-Core
Storm
Norvegia
Pubblicato il 27/08/2022 da Lorenzo Becciani

Vedo che indossi una t-shirt di Yungblud..
Lo adoro! Quando è venuto a suonare in Norvegia è stato fantastico. Probabilmente il migliore concerto che abbia mai visto.

Visto che sei molto giovane e talentuoso, sono curioso di sapere qual è stato il tuo primo approccio con la musica.
Sia mio padre che mia madre suonano e quindi sono cresciuto con la musica. Prima ballavo ma ha sempre fatto parte della mia vita. A nove anni ho visto degli amici suonare in un teatro e ho provato qualche accordo di chitarra. Non ero in grado di fare molto ma l’ho detto a mio padre, che mi ha subito comprato una chitarra elettrica. Lui suona nei Gåte e mi ha cominciato ad insegnare a produrre musica. Così è nato tutto. Prima ho formato una band e poi ho voluto provare un progetto diverso ed è nato Storm. Ho scelto questo nome per l’energia che trasmette. Infine è arrivato il contratto con Indie Recordings.

Come ti ha trovato l’etichetta?
Erlend Gjerde era il giudice ad un contest a cui abbiamo partecipato con la band. Dopo un po’ di tempo è venuto a trovarmi a casa per vedere cosa stavo facendo.

Perché hai scelto di intitolare l’EP ‘Invincible’?
Perché ognuno di noi nella vita riceve commenti cattivi oppure è circondato da persone che non credono in lui e cercano di buttarlo giù. É impossibile fermarli ma bisogna tenere la testa alta e andare avanti per la propria strada. 

Quali sono gli album che hanno influenzato maggiormente queste tue prime canzoni?
Ce n’è uno in particolare ovvero ‘Coming Home’ dei Falling In Reverse. Mi ha influenzato molto, soprattutto nella creazione dei chorus. Amo molto pure i Bring Me The Horizon. 

Qual è la prima canzone che hai composto?
‘Break Yourself’ è stata la prima. Avevo scritto diverse canzoni con la band precedente ma in norvegese. Indie Recordings ha voluto che cantassi in inglese e così, verso la fine del 2020, ho cominciato a scrivere nuovo materiale e ha funzionato. Non seguo una regola precisa. Posso partire da un riff di chitarra oppure da un’idea melodica, ma anche da parti di batteria.

E la tua preferita?
Al momento ‘Invincible’, ma cambio spesso idea. Dipende dal mood della giornata.

Puoi dirci chi sono le persone che ti hanno aiutato nel processo?
Su tutti  Martin Stenstad Selen che ha prodotto e mixato l’album insieme a me. Ci spedivamo i file in continuazione ed è stato fantastico. Lavorerò con lui anche per il prossimo album. Anche  Lars André Gussiås ha mixato delle parti dell’EP mentre le voci sono state registrate da Olai Wanvik. Lo conosco fin dai tempi degli Snøstorm e suona la chitarra dal vivo. Conosce un sacco di persone ed è stato lui a trovare il batteria ed il fonico per i concerti.

Ti sei già esibito dal vivo?
Abbiamo fatto il primo concerto come Storm circa un mese fa ed è stato stupendo. In scaletta avevamo tutti i pezzi dell’EP ma anche degli inediti.

Qual è stata la parte più difficile del processo?
Sicuramente quando abbiamo registrato le parti vocali, perché dopo un po’ la mia voce ha cominciato a diventare roca.

(parole di Leo Davadi Sundli)

Storm
From Norvegia

Discography
Invincible - 2022