-Core
Persefone
Andorra
Pubblicato il 27/02/2022 da Lorenzo Becciani

Due mesi fa ho scritto un pezzo per Classix Metal sul progressive death metal, all’interno di uno speciale su Chuck Shuldiner e i Death che uscirà presto, e ho citato i Persefone come una della band più sottovalutate del genere. Nemmeno un paio di settimane ed è arrivata la news del vostro passaggio a Napalm Records e da poco è arrivato nei negozi un altro disco fantastico come ‘Metanoia’.
È bello sentirti dire queste parole. Sono d’accordo sul fatto che i Persefone abbiano sempre avuto un suono distintivo nella scena. Non facevo parte della band quando è nata ma posso dirti che sono sempre stato un grande fan anche perché era l’unica band heavy metal di un certo livello ad Andorra. In tanti hanno definito i Persefone dei pionieri del genere. Non saprei risponderti in merito ma di sicuro hanno sempre avuto una personalità rara da trovare in circolazione. 

L’aspetto più curioso di ‘Metanoia’ è che si tratta di un album decisamente moderno. 
I valori sono quelli di sempre ma dopo oltre vent’anni di attività volevamo fare qualcosa di nuovo. Io e Felipe siamo entrati nella band circa otto anni fa, entrambi facevamo parte dei Nami, e da quel momento si è sviluppata una nuova energia all’interno della line-up. Ognuno si occupa di qualcosa, dalla scrittura dei pezzi agli arrangiamenti, dalla produzione al mixaggio, dal design ai social e, anche se non avrebbe senso parlare di debutto, ‘Metanoia’ è a tutti gli effetti l’inizio di una nuova era. Aver siglato un accordo discografico con Napalm Records ci ha fornito un’opportunità che non vogliamo lasciarci sfuggire. Ci tengo a ringraziare anche ViciSolum Productions, l’etichetta svedese per cui sono usciti ‘Spiritual Migration’ e ‘Aathma’. Se non avessero creduto i noi quando non lo faceva nessuno non avremmo mai potuto firmare per un’etichetta tanto importante. 

Come sei entrato a far parte dei Persefone?
É una bella storia perché, come ti dicevo, ad Andorra in pratica non c’erano altre band dello stesso spessore. Quindi ho sempre seguito i Persefone e ho preso lezioni di chitarra e batteria dai membri precedenti. Ho conosciuto Carlos e siamo diventati molto amici, anche perché viviamo a poche decine di metri di distanza. Abbiamo iniziato a frequentarci e quando c’è stato bisogno di un nuovo batterista hanno scelto me. In realtà avrebbero potuto sceglierne uno migliore perché non ero così tecnico all’epoca, ma ero vicino e potere provare insieme ha giocato a mio favore. Inoltre avevo già registrato un paio di album e di conseguenza potevo dare una mano su quel fronte. 

Quali sono le migliori band ad Andorra in questo momento?
Ci sono gli In Eclipse, i Nami, gli Hysteriofunk ma anche musicisti interessanti come Landry Riba, che ha organizzato diversi concerti nei rifugi in montagna. Il problema ad Andorra è che non ci sono locali dove suonare. Anche noi suoniamo più in Germania che a casa. Per il resto qui si vive benissimo. Mi piace abitare in un posto dove l’aria è pulita, circondato dalle montagne e dal verde. Purtroppo, a causa della pandemia, tanta gente ha perso lavoro perché l’economia si basa sostanzialmente sul turismo, ma mi auguro che presto tornino tempi migliori. 

È stato difficile registrare ‘Metanoia?
I problemi sono stati essenzialmente due. Il primo riguarda il fatto che tutti noi lavoriamo e possiamo provare due-tre volte a settimana per un paio d’ore e ti assicuro che realizzare certi arrangiamenti fermandoci in continuazione non è affatto semplice. Le nostre partiture sono davvero tecniche e per registrare alcuni pezzi abbiamo impiegato settimane. Il secondo problema è stato legato alla pressione. Logicamente essere stati messi sotto contratto da Napalm Recorda ha comportato un peso psicologico importante, anche perché l’album precedente aveva ottenuto delle ottime recensioni e non volevamo ripeterci. 
 
Il vostro sound ha incorporato influenze cinematiche e tanta elettronica.
In definitiva è più oscuro. Questo perché le nostre influenze elettroniche sono legate comunque a band tendenzialmente dark come Depeche Mode, Radiohead o Massive Attack. Carlos ha una compagnia con cui realizza colonne sonore per videogame e adora soundtrack come Doom e Interstellar mentre io personalmente amo Sevdaliza e FGA Twigs. Il concept affronta il tema del viaggio e del cambiamento. Parliamo del modo con cui relazionarci alle altre persone e mettere alla prova sé stessi quindi è un disco molto introspettivo e personale, sebbene non vengano raccontate storie accadute realmente a noi. Il link è soprattutto col pezzo ‘Katabasis’, attorno al quale gira un po’ tutto il disco. 
 
A livelli di produzione e mixaggio cosa volevate ottenere?
Come ti spiegavo, il processo è stato piuttosto intricato e lungo. Abbiamo lavorato parecchio in pre-produzione  e poi ci siamo affidati a David Castillo per il mixaggio. Essendo abituato a lavorare con  formazioni come Leprous, Soen e Opeth gli avremmo lasciato carta bianca, ma in realtà il rapporto è stato di continui scambi. 

Prima hai parlato di ‘Katabasis’. Quali sono gli altri pezzi chiave a tuo parere?
Mi piace sottolineare i featuring di Einar Solberg e Steffen Kummerer perché naturalmente averli sul disco per noi significa molto. Per quanto mi riguarda trovo che ‘Leap Of Faith’ e ‘Merkabah’ siano due pezzi molto maturi e proiettati verso il futuro. 

Quali sono i vostri piani adesso?
Il tour con gli Obscura è stato posticipato a Settembre. Prima faremo qualche data da headliner e stiamo aspettando che si liberi qualche posto nei festival. Quasi tutto hanno riproposto il programma dell’edizione precedente e quindi non è semplice trovare spazi. Anche nel 2023 abbiamo in mente di fare altre date da headliner e dovremmo annunciarle a breve. 

(parole di Sergi Verdeguer)

Persefone
From Andorra

Discography
Truth Inside The Shades (2003)
Core (2006)
Shin-Ken (2010)
Spiritual Migration (2013)
Aathma (2017)
Truth Inside the Shades 2020 (2020)
Metanoia (2022)