-Core
Cultura Tres
Olanda/Brasile
Pubblicato il 17/04/2023 da Lorenzo Becciani

Come stai Alejandro? É il tuo studio quello?
Sì, è il posto dove avviene tutto. Alcune cose però le abbiamo fatte nello studio di mio fratello.

Da quanto tempo ti sei trasferito in Olanda?
Siamo venuti qui il 5 ottobre del ‘97. Avevamo una band in Venezuela e seguivamo il sogno di una carriera musicale. Abbiamo messo le nostre radici qui e portato avanti le nostre attività musicali.

Quali sono le band più conosciute che hai prodotto?
Non ce ne sono molte, perché raramente lavoro con rock band. Più che altro produco musica per videogiochi e televisione, qualcosa di jazz e tanta world music.

Il nuovo album è un deciso ritorno alle sonorità degli anni ‘90.
É esattamente ciò che volevamo. É stato chiaro fin dall’inizio. Con mio fratello abbiamo creato i Cultura Tres per raggiungere un pubblico più ampio. I nostri primi lavori erano più thrash metal, poi ci siamo spostati verso sonorità sludge e doom. In realtà non siamo mai stati considerati puristi del genere, anche perché essendo sudamericani abbiamo caratteristiche ed influenze diverse rispetto ai musicisti europei. Per esempio abbiamo fatto delle date nel Regno Unito e hanno scritto che facevamo un death metal rallentato. In ogni caso è andata così fino a che il nostro amico Paulo Jr. dei Sepultura ha accettato di entrare nella band. Siamo amici da tanti anni ed è sempre stato di grande supporto per la band. Quando ha saputo che avevamo bisogno di un nuovo bassista, ci ha detto qualcosa del tipo: “ehi.. io suono il basso!”. Insieme a lui abbiamo ingaggiato anche un nuovo drummer, Jerry Vergara Cevallos, che viene dalla scena punk e di conseguenza il nostro stile è mutato.

Quale pensi che sia il pezzo che simboleggia maggiormente questo cambiamento?
'ProxyWar' è una miscela di thrash e sludge metal dal suono profondo. La doppia cassa esplode come se provenisse dai dischi d'oro degli Slayer. Nessuna batteria campionata e nessun overdub.

Cosa ha portato Paulo Jr. al sound della band?
Il suo è uno stile davvero originale. Come produttore posso dirti che riesce a rendere heavy ogni plettrata. Ha un suono enorme. È stato divertente mixare l’album perché spesso andava sopra le parti di chitarra. A partire dal suo ingresso abbiamo lentamente abbandonato le derive sludge e siamo tornati a proporre una sorta di thrash metal con influenze punk. ‘Camino De Brujos’ è un disco più diretto, meno sperimentale e psichedelico.

Vi siete orientati verso un sound che abbracciasse anche i Sepultura?
I Sepultura sono sempre stati un’influenza per noi. Esattamente come gli Slayer. Per un certo periodo abbiamo avuto un certo distacco da questo tipo di musica, poi siamo tornati ad ascoltarla di nuovo. Io per esempio sono un grande fan dei Brujeria e trovo che Billy Gould dei Faith No More in quel progetto sia fantastico. Ricordo quando uscirono le prime tracce, lentissime e super sataniche. Rimasi davvero impressionato. Tornando ai Sepultura, quando avevo diciotto anni ho avuto la fortuna di aprire un loro concerto a Caracas e così siamo diventati amici. Ritengo Andreas il mio chitarrista preferito di sempre ed il sound di ‘Chaos A.D.’, prodotto da Andy Wallace, è stato in tutti questi anni un riferimento assoluto per il mio lavoro.

Come è nato il titolo ‘Camino de Brujos’?
Abbiamo scelto di seguire il nostro istinto e chiamare l’album come il sentiero delle streghe. La traccia è piena di percussioni tribali e rimanda alle tipiche pratiche di magia nera del Sud America. Quella frase ci è rimasta così tanto in testa, che abbiamo deciso di usarla come titolo. La copertina è nata di conseguenza. Un ibrido tra old school e grafica moderna.

È stato un processo complicato?
Molto complicato, per tutta una serie di difficoltà. Abbiamo iniziato nel 2019 e pochi mesi dopo è scattata la pandemia. Io e mio fratello abbiamo avuto delle tragedie in famiglia, abbiamo perso nostra madre e per un certo periodo è stato difficile dedicarsi alla musica.  Ho anche pensato di smettere e credo sia uno dei motivi per cui le nuove canzoni sono più malinconiche e punk. Avevo bisogno di tirare fuori tanta rabbia. Alla base del nuovo album c’è anche stata tanta improvvisazione. Mio fratello ha settato i microfoni in studio e abbiamo suonato per ore senza per forza registrare qualcosa. Questo è servito per catturare il mood.

(parole di Alejandro Londoño Montoya)  

 

Cultura Tres
From Olanda/Brasile

Discography
La Cura – 2008
El Mal Del Bien – 2011
Rezando Al Miedo – 2013
La Secta – 2017
Camino de Brujos – 2023