-Core
Rooms By The Sea
Italia
Pubblicato il 16/08/2022 da Lorenzo Becciani

Come nasce la band e cosa significa il vostro nome?
Il nucleo del gruppo è nato sei anni fa. Io e Lapo stavamo cercando altri musicisti con cui suonare e per caso abbiamo trovato Mattia ed un altro ragazzo. All’inizio non avevamo obiettivi precisi ma poi ci siamo trovati bene e abbiamo provato ad iscriverci a qualche contest. Due anni dopo abbiamo incontrato Elena e da quel momento i progetti si sono fatti più strutturati. In seguito alla partecipazione al Rock Contest, abbiamo cominciato a pensare di registrare dei pezzi insieme. Il nome della band è stato preso in prestito da un quadro di Edward Hopper. Mi piaceva questo sguardo su qualcosa di ampio e infinito, ma visto sempre da una dimensione intima come quella di una stanza. 

Tra l’altro col titolo del nuovo album avete mantenuto questo binomio tra acqua e stanza.
Sì, ‘Rivers and Beds’ è un titolo che descrive bene il mood dei nostri pezzi. Un aperto contrasto tra qualcosa che si muove ed è esterno e invece qualcos’altro di più intimo e interiore. 

Quanto avete lavorato al nuovo disco?
Le prime canzoni sono state composte tre anni fa, ma poi sono state riarrangiate. Il lavoro è cominciato prima della pandemia e poi è proseguito con tutte le interruzioni del caso. É stato un percorso abbastanza complesso. 

Qual è il pezzo chiave?
Secondo me ‘Great Void’ per il fatto che è uno dei pezzi che abbiamo completato alla fine del processo e quello che abbiamo scelto per anticipare l’uscita del disco. Rappresenta bene la fine del percorso e quello che volevamo presentare. 

L’album è stato registrato con Giacomo Salani presso La Fucina Studio di Empoli. Che tipo di sound volevate ottenere? Vi siete fatti trascinare dal produttore oppure avevate le idee chiare?
Diciamo una via di mezzo. Ci ha indicato delle direzioni su alcune parti e degli arrangiamenti, aiutandoci a definire un sound che avevamo già in mente. Sapevamo che volevamo includere delle influenze precise e parecchio diverse tra loro, come per esempio elementi alternative rock, pop e new wave. 

Te invece da chi sei influenzata a livello vocale?
Potrei farti tantissimo nomi. Sicuramente Florence Welch dei Florence & The Machine, Angel Olsen, Adrianne Lenker dei Big Thief, Sharon Van Etten e Elena Tonra dei Daughter. 
 
Quindi tutte cantanti contemporanee..
Loro mi hanno influenzato maggiormente dal punto di vista del suono e della scrittura, poi naturalmente ci sono voci del passato che ho ascoltato tanto come Tracy Champman.

Vedendoti dal vivo è palese che il testo conti tanto per te. Qual è il testo a cui sei più legata?
Forse quello di ‘Tomorrow’. L’ho scritto abbastanza recentemente e abbiamo deciso di metterlo in chiusura perché è introspettivo e cupo, ma caratterizzato anche da un ampio respiro e da un senso di speranza che volevamo comunicare. 
 
Invece i capelli turchini della ragazza in copertina cosa simboleggiano?
La copertina è stata disegnata da Chiara Mulas, che ha colto molto bene ciò che volevamo trasmettere. É una sorta di apertura ad un sogno, però sempre attraverso uno sguardo personale. 
 
Qual è stata la data dal vivo più bella fino a questo momento? 
Te ne cito due. La prima è stata al Light di Campo di Marte ed è stata bellissima perché c’erano tanti amici che sono venuti ad ascoltarci. La seconda a Montemurlo perché la Fondazione Toscana Spettacolo ci ha permesso di avere un fonico che ci conosce e abbiamo avuto dei suoni fantastici. 

Quando pensate di trasferirvi all’estero?
Questa è una domanda difficile. Sto pianificando di trasferirmi tra poco, probabilmente a Berlino dove sono stata qualche settimana. Ho capito che quella scena potrebbe piacermi. Ne ho parlato con gli altri membri e non so se tutti potranno spostarsi quindi cercheremo di capire come fare. 

(parole di Teresa Rossi)  

 
 

Rooms By The Sea
From Italia

Discography
Rivers And Beds - 2022