Come è nato il progetto?
Sono fan degli Evergrey da tanti anni e suonato il piano fin da quando ero adolescente. Ho registrato un paio di cover degli Evergrey e, suonando insieme, ho capito che abbiamo tanti aspetti in comune. Oltre ad avere gusti simili, intendiamo la musica allo stesso modo. Così abbiamo deciso di creare questo progetto ma c’è voluto un po’ di tempo per definire i nostri obiettivi. Gli artisti che fanno musica cinematica a base di pianoforte ed elettronica sono tanti e noi fin dall’inizio ci siamo imposti di distinguerci. Dopo circa un anno e mezzo che ci scambiavamo tracce strumentali abbiamo preso una direzione e, una volta finito ‘Satellites’, tutto è stato più semplice.
Quando avete cominciato a comporre il materiale di ‘Nectar’?
A Febbraio dello scorso anno. Rispetto a ‘Satellites’ ci sono molti più synth e le strutture sono più dirette. Gli ultimi due anni sono stati terribili sotto tanti punti di vista ma ci hanno dato modo di stringere il nostro rapporto e lavorare a tanta musica diversa. In un anno circa abbiamo completato il nuovo album dei Redemption e scritto e registrato musica per Silent Skies. Anche il nuovo album degli Evergrey è pronto.
Vi siete ispirati anche ad artisti neoclassici?
Personalmente adoro Nils Frahm, ma sono attratto sia da paesaggi sonori ambient e neoclassici sia da musica pop. Sono appassionato di colonne sonore di John Williams e Hans Zimmer. Inoltre, sia io che Tom, amiamo molto band come Katatonia e Leprous e, al di là della presenza sull’album di Raphael Weinroth-Browne, credo si percepisca.
Quali sono le tracce più distintive in scaletta?
Abbiamo cercato di curare tutte le sfumature e le dinamiche in maniera che ‘Nectar’ fosse un viaggio sonoro da ascoltare dall’inizio alla fine. Allo stesso tempo però ogni canzone ha una sua personalità. Amo molto ‘Leaving’, il secondo singolo, perché utilizza le percussioni in maniera diversa da come si sente in giro attualmente. ‘The One’ è invece un brano più classico e vicino al materiale di ‘Satellites’. Nel complesso il materiale di ‘Nectar’ è più dark e credo che proseguiremo in questa direzione anche in futuro. Abbiamo già delle nuove canzoni pronte ma non so quando verranno pubblicate.
Quali sono i tuoi album preferiti degli Evergrey?
Adoro ‘In The Search Of Truth’ e ‘The Inner Circle’ ma per me è un classico pure ‘Torn’. Credo sia uno degli album più sottovalutati della loro carriera.
Avete in previsione un disco di remix?
Sarebbe interessante ma non tanto con diverse versioni dei brani del disco. Mi piacerebbe che fosse totalmente elettronico. Soprattutto per me che vengo dal piano classico e jazz, sarebbe una bella sfida. Ci tengo a sottolineare quanto sia stato decisivo il mixaggio di Jacob Hansen. Non solo perché è uno dei migliori al mondo in tale ambito ma perché proviene dall’universo rock e metal. Le parti strumentali hanno avuto un risalto maggiore e questo spiega anche la tua domanda.
State pianificando delle date dal vivo?
Al momento non c’è niente, anche perché la situazione è piuttosto incerta. Di sicuro se faremo dei live non saranno tanto per fare. Dovremo essere bravi a ricreare le medesime vibrazioni e la stessa atmosfera del disco. Tom è più abituato di me a stare in tour. Prima che scattasse l’emergenza sanitaria andava in tour anche quattro mesi l’anno.
(parole di Vikram Shankar)