Quando hai cominciato a suonare? Quali album ti hanno ispirata a dedicarti alla musica?
Non mi sono dedicata alla musica fino alla fine della high school. Ho iniziato a scrivere poesie e questo mi ha poi portata a comporre liriche per canzoni. Se le ritrovassi adesso probabilmente mi metterei a ridere. Alcuni dei membri della mia famiglia erano musicisti ma non i miei genitori. Mio padre era un grande fan di Presley e Beatles e mia madre cantava continuamente in casa. Questi sono i miei primi ricordi legati alla musica e hanno un significato importante per me. Uno dei primi album che mi ha influenzata è stato ‘In Utero’ dei Nirvana e ancora oggi è di grande ispirazione.

Qual era la visione quando hai cominciato?
Quando ho cominciato mi piace solo l’idea di scrivere e cantare. L’intero processo. Amavo le sensazioni che mi dava e l’unica visione era di proseguire a creare musica e allo stesso tempo crescere ed evolvermi come artista. Volevo vivere e respirare musica e arte. E naturalmente fare in modo che la mia vita ruotasse intorno a questo. 

La tua musica è sicuramente pop e catchy, ma nel contempo ricca di vibrazioni electro-industrial. Come descriveresti il tuo sound a qualcuno di totalmente profano?
Cinematico, dark e vibrante. Amo i film e rappresentano sicuramente un’influenza pesante per la musica e la componente visuale.

Quali sono le differenze sostanziali tra quest’ultimo EP e le tue prime tracce (‘Heaven’ e ‘Catchet In The Rye’..)? 
Il mio sound si è sicuramente evoluto da allora. Credo che ‘GIRLGUN’ sia parecchio astratto e viscerale rispetto ai primi lavori. La componente emozionale e gli elementi più crudi sono rimasti, ma il modo in cui racconto la storia è differente, così come lo sono le atmosfere. 

Com’è stato lavorare con Chris Hunt e Munky? Qual è stato il loro ruolo nel processo?  
Con Chris Hunt ho iniziato a lavorare diversi anni. Ho scritto le basi delle canzoni prima della pandemia e durante l’inverno del 2000 ci siamo tornati sopra insieme e le idee hanno cominciato a prendere significato. Sembravano adatte allo stato mentale in cui eravamo ed abbiamo pensato fosse il momento giusto per espanderle. Le ha trasformate in quello che sono oggi. Quando ho fatto ascoltare le canzoni a Munky, si sono cosciuti e così anche lui si è unito al progetto. Era già il 2021 e ha registrato le parti di chitarra in quattro pezzi dell’EP. Abbiamo lavorato bene insieme e il processo è stato estremamente divertente.

Qualche storia divertente sul loro coinvolgimento?
Tutti pensano che abbia conosciuto Hunt tramite Munky, ma in realtà è l’opposto. Insieme hanno creato dei suoni fantastici. Si sono trovati così bene che stanno lavorando ad un nuovo progetto che ascolterete tra qualche tempo.

Dove avete registrato il materiale? Hai seguito dei template particolari in termini di produzione e mixaggio?
Io e Hunt abbiamo registrato a Los Angeles e in Florida, sulla costa con un sacco di insetti. Poi siamo tornati in studio a Los Angeles con Munky. Non abbiamo seguito template. È stata solo una questione di vibrazioni e rumore. Il processo è stato incredibile, perché il mondo stava andando a pezzi e noi eravamo comunque liberi di fare quello che ci piaceva. L’abbiamo sentita come una missione, un’avventura. E le canzoni sembravano scritte appositamente per quel periodo. Io e Hunt siamo stati quasi arrestati in Florida, quando ci hanno fermati, hanno capito male il suo nome e hanno pensato che fosse un criminale ricercato. É stato davvero eccitante.  

Di cosa parlano ‘GIRLGUN’ e ‘SAVE ME’? 
‘GIRLGUN’ parla di realizzarsi e imparare a sfruttare il proprio potere. Quel momento in cui capisci chi sei veramente e decidi di fare in modo che il mondo di veda così e non nella scatola in cui ti ha messa fino a quel momento. Il resto dell’EP parla degli ostacoli che incontri nella vita in questo processo. Attraversare l’inferno per imparare di più su se stessi. Il disfacimento che deriva dal togliere tutti gli strati. ‘SAVE ME’ invece parla delle relazioni che abbiamo nella vita e di come veniamo tirati dentro o mandati via. Un’incertezza che ho espresso in maniera intensa, viscerale e dark. Questa è la mia specialità ahah..

Quali sono le tue influenze non musicali più grandi?  
Prima di tutto i film. La mia musica non sarebbe così se non li amassi così tanto. Poi i viaggi, la moda ed il design mi hanno influenzata molto nel corso degli anni e continueranno a farlo.

Sei talentuosa e bellissima. Sembri davvero perfetta.
Il termine perfetto sa troppo di assoluto. Sono più perfettamente imperfetta eheh..

Pensi di pubblicare a breve un full lenght?
É curioso che lo chiedi, perché l’ho appena finito. Sembri un veggente. Non posso dire altro al momento, ma sono grata di quello che stanno facendo per me i miei amici di talento.  

Sei mai stata in Italia?
Sì, nel Sud Italia. A Lecce, Otranto, Ostuni e Fasano qualche estate fa. È stato fantastico. Sono albanese quindi sono nata dall’altra parte del mare e da piccola  guardavo i cartoni animati italiani. Parlo la vostra lingua e posso leggere e scrivere. Avrei solo bisogno di fare pratica perché sono passati un po’ di anni.