-Core
Ad Infinitum
Svizzera/Germania
Pubblicato il 26/10/2021 da Lorenzo Becciani

Ascoltando il disco sembra proprio che siate riusciti ad estremizzare gli elementi fondanti del vostro stile ovvero rendere più catchy le melodie e più aggressive le parti metal. 
Mi fa piacere che lo sottolinei perché è esattamente quello che ci eravamo fissati come obiettivo. A differenza del primo album abbiamo deciso di non avvalerci di un produttore e di fare tutto da noi, per poi appoggiarci a Elias Holmlid e Jacob Hansen solo in seguito per le orchestrazioni, il mixaggio ed il mastering. Non dovendo seguire la direzione sonora imposta da qualcun altro abbiamo dato spazio a tutte le nostre influenze e questo ci ha portato a rendere il sound ancora più moderno, estremo e melodico. É stato difficile perché la pandemia ha impedito gli spostamenti e quindi abbiamo dovuto realizzare il disco praticamente tutto sulle nostre workstation Logic e Cubase e poi spedendoci i file e conversando tramite Skype. Melissa e Adrian sono però dei songwriter di assoluto livello e gli arrangiamenti sono eccellenti. 

In termini di produzione vi siete ispirati a qualche album in particolare?
Non direttamente anche se Jacob Hansen ci ha consigliato dei suoni alla Volbeat in un paio di bridge. In ‘My Justice, Your Pain’ abbiamo preso spunto da certe cose dei Paramore ma siamo anche fan di Within Temptation e Jinjer. Detto questo non è nostro interesse copiare qualcuno ed al contrario ci divertiamo a combinare elementi diversi e cerchiamo, fin dall’inizio del processo, di avere un sound unico e tutto nostro.

Quali sono le band con cui avete legato maggiormente nella scena?
Ce ne sono tante con cui abbiamo ottimi rapporti ma su tutte Feuerschwantz e Beyond The Black. 
 
Qual è la traccia chiave di ‘Chapter II: Legacy’ secondo te? 
Personalmente trovo incredibile ‘Afterlife’, che vede la partecipazione di Nils Molin degli Amaranthe, ma anche ‘Unstoppable’ ha un chorus fantastico. 

Sei l’ultimo arrivato nella band. Come sei entrato in contatto con gli altri ragazzi? 
Adrian vive a Colonia con me e in passato avevamo suonato insieme in un’altra band. Quando Jonas ha lasciato gli Ad Infinitum mi ha chiamato. Tra l’altro conoscevo già anche Nicklas che invece vive a Monaco di Baviera. 

Qualche canzone dell’album è nata dal basso?
No, ma l’idea primitiva di ‘Afterlife’ è mia. 

State pensando di realizzare una versione acustica anche di questo secondo capitolo?
Ce lo stanno chiedendo talmente in tanti che probabilmente lo faremo. Al momento però siamo estremamente occupati con la promozione del disco e l’organizzazione del tour. 
 
Per i testi vi siete ispirati a Dracula.. 
Abbiamo cercato di raccontarlo in tutte le sue versioni, anche quelle meno conosciute. È curioso che per alcuni Vlad III di Valacchia era un eroe e per altri un mostro. ‘Animals’ è ispirata al cento per cento al Dracula di Bram Stoker mentre in altri pezzi come ‘Afterlife’ i testi sono il risultato di ricerche scientifiche ed un approccio differente al tema. 

Ad Infinitum è un nome che nasconde dell’ottimismo. Siete ancora ottimisti visto il periodo che stiamo vivendo?
Sì, dobbiamo esserlo. Soprattutto adesso che si intravede qualche miglioramento.  

Qual è il difetto maggiore di Melissa?
É un’amica e una grande professionista. Non trovo difetti sostanziali in lei. Se devo proprio dirne uno è un po’ troppo controllata nel bere. 
 
(parole di Korbinian Benedict) 

Ad Infinitum
From Svizzera/Germania

Discography
Chapter I - Monarchy (2020)
Chapter I Revisited (2020)
Chapter II – Legacy (2021)
Chapter III - Downfall (2023)
Abyss (2024)