-Core
True North
USA
Pubblicato il 30/07/2022 da Lorenzo Becciani

Per cosa sta il nome?
Quando abbiamo formato la band volevamo un nome che rappresentasse il nostro senso di crescita e di cambiamento, e naturalmente che fosse anche facile da ricordare. Abbiamo scelto True North ed il resto è storia!

Da dove provenite?
Quasi tutti siamo americani, tranne il nostro batterista Michael che è di Toronto. Ci siamo incontrati al Musicians Institute di Los Angeles.  

Qual era la visione quando vi siete formati?
Non credo che fosse così chiara. Volevamo fare musica per divertirci soprattutto. In ogni caso, una volta iniziato abbiamo cominciato a prendere sempre più seriamente la cosa e l’obiettivo adesso è scrivere le migliori canzoni possibili ed essere autentici.  

Quali sono le vostre influenze principali?
Quando abbiamo iniziato a scrivere musica insieme, nei nostri interessi comuni c’erano il post-hardcore, il pop-punk e il metalcore. Da quel momento abbiamo abbracciato tante altre influenze come il metal, l’alternative pop, la new wave e pure l’hip hop.  

Come descrivereste il vostro sound a qualcuno che non vi ha mai ascoltato?
Il nostro sound è un mix cosmico. L’azione degli anni ‘90 combinata con i film di fantascienza degli anni ‘70 ma con un tocco moderno. É iperviolento ma anche un po’ tarantiniano. Ha un po’ di Michael Mann ma con un pizzico del beat del jazz. 

Quale pezzo usereste per presentare il disco a qualcuno di totalmente profano?
‘Out Loud’. 

Come nascono le vostre canzoni?
Di solito uno di noi se ne viene fuori con un’idea, spesso di un verso o di un riff, e ci costruiamo il pezzo attorno. Le canzoni migliori nascono da idee piccole che vengono sviluppate in maniera organica e rapida. Quando ci lavoriamo troppo quasi sempre non funziona. 

Qual è stato il momento più eccitante delle sessioni di registrazione del disco?
Scrivere la title track, facendo riferimento a quanto ho appena detto, perché lo abbiamo percepito fin dall’inizio come un processo estremamente naturale e organico. La canzone in pratica è nata da sé e la sentiamo come una delle nostre migliori di sempre. 

Come siete entrati in contatto con Out Of Line? 
Nico dei Novelists ci ha contattato due anni fa dopo aver sentito un paio di singoli. Ci ha presentati ad Andre, che si è innamorato di ‘Piece Of You’ e così abbiamo iniziato la collaborazione. Ci supportano alla grande e siamo fortunati ad avere un rapporto del genere. In catalogo hanno delle band speciali come Emarosa, ten56, Being As An Ocean e Novelists.

Come sono nate invece le collaborazioni con Kellin Quinn e Aaron Gillespie? 
Collaborare con loro è stato un grosso passo in avanti per noi. Non sapevamo se avrebbero accettato e siamo stati fortunati! Sono stati molto carini e hanno scritto delle parti stupende per quei due pezzi. Aaron è anche riuscito a volare da noi per girare il video. È stato un onore.  

Com’è stato girare con Dylan Hryciuk? Potete girarmi il numero di Paris Warner?  
Girare con lui è stato come realizzare un sogno. Nessuno di noi era mai stato coinvolto in un video tanto elaborato, con una sceneggiatura, attori e tre giorni di riprese! Prima di girare ha passato diverse settimane a sviluppare l’idea e siamo orgogliosi del risultato. Sia Dylan che tutta la sua crew si sono dedicati con grande passione al video.

Quali sono le migliori band underground del momento? 
Valleyheart, Static Dress e Teenage Wrist, ma anche i nostri amici Scro, Loveless e Takers Leavers. Personalmente amo molto pure i Blanket e vi consiglio di ascoltarli.

Siete mai stati in Italia?
Sì! Ho tre nonni calabresi e qualche parente in una piccola città della Basilicata. L’ultima volta che sono venuto a trovare la mia famiglia italiana è stato dieci anni fa! Un abbraccio a tutti! Mi mancate tantissimo e spero di rivedervi presto!

(parole di Michael Cisterna)
 

True North
From USA

Discography
Out Loud - 2022