-Core
Kuadra
Italia
Pubblicato il 29/11/2023 da Lorenzo Becciani

Ti faccio i complimenti per ‘Disco Duro’ ma sinceramente non mi aspettavo niente di meno. Anzi, a dirla tutta, mi sorprende che siate arrivati solo adesso a firmare per un’etichetta straniera.
Ti ringrazio. Sicuramente siamo un’entità particolare in Italia, ma questo come ben sai può essere un’arma a doppio taglio. Vai avanti per la tua strada e puoi pagarne le conseguenze. Noi però siamo contenti di tutto quello che abbiamo fatto finora e firmare per Icons Creating Evil Art è stata una grande opportunità, nata un po’ per caso. L’EP era pronto e come al solito lo stavamo girando ad un po’ di etichette per vedere di trovare qualcuno che lo pubblicasse e magari finanziasse un po’ il progetto. L’ho fatto ascoltare pure a Aldo Axha che è A&R dell’etichetta svedese e vive a Vigevano come me. Mi ha subito detto che era una bomba che i ragazzi di Icons Creating Evil Art avrebbero apprezzato la nostra attitudine. Così è arrivata la loro proposta e poco dopo abbiamo noleggiato un furgone e siamo andati a Stoccolma. Abbiamo portato tutta la nostra strumentazione e nella loro sede, che è un bellissimo ex cinema, abbiamo registrato i video dei tre singoli.

Avete girato con Johan Lundsten, in passato collaboratore di Deathstars, Satan Takes A Holiday e Adna..
Sì, esattamente. É un videomaker bravissimo. Siamo stati lì una settimana e l’etichetta ha finanziato tutto. Ha saputo trasportare a livello visivo la nostra violenza e reso giustizia a suoni e testi. A quel punto abbiamo festeggiato il contratto e siamo tornati a casa.

Che impressione vi hanno fatto?
Fanno davvero paura. Il loro approccio è più etico. Hanno avuto la fortuna di esplodere con un disco svedese e con quei soldi hanno finanziato progetti che ritenevano interessanti. Hanno anche interesse ad entrare nel mercato italiano.

Nel caso l’accordo proseguisse pensate di scrivere qualche pezzo in inglese per potere sfruttare questa esposizione all’estero?
Non credo. Personalmente mi risulta difficile. Ho bisogno di essere comprensibile a livello culturale. Siamo molto critici nei confronti della società italiana, della nostra politica e della realtà che ci circonda. 

Ci sono dei libri che ti hanno ispirato a livello lirico? 
‘Santino’ è stata ispirata da un libro molto bello che si chiama ‘Homo Deus’. Lo ha scritto Yuval Noah Harari, un filosofo e saggista israeliano. Parla della storia dell’umanità e della sua evoluzione, da diverse prospettive. Si domanda quale possa essere la direzione della civiltà umana e immagina l’immortalità e la pace assoluta. Nel libro c’è un aneddoto di una scimmia detenuta, come piace dire a me, in uno zoo svedese quindi è anche una bella coincidenza. Noi scagliamo pietre come quella scimmia.

Qual è il vostro fetish preferito oltre a ‘Gloryhole’?
Bella domanda. Direi i piedi..  

Tante band usano titoli ironici durante il processo ma poi li cambiano una volta che l’album è pronto. Voi invece non avete problemi ad utilizzarli, nonostante i testi siano molto seri.. 
Facciamo un po’ di satira politica. Ci prendiamo gioco della gente usando le parole. Un po’ come George Bush che incitava all’esportazione quando in realtà lanciava una guerra. ‘Haldofilter’ invece è un modo di sottolineare il fatto che nell’era digitale si debba sempre più fare attenzione a quello che si scrive. Il rischio è di essere bannati o giudicati e così vediamo sempre più di frequente censure o distorsioni delle parole.

In fase di presentazione siete stati descritti come dark rap. 
Beh, non si parla certo del dark degli anni ‘80. L’aggettivo vuole descrivere soprattutto le atmosfere. C’è un altro libro che ti consiglio, che si chiama ‘Nuova Era Oscura’ e parla della nuova era digitale. Anche noi parliamo di oscurità, ma col rap.

Cosa è successo prima di ‘Disco Duro’?
Il nostro primo disco risale al 2010. In precedenza rappavo in un’altra band, ho conosciuto l’ex-batterista e Zavo, l’attuale chitarrista e così ci siamo fusi. Dopo il primo disco siamo andati avanti cercando di portare avanti una ricerca personale. Ho anche abbandonato un po’ il rap per un certo periodo, provando a cantare. Nel frattempo abbiamo ampliato i nostri orizzonti sonori, io per esempio ho cominciato ad ascoltare post rock e post metal, e soprattutto abbiamo incontrato Giulio Ragno Favero. Ci siamo trovati sulla medesima lunghezza d’onda ed è nata una vera esplosione sonora. ‘Cosa Ti E’ Successo’ è ancora il nostro migliore disco. Sicuramente il più consapevole. C’è dentro tanto rock e abbiamo giocato con l’autotune. Ne stavano parlando tutti bene ma purtroppo, per un motivo o l’altro, non siamo riusciti a raggiungere il pubblico. Avevamo un’estate piena di belle date e sono saltate tutte.

A livello di rap qual è la tua più grande influenza?
Attualmente Kendrick Lamar. Lo trovo grandioso. Guardando al passato senza dubbio Zack De La Rocha, i dischi dei Beastie Boys, ma anche Tupac Shakur, Busta Rymes e Notorious Big. 

In Italia ti piace qualcuno?
Sono rimasto impressionato dai P-38 che purtroppo sono stati perseguitati per alcuni dei loro testi. Sono un fiume in piena e trattano tematiche con un linguaggio estremo. Hanno pagato caro la libertà di parola. Posso annunciarti che uscirà presto una nuova versione di ‘Santino’ con la collaborazione con Astore. Sarà una mina.

Che rapporto avete con l’elettronica? 
Le basi in pre-produzione erano solo elettroniche. Poi ci abbiamo aggiunto dei bassi e ci siamo fatti prendere la mano con chitarra e batteria. Tra l’altro nello studio di Lari dove abbiamo registrato c’è una stanza piena zeppa di synth con cui abbiamo sperimentato tantissimo in quei giorni.  

A questo punto devi scegliere tra questi tre dischi: ‘Damn’ di Kendrick Lamar, ‘In My Mind’ di Pharrell Williams e ‘Licensed To Ill’ dei Beastie Boys.
Non ho dubbi. Dico ‘Damn’ di Kendrick Lamar. Tra l’altro sono andato a vederlo a Manchester durante quel tour e quindi ho un legame anche personale con quel disco.

(parole di Yuri La Cava)

 

Kuadra
From Italia

Discography
Kuadra (2010)
Il Bene Viene Per Nuocere (2013)
Non Avrai Altro Dio All'Infuori di Te (2016)
Cosa Ti E' Successo (2019)
Discoduro (2023)