Come è nata la band?
Quasi per caso. Con mio fratello Giorgio stavamo lavorando a delle canzoni e ci siamo resi conto che erano differenti dal tipico stile degli Even Flow. Abbiamo comunque deciso di non abbandonarle e ci siamo sentiti con Bob Katsionis per definire gli arrangiamenti e spingerli su un livello superiore.  Ci ha dato dei suggerimenti ed a quel punto sono iniziate le registrazioni dell’album. Una mattina mi sono alzato e ho trovato nella email un messaggio di Bob in cui mi diceva che avrebbe avuto senso dare vita ad una nuova band. Lo rispetto molto per quello che ha fatto con i Firewind e collaboriamo ormai da tanti anni. Credo che avesse voglia di formare una nuova band power metal ed il suo entusiasmo è stato contagioso.

E’ stato lui a farvi firmare con Limb Music?
Sì, ci ha proposto a Limb Schnorr e per noi è stata una scelta logica perché è un’etichetta rispettabile e con un grande passato.

Si è occupato anche della copertina?
Sì, per me ha un significato molto speciale. Significa credere nelle proprie forze e spingersi oltre i propri limiti per raggiungere obiettivi sempre diversi. Un po’ quello che ho cercato di fare nella musica.

Hai notato una progressione naturale tra ‘Fragments Of Wonder’ e ‘Beyond The Mirage’?
Questo è un album più articolato in tutti i suoi aspetti. Ci abbiamo lavorato parecchio proprio perché sapevamo che ci saremmo dovuti superare per fare meglio di ‘Fragments Of Wonder’. In quel caso eravamo ancora un progetto. Adesso possiamo affermare di essere una band.

Qual è il segreto perché è una canzone sia magica?
Deve funzionare con la chitarra acustica. Io compongo quasi esclusivamente in questo modo e se un pezzo non funziona con la chitarra acustica non ha senso continuare a lavorarci. Quando ho riflettuto su come avrebbe dovuto suonare ‘Beyond The Mirage’ ho pensato agli album con cui sono cresciuto ed a quanto erano potenti. L'obiettivo è stato pubblicare un album più potente e rendere ancora più distinguibile il nostro suono. 

E in tal senso quali sono le differenze maggiori con la musica degli Even Flow?
In questo caso i pezzi sono decisamente più diretti. Alcuni sono proprio speed metal, altri più prog e raffinati ma comunque diversi da quelli degli Even Flow che hanno uno stile particolare. Lo scorso anno è uscito l’EP ‘Mediterraneo’, che ha ottenuto un grande riscontro da parte della critica e dei fan che ci seguono fin dal primo album.

Qual è la traccia chiave del disco?
Sono affezionato a tutte le canzoni quindi per me è difficile scegliere, ma dovendo puntare su una traccia direi ‘Breaking The Chains’. Ha un grande coro e tra poco uscirà il video. Crediamo molto in questo singolo così come in ‘One Million Miles’, che ha anticipato la pubblicazione del disco.

A proposito di parti vocali, Marco Pastorino è arrivato nel progetto quando il disco era pronto?
Ho subito pensato a lui per le voci. Gli abbiamo inviato i pezzi quando erano pronti e ha svolto un lavoro incredibile. Non abbiamo potuto registrare nello stesso studio e mi è dispiaciuto perché mi sarebbe piaciuto vederlo all’opera. Spero di poterlo fare in qualche live nei prossimi mesi.

State organizzando il tour promozionale di ‘Beyond The Mirage’?
Per ora non abbiamo ancora fissato niente. Ci sono arrivate delle proposte ma erano abbastanza povere dal punto di vista economico e non coprivano i costi che sono saliti molto negli ultimi tempi. Non viviamo nello stesso posto e siamo tutti impegnati con altre band quindi non sarà semplice, ma l’intenzione è di suonare dal vivo.

(parole di Pietro Paolo Lunesu)