Ciao Roland, come stai?
Molto bene grazie. Ho appena finito di aiutare mio figlio con i compiti. Ha quattordici anni e mi tocca riprendere certe nozioni di matematica di cui non ricordo più niente.
Come si vive attualmente a Stoccolma?
É un periodo un po’ strano perché i prezzi degli affitti sono di nuovo scesi a causa dell’aumento dei tassi di interesse e del costo della vita in genere. Quindi è più facile trovare casa ma tutto il resto è aumentato. In questo periodo la corona svedese non ha grande potere e importare dall’estero sta diventando molto problematico. Non credo che i prossimi anni saranno buoni.
Come sono nati i Remedy?
Per anni ho suonato per gli altri. Sono stato in tour, ho lavorato per alcuni musical e portato avanti gli One Desire. Non ho mai avuto tempo di fare qualcosa di mio, poi di colpo è arrivata la pandemia e nel giro di una settimana ho perso tutti i miei lavori. Così ho cercato di omaggiare la musica che mi aveva spinto a suonare la chitarra quando avevo dodici-tredici anni. Dopo un paio di mesi in cui non ho nemmeno preso in mano la chitarra, ho chiamato alcuni miei amici e ho deciso che era il momento giusto per lanciare una nuova band di rock melodico con agganci ai favolosi dischi di Europe, Def Leppard, Bon Jovi e Rainbow.
Come hai coinvolto gli altri musicisti?
Robert van Der Zwan e Jonas Oijvall li conosco da più di vent’anni. Sono grandi amici e non ho avuto dubbi sul coinvolgerli fin dal primo momento. Robert ha avuto un periodo difficile a causa di una brutta malattia quindi averlo sul disco ha ancora più significato. Quando ho fondato i Remedy ho pensato subito al tour e di conseguenza di circondarmi di persone con cui stare bene assieme. Comporre musica non è mai stato un problema per me, ma in questo caso ho dovuto farlo pensando a scrivere canzoni che suonassero come un gruppo organico. ‘Thunder In The Dark’ per esempio è nata dopo essere stato in tour con Georg Harnsten Egg (Dynazty) e Andreas Passmark (Royal Hunt, W.E.T.). L’influenza è chiaramente Survivor e Foreigner. Il video è stato girato da Benjamin Löfquist & Carl Stenlöv e prende ispirazione da Cobra Kai, una serie televisiva che ha ripreso il mito di Karate Kid catturando l’interesse di tanti giovani.
Vuoi parlarci di tutti gli ospiti del disco?
Le canzoni sono state scritte assieme a Sören Kronqvist, un altro amico con cui collaboro da tanto tempo. Io sono più orientato sul passato mentre lui lavora con tanti giovani artisti ed è senza dubbio più aggiornato di me su quello che accade nella scena moderna. ‘Living On The Edge’ è stato il primo brano che abbiamo completato assieme ed è grazie a quel demo se siamo entrati in contatto con l’etichetta. Lars Säfsund l’ho coinvolto in una fase successiva e ha dato una grande mano a Robert in studio. Per il mixaggio ho pensato a Erik Martensson, perché adoro i dischi degli Eclipse ed in generale il suono che riesce ad ottenere in studio.
Quando ho ascoltato il disco ho immediatamente pensato al debutto degli Swedish Erotica, al terzo album dei Lions, ai Danger Danger. Tutti dischi del passato ma che erano avanti rispetto alla concorrenza. Anche ‘Something That Your Eyes Won't See’ poggia su valori antichi ma può vantare una produzione moderna e vincente.
Ti ringrazio di cuore. È stato il mio obiettivo fin dal principio. Erik è fenomenale in questo e non avrei potuto chiedere di meglio. Gli Eclipse sono una delle migliori band in circolazione assieme agli H.E.A.T. ed è importante che ci sia questa alternativa hard rock alla cultura mainstream.
Parliamo adesso di ‘Sin For Me’.
É il nostro nuovo singolo e sono veramente orgoglioso del pezzo. Rappresenta un ulteriore step per la band e un’evoluzione dei brani contenuti su ‘Something That Your Eyes Won’t See’. A primavera vi faremo ascoltare il nuovo lavoro e siamo eccitati all’idea di come verrà accolto.
State ottenendo un successo notevole in patria e anche le recensioni all’estero sono ottime. Quando potremo vedervi in tour da queste parti?
Mi auguro il prima possibile. Stiamo lavorando al nuovo album e cercando di organizzare qualche data perché non vogliamo essere un progetto da studio. La line-up si è recentemente aggiornata con l’ingresso di Jonas Dicklo e Fredrik Karlberg e nelle nostre intenzioni c’è un tour nel Sud dell’Europa, dopo diverse date in Scandinavia. Scrivo musica perché amo farlo e spero di potere trasmettere vibrazioni positive a tanti appassionati di hard & heavy. Per me i soldi non contano niente.
(parole di Roland Forsman)