Ciao Luana, bella maglietta..
Eh sì, i Belphegor mi piacciono molto. Abbiamo suonato con loro in tour e ho preso questa che adoro.

Ti piacciono solo gli ultimi album o anche i lavori del passato?
Ho ascoltato soprattutto le loro ultime cose.

Quali sono i tuoi batteristi preferiti e c'è un batterista in particolare che ti ha guidato ad inizio carriera?
Il mio batterista preferito di sempre è stato Joey Jordison. Se suono la batteria è grazie a lui. Un altro batterista spettacolare è James Stewart, che ho visto sia nei Belphegor che nei Decapitated, ma pure Ali Richardson dei Bleed From Within è davvero bravo.

Qual è la canzone di questo nuovo album che mette in mostra al meglio il tuo stile?
Credo che sia ‘Stronghold’. É il mio pezzo preferito del disco e c’è un po’ di tutto all’interno. C’è tanto groove, ci sono i breakdown, ci sono i blast beat, delle parti tribali ed altre decisamente heavy. È il mio marchio di fabbrica.

Te lo chiedo perché, soprattutto in ambito death metal, è difficile per un batterista fare la differenza.
Hai ragione. Credo che si debba andare un po' fuori quelle che sono le regole del metal estremo, senza aver paura di sperimentare. Se c’è una parte che funziona è giusto aggiungerla anche se è più black o thrash o magari nasce da ascolti di altro tipo.

Questo secondo lavoro sembra più vario del primo.
Lo è sicuramente. Abbiamo iniziato a scriverlo subito poco dopo la pubblicazione di ‘Echoes Of The Soul’. Ci siamo presti giusto il tempo di memorizzare le tracce del debutto per eseguirle dal vivo e poi abbiamo cominciato a buttare giù idee. Vivendo tutte lontane tra loro, la modalità compositiva non è cambiata. Abbiamo un drive condiviso in rete dove carichiamo le nostre parti e aggiungiamo o togliamo pezzi di canzone finché non arriviamo alla stesura definitiva. Io cerco nella cartella dei riff e aggiungo delle parti di batteria che penso possano starci bene insieme e così andiamo avanti. Il processo non è cambiato, ma ci conosciamo meglio e di conseguenza tutto è stato più semplice. Ognuna di noi poi ha influenze differenti. C’è chi ama il death metal della Florida, chi preferisce quello svedese o chi, come la sottoscritta, ama le contaminazioni tra black e death.

Dalle tue parole sembra che le canzoni siano venute fuori in maniera molto naturale.
É così infatti. Io e Fernanda siamo fuori dalle Nervosa da un po’ di tempo ormai e la line-up si è stabilizzata con l’ingresso di Jéssica Falchi. Tutto ciò ci ha permesso di lavorare in maniera tranquilla, senza stress o condizionamenti.

Avete già suonato dei pezzi nuovi dal vivo. Com’è stata la reazione?
Suoniamo già da un po’. Abbiamo inserito in scaletta i singoli ‘Trial Of Traitors’ e ‘Lord Of Ruins’ e la reazione è stata fantastica. Anche se ci piace quello che facciamo, abbiamo ancora delle insicurezze e fa piacere sentire dei pareri positivi. Nel nuovo disco ci sono pezzi melodici ed altri veloci e brutali, quindi penso che possa incontrare vari gusti. Finora stiamo ricevendo solo commenti positivi per cui non potrebbe andare meglio. Ora abbiamo diverse date in Brasile fino a Dicembre, con una tappa in Messico a Novembre.

Mi piacerebbe tantissimo visitare il Brasile. Tra l’altro avete una scena incredibile, non solo i Sepultura..
Anche i Krisiun sono tanta roba. Le date con loro ed i Deicide sono state molto importanti per noi.

Invece che rapporto hai con l’Italia?
Ho delle radici italiane. I miei bisnonni erano di Treviso, però ho visitato solo Venezia. É stato molto bello ma strano con gli stivali nell’acqua e tutti quei turisti.

Ritieni che essere un gruppo di quattro ragazze sia più un vantaggio o uno svantaggio di questi tempi?
Un po’ entrambe le cose. Se sei una donna attiri l’attenzione, ma spesso lo fai nel modo sbagliato. Nei commenti dei nostri video spesso leggo che dovremmo sorridere di più o vestirci in un altro modo ed è assurdo perché nessuno verrebbe a dire ai Cannibal Corpse di indossare dei pantaloni diversi. Non ci interessa passare per attraenti e quindi indossiamo abiti normali.

(parole di Luana Dametto)