-Core
Beyond The Black
Germania
Pubblicato il 10/01/2023 da Lorenzo Becciani

Intitolare semplicemente ‘Beyond The Black’ il nuovo album trasmette l’impressione che si tratti di una nuova partenza per la band.
Lo è sicuramente. Negli ultimi tempi ci siamo spesso chiesti dove volevamo andare e se stavamo seguendo la strada giusta. La risposta è stata la base del materiale che abbiamo deciso di pubblicare. Con ‘Hørizøns’ abbiamo sperimentato molto e ci siamo avvalsi del contributo di tante persone diverse mentre stavolta il team di lavoro è stato più ristretto e non è cambiato durante il processo. Sapevamo bene cosa volevamo ed il fatto di essere passati a Nuclear Blast ci ha dato la spinta definitiva. Penso che sia normale cambiare. In fondo quando è nata la band avevo diciotto anni e ora sono una persona diversa.

Siete entrati a far parte di un’etichetta dove c’è grande competizione. Immagino che non sarà semplice seguire tutte le band allo stesso modo.
Per me quello che conta sono le persone con cui lavoro e al momento sono grandiose.

Cosa volevate cambiare in termini di produzione e mixaggio? 
Volevamo che gli elementi sinfonici tornassero preminenti e che l’elettronica avesse un peso minore. Per il resto abbiamo cercato di mettere in risalto tutti gli strumenti tipici delle band rock e heavy metal ovvero le chitarre, il basso e la batteria.  

Quindi vuoi dire che il nuovo materiale è più trasportabile dal vivo?
Sì, assolutamente.

A mio parere la componente elettronica è più bilanciata con tutto il resto. Anche dal punto di vista vocale è cambiato qualcosa?
In ‘Hørizøns’ rappavo anche e quello sì che era complicato dal vivo. In generale cerco sempre di ispirarmi a cose diverse come per esempio le colonne sonore. Credo che un pezzo come ‘Reincarnation’ simboleggi bene la nuova direzione intrapresa dal gruppo, ma amo molto anche ‘Not In Our Name’ e ‘I Remember Dying’. Quest’ultima è speciale per me, anche se non penso che il testo verrà capito da molti.

Di recente mi è piaciuta molto la colonna sonora di 1889 di Ben Frost.
Credo che sia l’unica produzione tedesca che seguo, sebbene sia molto complicata.

‘Winter Is Coming’ sembra la canzone perfetta per questo momento. 
Amo Game Of Thrones e il cosplay. Al mio compleanno ho indossato il costume di Khaleesi.

Credi nella reincarnazione?
Non dal punto di vista religioso. Per me è una metafora di rinascita, passare dei brutti periodi, combattere ed arrivare a sentirsi una persona nuova.

Pensi che ‘Beyond The Black’ conquisterà più nuovi fan in Europa o negli Stati Uniti?
Forse negli Stati Uniti. Grazie a Nuclear Blast sto facendo un sacco di interviste con giornalisti americani. Stiamo cominciando a fissare delle date e sicuramente parteciperemo a diversi festival questa estate quindi le aspettative sono alte. Sono una persona spontanea e aspetto sempre cose nuove. Mi piace essere su questa terra.

Quali sono le cantanti che ti hanno impressionata di più negli ultimi tempi?
Di quelle più famose senza dubbio Elize Ryd degli Amaranthe. È davvero eccezionale. Anche Courtney LaPlante degli Spiritbox mi piace molto. In circolazione ci sono tante cantanti di valore. Basta vedere i social per rendersene conto. La differenza secondo me la fa quanto le persone sono disposte ad investire della propria vita. Alla fine conta quanto ci credi veramente.

Cosa ricordi dei primi anni nella band?
Di sicuro non mi aspettavo un successo del genere, anche se fin dai primi momenti ho avuto persone importanti attorno a me. Ho firmato il primo contratto discografico a quattordici anni e ho conosciuto tante persone che credevano in me. Suonare al Wacken ogni anno è stato fantastico, così come il tour di supporto agli Scorpions ha significato molto per noi. Anche quelli con Within Temptation e Amaranthe sono stati dei tour grandiosi.

(parole di Jennifer Haben)

 

Beyond The Black
From Germania

Discography
Songs Of Love And Death (2015)
Lost In Forever (2016)
Heart of the Hurricane (2018)
Hørizøns (2020)
Beyond The Black (2023)