-Core
Power Paladin
Islanda
Pubblicato il 09/01/2022 da Lorenzo Becciani

Prima di tutto congratulazioni perché il vostro debutto è uno degli album power metal migliori da diversi anni a questa parte. La cosa più strana è che venite dall’Islanda, una nazione che non è certo famosa per questo stile di musica.
Hai ragione! Siamo praticamente la sola band power metal dalle nostre parti. Ce n’era un’altra ma non credo sia più attiva. In realtà io e Atli, il nostro cantante, scriviamo canzoni su questo stile da parecchio tempo e ognuno di noi ha fatto parte di altre band in passato. Prima di formare la band abbiamo trovato il batterista e poi gli altri membri sono arrivati in fretta, perché in un modo o nell’altro ci conosciamo tutti da molti anni. 

Dove vi eravate nascosti? Sono un profondo conoscitore della scena islandese e non avevo mai sentito parlare di voi se non quest’anno dall’organizzazione di Iceland Airwaves, che poi purtroppo non si è tenuto.. 
Ci siamo formati nel 2020 e c’è stata la pandemia quindi non abbiamo fatto tanti concerti. Di sicuro non è stato difficile attirare attenzione.

In realtà sapevo che come Paladin eravate già attivi dal 2017.
Sì, ma poi abbiamo scoperto che c’era una band di Atlanta con lo stesso nome quindi abbiamo pensato che fosse giusto cambiarlo. 

In Islanda ci sono gli Skálmöld, un gruppo viking-folk metal molto legato alla tradizione culturale del vostro paese, i magnifici Sólstafir ed un sacco di band death e black. Dove affondate le vostre radici? Nel power tedesco? Oppure in quello scandinavo? 
Soprattutto in quello tedesco. Le band che più ci hanno influenzato sono senza dubbio Blind Guardian e Edguy anche se gli Helloween sono un pilastro della scena. Pensa che io e Atli ci siamo conosciuti proprio a causa degli Edguy. Eravamo sullo stesso bus per il Wacken Festival e parlando con gli altri ragazzi abbiamo detto quali erano le formazioni che volevamo vedere a tutti i costi. Entrambi abbiamo detto gli Edguy e così siamo diventati amici. 
 
Come è nato il contatto con Atomic Fire Records?
In realtà non pensavamo ad un’etichetta. Gli organizzatori di Wacken Metal Battle Iceland ha parlato di noi a Markus Steiger e gli ha fatto ascoltare il master dell’album. Quando ci ha detto che voleva incontrarci eravamo dubbiosi perché ci sembrava troppo complicato. Però non abbiamo avuto scelta. Ci ha praticamente costretti e la cosa è andata in porto. 

Di cosa parlano i vostri testi? 
Come ti dicevo siamo cresciuti con i Blind Guardian. La mia prima band sono stati gli Iron Maiden perché volevo suonare come Steve Harris ma sono presto passato al power tedesco. Siamo quindi tutti influenzati dai cliché tipici del genere e nel nostro immaginario, come puoi vedere dalla copertina, ci sono draghi e castelli. Alcuni testi però sono ispirati da altri soggetti, come per esempio ‘Kraven The Hunter’ che è una lettura particolare di Spider Man.  

Avete scelto voi ‘Righteous Fury’ come primo singolo? 
Pensavamo a ‘Kraven The Hunter’, ma l’avevamo già pubblicata in rete in precedenza quindi Atomic Fire ha scelto un altro pezzo. É comunque uno dei pezzi migliori dell’album insieme a ‘Dark Crystal’ e ‘Into The Forbidden Forest’. 

Qual è la tua traccia preferita?
Adoro ‘Into The Forbbiden Forest’ perché è davvero epica e incalzante, ma la canzone a cui sono più legato è senza dubbio ‘Evermore’. É la seconda che abbiamo scritto in assoluto. La prima non è finita sull’album. 
 
Che tipo di sound desideravate ottenere?
Sia Bjarni che Ingi sono fonici e lavorano con tante band quindi avevamo tutto il necessario e non ci sono stati intoppi tecnici. Il riferimento principale in termini di produzione è stato ‘Firepower’ dei Judas Priest. Non volevamo che la voce fosse nascosta nelle chitarre o nella batteria. Alla fine del 2020 l’album era già pronto e non vedevamo l’ora di suonare dal vivo, ma come ben sai non è stato possibile se non in sparuti casi. Siamo riusciti ad esibirci all’Eistnaflug, al Norðanpaunk ed all’Andkristnihátið e contiamo di farlo a Iceland Airwaves.  

Le tastiere fanno parte del processo di songwriting o le aggiungete in seguito?
Diciamo al cinquanta per cento. Quando nasce un pezzo ce lo immaginiamo già con una base di tastiera ma alcune linee le aggiungiamo alla fine del processo per definire la struttura strumentale. 

Prima hai parlato dell’artwork di James Child. Dimmi la verità! Non si tratta di un disegno ma dell’immagine di un posto che esiste davvero in Islanda?
Ahahaha… no purtroppo devo contraddirti. Non ci sono castelli del genere dalle nostre parti. E nemmeno draghi!

Quindi non mi vuoi svelare il segreto! Però puoi dirmi se ci sono legami con alcune zone della vostra bellissima nazione..
Siamo nati qui ed è ovvio che siamo legati al territorio. Siamo amici con alcune band come Cult Of Lilith e Nexion.  Óskar Rúnarsson è un amico e ci raggiunge sul palco a volte. Ci sono solo 230,000 abitanti nella zona di Reykjavík di conseguenza è normale conoscerci un po’ tutti. La passione per il power metal ci distingue dagli altri. 

(parole di Kristleifur “Krilli” Þorsteinsson)  

Power Paladin
From Islanda

Discography
With The Magic Of Windfyre Steel - 2021