-Core
The 69 Eyes
Finlandia
Pubblicato il 28/04/2023 da Lorenzo Becciani

Come stai Jyrki?
Molto bene grazie. Mi sto domandando come mai sia così difficile fissare delle date dalle vostre parti Abbiamo un sacco di amici da quelle parti e negli ultimi tempi sembra che i promoter siano concentrati solo sul Nord Italia. É frustrante perché abbiamo questo nuovo disco e ci piacerebbe suonare anche in altri posti oltre a Milano. Il vostro è un Paese ricco di cultura e storia e mi auguro che la situazione possa migliorare al più presto.

Ho dei ricordi bellissimi di tante volte che avete suonato da noi. Per esempio lo Psycho! Festival.
Eravamo con i Sentenced. Bel periodo quello..

Hai qualche aneddoto legato al nostro Paese?
Ricordo che una volta abbiamo suonato a Milano, mi pare all’Alcatraz. Comunque, dopo lo show siamo andati a bere in un locale e c’erano Tommy Lee e Pamela Anderson! Non erano proprio loro due naturalmente, ma c’era un tipo che era uguale a Tommy Lee e la sua ragazza era uguale a Pamela Anderson. In quel periodo non c’erano i cellulari di oggi quindi non ho una foto, ma fu divertente. A volte capita il contrario invece. Nel pubblico vedo dei ragazzi che sono uguali a me. Magari con lo stile di capelli che avevo una volta..

Magari vedrai nel pubblico un tipo che assomiglia a te con una ragazza che assomiglia a Kat Von D.
Potrebbe essere! Il rapporto con Kat Von D è nato tanti anni fa. Si trovava in Finlandia per via dello show con Bam Margera e siamo diventati amici. É deliziosa e soprattutto è una grande artista, sotto tutti i punti di vista. In questi giorni abbiamo pubblicato il video di ‘This Murder Takes Two’, che abbiamo girato nel deserto. Crediamo molto in quel pezzo. Penso che sia uno dei nostri migliori singoli di sempre.

Come vanno le cose in Finlandia in questo periodo?
Siamo tornati mainstream perché abbiamo partecipato ad uno show televisivo che ci ha riportati in auge, dopo essere stati bannati per un po’ di anni. Adesso infatti ai nostri concerti ci sono molte più persone ordinarie. Non per forza i gothic rocker che ci seguono dagli anni ‘90.

‘Death Of Darkness’ è l’album più gotico che avete pubblicato da tempo immemore.
Alcuni pezzi sono nati secondo i dettami del dark boogie rock o del glam, altri invece sono decisamente gothic. Non ci censuriamo affatto, quando ci vengono delle idee se sono buone le portiamo avanti. A volte ci piace che le chitarre siano veloci e taglienti, mentre altre volte rallentiamo i tempi e diamo maggiore risalto all’atmosfera. Per me ogni testo è come un poema che devo cercare di fare risaltare il più possibile. L’obiettivo che ci siamo posti quando abbiamo cominciato a scrivere ‘Death Of Darkness’ è stato di pubblicare solo canzoni che sarebbero potute essere utilizzate come singoli per le radio. È come volere andare ad un party tutte le sere. Ci piacciono i party. Ci piace lo stile di vita rock n’ roll e andare in giro con la nostra gang. Avere dei pezzi che possano essere dei singoli è diventato fondamentale. Questo perché ormai le persone difficilmente ascoltano un album dall’inizio alla fine. Il formato fisico ha perso significato ed è un peccato perché invece io amo ancora spacchettare un cd o tenere un vinile tra le mani.

Quindi anche pezzi per Spotify oppure i servizi streaming in genere..
Sì, certamente. Negli Stati Uniti siamo cresciuti tantissimo negli ultimi tempi e guardando le statistiche ci rendiamo conto che abbiamo tante ragazze sotto i venticinque anni a cui piacciamo. Non solo i vecchi gothic rocker di cinquant’anni quindi. É come se mettessimo insieme due ere.

L’album è nato più in Finlandia o negli Stati Uniti?
Sia a Helsinki che a Los Angeles. Poi il caso ha voluto che lo mixassimo ad Atlanta. Appena posso prendo un volo e vado a Los Angeles. Durante questi viaggi ho scritto tanti testi che sono sul disco. Sono stato anche a Milano e Roma di recente.

Devi venire anche a Firenze.
Ho dei bei ricordi di Firenze. Il Transylvania per esempio. Non ho potuto visitare i musei però quindi spero di poterci tornare presto. Tra l’altro, non tutti sanno che Archie, prima di entrare nei 69 Eyes, aveva una punk band chiamata Firenze.

Quali sono gli altri pezzi a cui ti senti più legato?
Sicuramente ‘Drive’, perché è un pezzo su cui abbiamo lavorato molto. Poi ‘Dying In The Night’, una fantastica gothic song che accompagna l’ascoltatore alla conclusione del disco.

E di ‘Gotta Rock’ invece cosa puoi dirmi?
É un pezzo dei Boycott. Da noi erano di successo, ma non sono mai riusciti a sfondare all’estero. Ci hanno invitati a questo show dove eravamo chiamati a scegliere dei pezzi del passato e noi abbiamo ripreso ‘Gotta Rock’. Ti consiglio il loro album di debutto, che è puro classic rock.

(parole di Jyrki 69)

The 69 Eyes
From Finlandia

Discography
Bump 'n' Grind (1992)
Motor City Resurrection (1994)
Savage Garden (1995)
Wrap Your Troubles in Dreams (1997)
Wasting the Dawn (1999)
Blessed Be (2000)
Paris Kills (2002)
Devils (2004)
Angels (2007)
Back in Blood (2009)
X (2012)
Universal Monsters (2016)
West End (2019)
Death Of Darkness (2023)