Perchè vi piace così tanto il concept dei pirati?
C’è più dei vestiti da pirati che indossiamo. C’è un significato, ci sono dei messaggi, e direi anche una grande metafora che utilizziamo per raggiungere il nostro pubblico in modo più profondo e efficace. Il mondo di oggi non è facile per nessuno. Ognuno di noi ha bisogno di distrazioni e di una via di fuga. Abbiamo tutti necessità di storie che ci stacchino dalla realtà e ci facciano sognare. I pirati sono spiriti liberi, gente che ha scelto di vivere con le proprie regole e di decidere il proprio destino. Questo è il motivo per cui abbiamo scelto di questo concept e se ci pensi è qualcosa che è stato sempre utilizzato nella storia. Quando sei piccolo ed i tuoi genitori ti raccontano una storia prima di andare a dormire, quella storia rimarrà dentro di te per sempre. Il messaggio ti accompagnerà per tutta la vita. Quando vai al cinema o leggi un libro, puoi finalmente tirare un sospiro e sognare per un certo lasso di tempo. Questo è il nostro obiettivo con la musica. Vogliamo che la gente dimentichi i propri problemi e salti a bordo, almeno per la durata dell’album o di un nostro show.
Siete appassionati anche di film e giochi da tavolo sui pirati?
Per quanto concerne i film, assolutamente sì. Siamo fan della saga di Pirati dei Caraibi e della serie televisiva Black Sails. Ma leggiamo anche libri e giochiamo con videogames come Monkey Island o Skull and Bones.
Sogni spesso? Siete guidati dai sogni nella vostra arte?
É divertente che me lo chiedi, perché io sogno tantissimo ma dimentico praticamente tutto. Ricordo solo qualche piccola parte di sogno, magari perché è più intenso di altri, ma la maggior parte dei sogni svanisce nella mia testa. Nel mio caso quindi non c’è connessione tra ciò che sogno e la mia arte e, visto che attualmente sono il songwriter principale della band, posso rispondere per tutti.
Qual era la visione dietro ‘Pirates’ e ‘Pirates II’? Avete raggiunto obiettivi diversi con questo secondo capitolo?
‘Pirates II’ è la naturale evoluzione di ‘Pirates’. Siamo ripartiti da dove avevamo lasciato col songwriting nel 2022. Di bello c’è che anche mischiando le due tracklist degli album ottieni sempre tanta varietà, elementi differenti e soprattutto grandi canzoni. Niente di ‘Pirates’ è stato ripetuto in ‘Pirates II’. Non ci sono pezzi come ‘Armada’ o ‘Tonight I’m Alive’ in ‘Pirates’ così come non ci sono ‘Legions Of The Seas Part II’ o ‘In My World Part II’ su ‘Pirates II’ e abbiamo ancora tanto da dire. Allo stesso tempo il nuovo capitolo è più oscuro. Qualcuno dirà che siamo diventati più heavy metal con più riff, chitarre e parti di batteria potenti. Ma ci sono anche linee vocali intense ed un’atmosfera generale più dark.
Dove avete registrato la scaletta? É stato un processo complicato?
Le registrazioni si sono svolte in diversi studi. Le voci sono state registrate a Norimberga, nello studio di ‘Pirates’. Le parti di batteria sono state registrate in Danimarca, nello studio di Jacob Hansen, e quelle di chitarra prima nei nostri studi personali e poi sono state re-amplificate sempre nello studio di Jacob Hansen. Strumentazione etnica e orchestrazioni sono state curate dai rispettivi musicisti. Il processo non è stato affatto complicato. É una formula che abbiamo seguito pure in passato. Tutto è seguito dal nostro produttore, Felix Heldt, che ci guida e assiste durante le registrazioni.
Qual è stato il momento più eccitante delle sessioni?
Quando le orchestrazioni finali arrivano è sempre eccitante. Se n’è occupato Lukas Knoebl e ha trasformato le parti scritte da me e Felix in qualcosa di professionale e magico. Proprio come un direttore d’orchestra arrangerebbe una canzone. Tutte le volte che le ascoltiamo, abbiamo i brividi..
Cosa volevate cambiare in termini di produzione?
Fortunatamente, la risposta a questa domanda è “nulla”. Fin dai primi arrangiamenti il lavoro del team è stato meraviglioso e siamo soddisfatti in pieno del risultato. Una cosa rara, perché se penso a tutti i dischi che ho fatto in passato, spesso avrei voluto cambiare degli aspetti. Se ascolto ‘Pirates’ e ‘Pirates II’ invece non trovo niente da cambiare.
Prova a recensire ‘Armada’ e ‘Monsters’ per i nostri lettori..
‘Armada’ è un canto di unione, di auto-consapevolezza, di orgoglio e collettività. Vogliamo che coloro che si uniscono al nostro universo, una volta saliti a bordo ottengano la sicurezza che potrebbe mancare loro nella vita di tutti i giorni ed entrino in una realtà diversa nella quale, con abiti da pirata, possano sognare insieme a noi. ‘Armada’ è l'inno musicale di tutto questo. ‘Monsters ha un significato profondo. A volte i nemici non sono quelli fisici che dobbiamo combattere ogni giorno, né le lotte della nostra vita che dobbiamo affrontare. A volte i nemici sono i "mostri" dentro di noi. Le nostre incertezze, i nostri dubbi o, ancora di più, le nostre paure.
Dove si trova ‘The Land Of The Free’?
È al cento per cento dentro di noi. Siamo noi a guidare il nostro destino. Siamo noi che decidiamo per noi stessi. Potrebbe sembrare "facile" da dire, anche se è probabilmente una delle cose più difficili da gestire nella vita, ma siamo gli unici che possono creare la nostra felicità. La felicità sta nel modo in cui affrontiamo il mondo, nel modo in cui affrontiamo successi e fallimenti, nel modo in cui ci relazioniamo col prossimo. La libertà è ciò che ne consegue. Essere liberi significa avere il controllo di chi siamo e di cosa facciamo e questo è nel profondo di noi stessi.
Possiamo affermare che tracce come ‘The Dead of The Sea’ e ‘Where the Sky And Ocean Blend’ mostrano il lato più progressive della band?
Progressive è un termine grosso. Prog metal e prog rock non riguardano solo le strutture delle canzoni o la loro lunghezza. Cambi di tempo, figure ritmiche insolite, cambi di tonalità, libertà nello stile e negli arrangiamenti sono elementi chiave di una canzone prog. Queste due canzoni sono più estese, ma sono anche piuttosto semplici quando si tratta degli elementi sopra menzionati. Di sicuro le strutture non sono le tipiche strutture "strofa - ritornello - strofa - ritornello - assolo - ritornello", poiché ci sono molti più elementi e più libertà in termini di espressione, ma rimangono comunque canzoni semplici, dirette nella loro presentazione e all'interno dello stile symphonic metal. Personalmente non le considererei canzoni "progressive", solo canzoni che sono "più ricche nel paesaggio sonoro".
Come nascono le canzoni?
È una domanda piuttosto difficile a cui rispondere. Immagino che il modo più semplice per spiegarlo sia chiederti di immaginare una specie di "radio" che suona musica nella tua mente. Non è sempre con me, ma la maggior parte delle volte quando mi rilasso, quando mi concentro o quando riesco a liberare la mente dal ritmo frenetico della vita di tutti i giorni, sento melodie e ritmi. Il mio "lavoro" come compositore è ascoltare queste melodie, catturarle, metterle giù con i miei strumenti, farle evolvere e arrangiarle. Mi rendo conto che potrebbe essere un processo piuttosto strano da capire, ma è così che funziona, ed è così che sono state scritte tutte le canzoni di ‘Pirates II - Armada’.
Il successo degli ultimi anni vi ha reso più risoluti in ciò che fate?
Devo dire che a questo livello, prendo solo il meglio. Ogni nuovo fan, ogni nuova persona che assiste a uno dei nostri spettacoli, ogni nuovo "marinaio" che acquista un biglietto per i nostri concerti o ottiene una copia dei nostri album, ogni nuovo spettatore su YouTube è un regalo. Questo è il mio sogno da quando ero adolescente. Tuttavia, quello che faccio è genuino, spontaneo e istintivo. Non posso dire di essere influenzato o che mi abbia reso più risoluto in quello che faccio. Credo che la crescita personale derivi dal nostro modo di analizzare e riflettere su quello che abbiamo fatto.
Cosa ritieni che i Visions Of Atlantis abbiano in più rispetto a tutte le altre band del movimento symphonic metal?
I sogni. I Visions Of Atlantis offrono a ogni singolo ascoltatore la possibilità di tuffarsi in una realtà diversa, per un'ora quando ascolti il disco, un paio quando vieni ai nostri concerti, e di dimenticare chi sei, dove sei, cosa stai facendo e tutti i tuoi problemi. Offriamo la possibilità ai nostri fan di essere veramente liberi per un breve periodo, e di godersi la nostra musica, ascoltare i testi e, mi auguro, trarne qualcosa per crescere. Se guardiamo invece al livello musicale, anche se è vero che il movimento symphonic metal è affollato, è anche vero che molte band si stanno allontanando dallo stile a causa della loro naturale evoluzione. Ciò a cui miriamo è portare freschezza al genere, senza allontanarci dalle sue radici. Siamo grandi fan degli inni del symphonic metal degli anni 2000, ma siamo anche consapevoli che viviamo nel 2024 e la musica si è evoluta. La nostra sfida quotidiana è far evolvere il genere senza fargli perdere le caratteristiche che amiamo. Spetta agli ascoltatori dire se ci stiamo riuscendo o meno.
(parole di Michele Guaitoli)