-Core
Deathstars
Svezia
Pubblicato il 01/05/2023 da Lorenzo Becciani

Ciao Andreas, ti vedo davvero bene..
Sto bene grazie. Sono a casa mia a Stoccolma, ma non vedo l’ora di tornare in Italia.

Hai vissuto qui tanti anni.
Ho un rapporto speciale col vostro Paese. Sono stato a Firenze, perché la mia compagna fa le scarpe e lavorava lì. Lei parla italiano in maniera corretta, io non ho mai preso lezioni ma me la cavo abbastanza.

Avrai conosciuto dei posti speciali di Firenze. Penso alla Contempo Records per esempio.
Il negozio di dischi in Via dei Neri! Ci sono passato tante volte. Un altro posto a cui sono legato è un vecchio rock club che si chiama Il Trip Per Tre.

Nove anni di assenza sono tanti.
Me ne sto rendendo conto soprattutto adesso che sto facendo le prime interviste. In realtà abbiamo impiegato sempre tanto tempo per completare i dischi, ma stavolta ci abbiamo messo di più per vari motivi. Io e Emil abbiamo scritto il primo pezzo circa cinque anni fa. Siamo molto lenti.

Siete lenti ma pubblicate solo capolavori quindi è un’eccellente strategia. Sono comunque curioso di sapere come avete trascorso questi anni.
Prima c’è stato un tour nel Nord America che ci ha portato via tante energie. Dopo quello ci sono voluti circa due anni prima che riprendessi a scrivere qualcosa. Lavoro come produttore di programmi televisivi e sono stato impegnato in diversi progetti e poi siamo una band che ha bisogno di essere connessa per potere funzionare. Lavorare in remoto non fa per noi.

Cosa desideravate cambiare dopo ‘The Perfect Cult’? É un album che ho amato davvero molto.
É un album decisamente introverso. Venivamo da un periodo cupo quando lo abbiamo realizzato. ‘Everything Destroys You’ è un album molto più diretto. Ha un titolo alla Iggy Pop & The Stooges che mi piace molto. Volevamo scrivere delle canzoni da party e penso che ci siamo riusciti. Alcuni ci stanno trovando delle similitudini con ‘Termination Bliss’, ma posso assicurarti che il processo è stato molto naturale. Non ci siamo fissati niente. Se un’idea respira e fa stare bene lo stomaco allora la portiamo avanti. Ancora è troppo presto per fare dei paragoni. Magari quando saranno passati sei mesi e avremo suonato i pezzi dal vivo, potrò essere più oggettivo su ‘Everything Destroys You’. In generale abbiamo cercato di ottenere una produzione più organica e di sicuro siamo molto soddisfatti del risultato.

C’è un pezzo che secondo te si distingue dagli altri.
Forse ‘Atomic Prayer’. L’ho adorato fin dall’inizio e non vedo l’ora di eseguirlo dal vivo. Altrimenti ‘This Is’, perché rappresenta la perfetta introduzione al nuovo materiale. É un pezzo in cui sono presenti tutte le influenze dei Deathstars e funziona alla grande come anticipazione di ‘Midnight Party’. ‘This Is’ e ‘ The Churches Of Oil’ sono stati i primi due pezzi che abbiamo scritto e risalgono a circa sei anni fa, mentre ‘Midnight Party’ è vecchia di circa un anno e mezzo quindi è normale che il materiale sia molto vario.

Di che party parlate in ‘Midnight Party’? Ci sono riferimenti specifici?
Magari sì, ma non posso dirtelo ahahah… E’ sicuramente un party distruttivo, ma quando ho scritto il testo pensavo a Kim Wilde ed agli anni ‘80. Alla fine il pezzo è rivestito del tipico black humor con cui ho sempre amato giocare. Se devo essere più preciso, posso dirti che quando firmammo per Universal e vivevamo a Göteborg facevamo un party tutte le sere. Cominciavamo tipo il mercoledì sera e finivamo a letto il lunedì mattina.

Cosa significa per te l’integrità?
Veniamo dalla scena black metal quindi non è stato difficile rimanere aggrappati a certi lavori. Quando abbiamo iniziato l’aspetto più complesso è stato trovare delle dinamiche pop invece di inseguire i soliti riff alla Slayer o alla Morbid Angel. Non ho ancora ascoltato niente di più spaventoso di ‘Blessed Are The Sick’.

Ci sono delle band svedesi che ti sono piaciute particolarmente negli ultimi tempi?
Sono patetico a riguardo. Non ascolto nulla. Mi ricordo che un giorno, durante il tour con i Rammstein, venne nel camerino Tobias Forge. Mi salutò e gli dissi che non ricordavo chi fosse. E lui disse qualcosa del tipo: “Ehi, ci siamo conosciuti dieci anni fa. Adesso sono il frontman dei Ghost”.

(parole di Andreas “Whiplasher Bernadotte” Bergh)

 

Deathstars
From Svezia

Discography
Synthetic Generation 2004
Terminal Bliss 2006
Night Electric Night 2009
The Perfect Cult 2014
Everything Destroys You 2023