-Core
Sojourner
Pubblicato il 18/06/2021 da Lorenzo Becciani

Sembrate sparsi per il mondo. Trovate modo di riunirvi insieme oppure vi riunite solo nel mondo di internet?
É molto difficile perché io vivo in Nuova Zelanda, anche se lavoro spesso a Göteborg. Il nostro cantante è americano ma vive in Svezia e lavora in Danimarca, il chitarrista vive a Londra, Riccardo è di Bergamo ma sta in Finlandia e da poco si è aggiunta anche Lucia che vive a Como. É complicato provare ma l’emergenza sanitaria ha comportato la sospensione dell’attività live quindi nell’ultimo anno non è stato un problema. 

Cosa ricordi delle sessioni di ‘Empires Of Ash’?
Ho formato la band con Emilio che aveva mostrato interesse per un’altra band in cui militavo ovvero i Lysithea. Dopo due anni circa si è unito Riccardo e le cose hanno cominciato a farsi serie. Ai tempi di ‘Empires Of Ash’ non sapevamo esattamente cosa fare. É stato un periodo eccitante anche perché non subivamo alcuna pressione. 

Com’è stata la transizione tra ‘The Shadowed Road’ e ‘Premonitions’?
Come ti dicevo l’ingresso di Riccardo ha cambiato molto. La sua personalità alla batteria ha mutato in maniera consistente il profilo della band. ‘Premonitions’ è l’album che ci ha permesso di farci conoscere al mondo, grazie al grande lavoro di promozione di Napalm Records ed a canzoni più equilibrate. È stato un album molto complicato da completare, a causa di diverse circostanze, ma il riscontro è stato superiore alle aspettative e quindi non possiamo che essere felici. Non direi che il nostro suono si è evoluto in maniera sostanziale ma senza dubbio l’album ha avuto maggiore successo del precedente. 

Trovi che la componente atmospheric black metal sia cresciuta con ‘Premonitions’?
Non saprei dirlo esattamente. Nelle recensioni è stato sottolineato da parecchi questo aspetto ma mentalmente non abbiamo mai pensato di scrivere qualcosa invece che un’altra. Le canzoni nascono in modo naturale a partire da quelle che sono le nostre influenze. 

Perché avete deciso di pubblicare un EP e non un altro full lenght?
Devo essere sincero con te. Non mi piacciono gli EP. È stato un esperimento prima di concentrarci sul nuovo album che posso annunciarti sarà il risultato di una sinergia ancora più forte tra me e Tom. Però sono entrambe canzoni nuove. ‘Perennial’ è decisamente la mia prima preferita e amo vederla come una sorta di re-immaginazione delle sessioni precedenti. É una traccia familiare per suono, riff e struttura. ‘Relics Of The Natural Realm’ è pensata invece come una specie di sequel di ‘Heritage Of The Natural Realm’.

Quali sono le vostre influenze principali?
Gli Agalloch sono senza dubbio una grande influenza. Anche Wintersun, Borknagar e Mgla fanno parte dei miei ascolti. Poi voglio citare un gruppo italiano che ho sempre amato molto ovvero i Novembre. Sia per il suono di chitarra che per l’approccio compositivo, dischi come ‘Arte Novecento’ e ‘Novembrine Waltz’ hanno significato molto per me.

Conosci altri gruppi italiani?
Naturalmente i The Foreshadowing ma accetto suggerimenti..

Direi che potresti partire dai Death SS che mi sembrano in linea con i tuoi gusti.. 
Girami qualche pezzo su Skype e prometto che li ascolterò. (Gli ho girato un paio di video e Mike mi ha risposto entusiasta dopo qualche ora, ndr). 

C’è un gruppo di Napalm Records con cui vorreste andare in tour?
Su tutti gli Unleash The Archers! L’ultimo disco è grandioso. Poi mi piacciono molto pure i Be’lakor. 

(parole di Mike Lamb) 

Sojourner
From

Discography
Empires of Ash 2016
The Shadowed Road 2018
Premonitions 2020