Ciao Okko, dove ti trovi adesso?
Sono a casa mia, a Kotka..
Cosa c’è di interessante da quelle parti?
Siamo circondati da parchi naturali ed a stretto contatto con l’oceano.
La natura e la foresta sono fonte di ispirazione per la band?
A volte sì. Personalmente sono influenzato molto dalle acque del Mar Baltico. La relazione tra le band metal nordiche e la natura è comunque una costante.
In effetti suonare death metal melodico in nazioni come la Svezia o la Finlandia è piuttosto comune. È più un vantaggio o uno svantaggio essere cresciuti nella vostra scena?
É una bella domanda e probabilmente domani risponderei in maniera diversa. Diciamo che ci sono dei vantaggi ma anche dei lati negativi. Tutti sanno che il death metal melodico da queste parti è una cosa seria e quindi è più facile farsi ascoltare, ma allo stesso tempo la concorrenza è molto ardua. Il paragone con band svedesi come In Flames, Scar Symmetry, Dark Tranquillity e Soilwork è continuo. A volte pure con Amorphis o Children Of Bodom..
Qual era la vostra visione quando avete formato la band?
É molto semplice. Fare la nostra musica.
Siete rimasti soddisfatti dal vostro debutto?
Credo che sia un prodotto di quel tempo. Qualcosa lo cambierei ma nel complesso non è male. Magari in futuro lo registreremo da capo, per il momento però siamo concentrati sul nuovo materiale.
Come siete entrati in contatto con Nuclear Blast?
Intanto lasciami dire che per noi fare parte di un’etichetta di queste proporzioni vale come aver realizzato un sogno. Prima avevamo un altro management, poi siamo passati sotto il controllo di Maurizio Iacono ed è stato lui a convincere Nuclear Blast, di cui fa parte da tantissimi anni, a metterci sotto contratto.
Cosa volevate cambiare con ‘Towards the Dying Lands’?
Prima di tutto la produzione. Sono del parere che ci siamo spinti su livelli sonori decisamente superiori, anche perché stavolta ci siamo avvalsi di un vero produttore che ci ha consigliato sulle scelte. A produrre l’album è stato Saku Moilanen dei Deep Noise Studios, In passato ha lavorato con band come Wolfheart, Red Moon Architect e Swallow The Sun. In generale le dinamiche sono più curate e il nuovo materiale è più dark e heavy.
La componente metalcore è cresciuta?
Sì e crescerà ancora in futuro. Stiamo già lavorando al terzo album e le influenze di formazioni come Architects, Bring Me The Horizon e Parkway Drive sono evidenti.
Chi ha realizzato la copertina?
È stato Caelan Stokkermans, in passato a servizio di band come Fit For An Autopsy, Lorna Shore e Worm Shepherd. Si è ispirato all’era barocca e naturalmente alle liriche del disco.
Che tipo di show dobbiamo aspettarci dagli Horizon Ignited?
Tanta energia. Faremo qualche canzone vecchia ma soprattutto il disco nuovo in cui crediamo tantissimo. Il primo show è stato il 10 giugno al Kotka Open Air con Omnium Gatherum e And Oceans e non vediamo l’ora di partire in tour.
I rapporti tra Russia e Finlandia non sono storicamente buoni e spesso le band finlandesi hanno parlato dei conflitti tra i due stati nelle loro canzoni. Cosa pensi della situazione attuale?
Quello che sta succedendo in Ucraina è orribile. Credo che la decisione da parte della Finlandia di entrare nella NATO sia una presa di posizione importante.
(parole di Okko Solanterä)