-Core
Møl
Danimarca
Pubblicato il 02/11/2021 da Lorenzo Becciani

Qual è l’origine del vostro nome?
Volevamo qualcosa di semplice e di danese. Møl soddisfa questi criteri e significa falena. Ci piace il dualismo e l’ambiguità di questo insetto che può essere considerato molto bello ma allo stesso tempo fastidioso. 

Avete dimostrato di saper suonare black metal feroce ma anche post-rock e shoegaze. Qual è la vostra dimensione reale?
La dimensione D, che sta per Danimarca. Non credo sia necessario identificarci come gruppo black metal anche se il nostro metal è sicuramente a tinte black. Quindi penso che sia comunque una buona descrizione ma ci piace mischiarlo con influenze shoegaze e funziona piuttosto bene. 

Quali sono gli album che vi hanno influenzato maggiormente durante il processo di ‘Diorama’?
 Durante il processo ho ascoltato tanti dischi. Soprattutto I Mew di ‘Frengers’ e ‘And The Glass Handed Kites’. Entrambi mi hanno ispirato molto e ogni volta che li riascolto scopro dettagli nuovi. Anche gli Smashing Pumpkins di ‘Siamese Dream’ e ‘Mellon Collie And The Infinite Sadness’ rappresentano un’influenza importante. Poi direi gli Alcest ed i Lantlos. I primi due album degli Alcest sono delle pure gemme a mio parere. 
 
Quali sono gli argomenti che trattate di più con le vostre liriche? Esistenzialismo, astrattismo, introspezione e tristezza come scrivono su Metal Archives?
Per il nostro debutto ‘Jord’, le liriche di Kim erano molto più focalizzate sull’esistenzialismo e la deperibilità. ‘Diorama’ è invece più basato sul realismo sociale e sull’affrontare il proprio passato nella speranza di un futuro migliore. 

Come siete entrati in contatto con Nuclear Blast? Com’è stato il rapporto durante la pandemia?
Li ringraziamo molto. Durante questo brutto periodo ci sono stati molti vicini. Sono stati loro a contattarci dopo avere ascoltato il disco precedente, che era uscito per un’etichetta che non esiste più. Siamo felici che l’abbiano fatto ed è evidente che nutrano grande passione per la musica. 
 
Adoro Aahrus! Grande città! Sono stato un paio di volte al Northside Festival e il museo di arte contemporanea è bellissimo. Com’è la scena da quelle parti? Quali sono gli artisti più interessanti?  
É molto interessante in questo periodo. Ci sono gruppi come Yung e Liss che sono davvero buoni. Sul lato più heavy ti consiglio gli Hiraki, che mixano elettronica e metal.  

Quando avete cominciato a comporre il nuovo materiale? Qual era la visione stavolta?
Abbiamo deciso di passare più tempo in studio. È stato più costoso ma ne è valsa la pena. Specialmente il guitar work ne ha beneficiato parecchio in confronto al precedente album che era stato registrato in maniera più frettolosa. Diciamo che c’è stato più tempo per curare i dettagli.

Qual è la traccia chiave? 
Personalmente amo suonare ‘Photophobic’ e ‘Itinerari’, ma mi piace anche come è venuta la title track.  
 
L’artwork è molto minimale. C’è un collegamento specifico ad una traccia dell’album?
Amiamo il minimalismo. Ci piace che le persone interpretino a modo loro la musica ed il concept di ‘Diorama’.  
 
State pensando di ristampare ‘Jord’ e ‘I/II’? 
Prima o poi lo faremo ma quando sarà possibile venderli ai nostri show.   

(parole di Nicolai Busse Bladt)

 

Møl
From Danimarca

Discography
Jord - 2018
Diorama - 2021