-Core
Prydain
USA
Pubblicato il 26/05/2023 da Lorenzo Becciani

Ciao Austin, dove ti trovi?
Sono a circa tenta miglia da Salt Lake City. Qui si sta bene, è un posto tranquillo.

Sei un fan degli Utah Jazz?
Lo ero in passato, ma adesso non li seguo molto.

Io invece sto soffrendo come un cane per i Boston Celtics, ma torniamo alle cose serie. Come si sono formati i Prydain?
Da tanti anni volevo suonare power metal basato su storie fantasy, ma non trovavo i musicisti adatti. Nella mia zona non ci sono tanti musicisti familiari con questo genere o comunque col talento necessario per potere spingersi ad un certo livello e di conseguenza ho cercato altrove. Grazie ad internet ed al passaparola sono riuscito ad entrare in contatto con varie persone ed il primo che si è unito alla band è stato Jonah Weingarten. Ho sempre adorato i Pyramaze quindi il suo coinvolgimento è stato naturale, anche perché cinque-sei anni fa avevamo già collaborato per un altro progetto. Con Bob Katsionis sono amico da diversi anni. I Firewind hanno suonato due volte nella mia zona e mi hanno veramente impressionato. Tutte le volte che mi sono approcciato a lui è stato molto gentile e quando ha accettato di far parte dei Prydain il processo ha subito una accelerazione importante. Intanto perché mi ha presentato Mike Livas. Trovare un cantante è stato fin dall’inizio il problema più grande. Già quando suonavo con i Sonic Prophecy ero interessato al genere ed avevo amici che condividevano con me tale passione, però anche nella stessa band c’erano dinamiche diverse. Poi è stato Bob ad introdurre i Prydain a Limb Schnoor ed infine si è anche occupato della produzione e del mixaggio.

La tua visione è stata chiara fin dall’inizio?
Sì, ho sempre voluto suonare questo tipo musica. La amo da sempre, ma amo anche cose diverse tipo synthwave, AOR, qualcosa di hard rock e power metal anni ‘80 e ‘90. Quindi c’è spazio per soluzioni più varie anche se alla fine rientriamo comunque nel fantasy power metal.

Vi considerate un supergruppo?
Solo gli altri tre membri sono famosi. L’idea è di essere una band vera e propria, di suonare a qualche festival e crescere nel tempo. Mi auguro che sia possibile anche se viviamo lontani e ognuno di noi ha i suoi impegni.

La title track e ‘Quest Of The Fallen’ sono le prime tracce che avete pubblicato. Sono queste due ad aver guidato l’intero processo? 
‘The Gates Of Aramore’ è in assoluto la prima traccia che ho scritto e che ha settato gli standard per tutto il resto del disco. Mi ha aiutato molto a fissare gli obiettivi. ‘Quest Of The Fallen’ è ispirata alla saga di Fred Saberhagen ed è stata scritta dopo, ma credo che riassuma bene quello che è il sound generale dell’album.

Quali sono le altre tracce chiave?
Secondo me ‘Ancient Whispers’ e ‘Kingdom Fury’ sono altri due ottimi esempi di cosa sappiamo fare. Per quest’ultima mi sono basato sulla copertina per completare i testi e ho cercato di riassumere un po’ tutto il concept dell’album.

É stato un processo complicato?
No, anche se abbiamo impiegato molto tempo a finire tutto. Adesso ho quattro figli e quindi ho potuto procedere al ritmo di circa un pezzo ogni due mesi. Dopo aver registrato un demo a casa, l’ho girato a Jonah che si è occupato delle sue parti e delle orchestrazioni. Bob infine ha assemblato il tutto. É stato davvero magico.

A livello di produzione vi siete ispirati a qualche album specifico?
Soprattutto agli album di Rhapsody, Hammerfall e Firewind, ma anche Pyramaze visto il contributo di Jonah. Poi ci sono dei gruppi symphonic power me no conosciuti che mi piacciono molto. Mi vengono in mente i finlandesi Twilightning, che sono stati prodotti da Timo Tolkki degli Stratovarius, oppure i tedeschi Galloglass.

Il contatto con Limb è arrivato tramite Bob?
Sì, e sono davvero onorato di poter lavorare con l’etichetta che ha lanciato i Rhapsody.

Vuoi spiegarci il tema principale dell’album?
Non c’è un concept unico, ma diverse storie che si sviluppano attraverso le canzoni. Il tema è abbastanza semplice. Il classico reame con un eroe che deve combattere per trovare la pace. ‘Sacred Ashes’ si ispira al videogame Dragon Age mentre ‘Blessed & Divine’ a  Dragonlance Chronicles.  

Sei anche appassionato di giochi da tavolo oltre che di videogiochi e libri fantasy?
Sì, sono un grande fan di HeroQuest e mi piace anche Twilight Imperium.

(parole di Austin Dixon)
 

Prydain
From USA

Discography
The Gates Of Aramore - 2023