui Martin ha militato per tanti anni, ed i Gloomball, heavy rockers che erano sotto contratto con SPV, di cui faceva parte Sebastian.

Quali sono le vostre influenze principali?
Il nostro obiettivo è sempre quello di creare pezzi che funzionino nella loro interezza e le dinamiche sono essenziali in tal senso. Vogliamo trasportare l’ascoltatore in una sorta di viaggio, con alti e bassi. Magari è un metodo di composizione tradizionale, ma il coro è sempre un elemento centrale e deve rimanere impresso. Band come Paradise Lost, In Flames, Dark Tranquillity e Heaven Shall Burn rappresentano una forte ispirazione.

Qual è l’essenza del death metal melodico per voi?
È senza dubbio la combinazione tra aggressività e melodia che rende speciale il genere. C’è sempre spazio per esprimere ogni tipo di emozioni con elementi che non siano necessariamente sottogeneri brutali del metal come voci pulite, parti di chitarra melodiche o elettronica. Può essere che la nostra sia una visione più che altro artistica, ma dal punto di vista dell’ascoltatore credo tale diversità rappresenti un motivo di attrazione.

Se doveste presentare ed illustrare il disco a qualcuno di totalmente profano, avendo la possibilità di scegliere una sola canzone, su quale puntereste?
Direi sul primo singolo, ‘Quiet Depression’, perché riassume l’essenza del nostro songwriting e mostra quello di cui è capace la band. Inoltre non abbiamo esitato a sperimentare integrando liriche in tedesco.

C’è un compositore principale oppure contribuite tutti in maniera equa?
Martin è sicuramente il compositore principale. Ha idee in continuazione e abbiamo così tanto materiale da parte che potremmo pubblicare altri due album senza problemi. Quando però registriamo o finalizziamo un pezzo, il lavoro è di gruppo. Molti pezzi sono stati completamente riarrangiati al momento di registrare le voci o la batteria, perché ci siamo resi conto che certe strutture avrebbero funzionato meglio con altre combinazioni.

Ricordate un momento particolarmente eccitante delle sessioni?
L’aspetto più bello è stato vedere crescere il progetto. Ogni membro è stato integrato per le sue qualità tecniche ma poi siamo diventati amici e la musica è quasi passata in secondo piano. Non ci sono problemi di ego ed al contrario di altri progetti passati, l’atmosfera negli Empyreal Sorrow è sempre rilassata.

Che tipo di sound volevate ottenere? Vi siete ispirati a qualche band specifica per il sound di chitarre e batteria?
Sinceramente, abbiamo parlato della direzione da prendere quando abbiamo registrato i primi riff. Volevamo vibrazioni alla At The Gates ma alla fine il risultato è piuttosto personale. Non ci sono stati template ma tutti i suoni sono nati in maniera naturale.

Provate ad introdurre il concept di ‘Præy’ ai nostri lettori. Cosa volete esprimere con le liriche?
L’artwork è un adattamente perverso dell’uomo vitruviano disegnato da Leonardo Da Vinci, ovvero la distruzione dell’ideale del perfetto essere umano. È un’interpretazione logico delle nostre liriche e come vediamo la società di oggi. Siamo uno sciame umano che consuma e segue ciecamente le feci degli onnipresenti social media. La copertina è stata creata da Björn Lensig (www.lensig.com), un artista dal talento straordinario, che ha anche lavorato per artisti come Amon Amarth e si sta occupando di numerose illustrazioni per videogiochi. Il suo stile si adattava perfettamente alla nostra visione artistica. I testi hanno principalmente un argomento: devastazione e distruzione, la caduta dell'umanità. Non c'è niente che ti dia così tanta ispirazione quanto lo sguardo sull'umanità in declino di oggi. C'è una frustrazione costante che si gonfia dentro di noi a causa di come l'umanità irrazionale ed egoista si nutre della propria essenza. Non è il punto di vista o l'argomento più ottimistico, ma la nostra musica è il nostro sfogo personale per la rabbia e l'incomprensione che proviamo quando pensiamo a questo pianeta e allo sciame di idioti umani che lo infestano.

Il movimento death metal melodico è molto ampio. Cosa pensate di possedere in più rispetto a tutte le altre band?
È facile! Non copiamo nessuno. Quello che ascolti in ‘Præy’ è emerso in modo naturale e rimarrà così anche per le future release. Vogliamo creare canzoni memorabili e catchy e non annoiare la gente con pezzi di otto minuti.

Adesso i tour sono bloccati ma come pensate di promuovere l’album dal vivo, non appena la situazione sarà migliorata? Siete mai stati in Italia?
Ci sono delle opportunità per organizzare alcuni show ma è tutto molto incerto e rischioso al momento. Al momento ci stiamo concentrando sulla promozione sui social media ma in futuro vogliamo regalare al pubblico un’esperienza di intrattenimento totale. È nostro preciso obiettivo evitare i tipici clichè delle band metal e regalare alle persone qualcosa di speciale e accattivante. Non abbiamo mai suonato dalle vostre parti e solo il tempo dirà se potremo farlo presto.

Quali sono le tre migliori band tedesche?
Blind Guardian, Scorpions e Kreator. Ognuna è unica nel suo genere specifico.

(parole di Sebastian Moser)

Empyreal Sorrow
From Germania

Discography
Præy - 2020