-Core
Amorphis
Finlandia
Pubblicato il 23/07/2024 da Lorenzo Becciani

Prima di tutto ti rinnovo i complimenti per il tuo progetto solista. Non che gli altri progetti solisti che hanno riguardato di recente i membri degli Amorphis non siano altrettanto interessanti, ma il disco di BJØRKØ è senza dubbio il più spontaneo e vario di tutti. 
Ti ringrazio. Spero di poterlo portare dal vivo un giorno, ma è complicato.

Gli impegni con gli Amorphis sono fitti immagino.
Sì, sarà un’estate impegnativa. Siamo reduci da un bellissimo concerto a Laukaa, stasera suoneremo al Luppolo e poi a Turku. Il tour europeo finirà il 25 agosto in Portogallo e poi ripartiremo subito per Stati Uniti e Canada. Tra un concerto e l’altro ci prenderemo anche del tempo per completare il nuovo album che mixeremo appena tornati dal tour americano.

Sarete con i Dark Tranquillity giusto?
Sì, ci conosciamo da tanto tempo e sarà bello suonare ancora insieme.

Secondo me il tributo più grande a ‘Tales From The Thousand Lakes’ rimane ‘Magic & Mayhem’, perché le versioni aggiornate di quelle canzoni restano incredibili. Di sicuro però ‘Live at Tavastia’ è un altro grande omaggio. Il fatto è che ‘Tales From The Thousand Lakes’ rimane “l’album degli Amorphis”. Ha fatto davvero la storia e quindi ti chiedo cosa provate a riascoltare ancora quel disco ed a suonare dal vivo quei pezzi mitici?
É tutto molto naturale. Quelle canzoni non hanno mai abbandonato veramente le nostre setlist ed i ricordi delle sessioni di registrazione tornano vivi tutte le volte. Sono passati trent’anni, è cambiato qualche membro della band, ma la sensazione è la stessa.  Quando le abbiamo registrate di nuovo per ‘Magic & Mayhem’ non era nostra intenzione modificarle. Ci è semplicemente sembrato giusto registrarle come le stavamo eseguendo all’epoca, con Tomi alla voce e Santeri alle tastiere.

Com’era la vostra vita quando registraste ‘Tales From The Thousand Lakes’?
Molto diversa da quella di oggi. Vivevamo in un paio di appartamenti miserabili a Helsinki. Non avevamo soldi ed eravamo dei grandi bevitori. Passavamo le serate a provare oppure nei bar del centro.

Alla fine eri il membro più esperto, considerata la tua esperienza negli Abhorrence. 
Sì, è vero ma era comunque tutto abbastanza nuovo per noi. Avevamo registrato un paio di demo e l’EP ‘Privilege Of Evil’ ai TTT-Studios di Timo Tolkki degli Stratovarius. Erano tra gli studi più professionali in quel momento, ma sia per ‘The Karelian Isthmus’ che per ‘Tales From The Thousand Lake’ preferimmo andare ai Sunlight Studios di Stoccolma. A Timo piaceva la nostra musica ma aveva in mente un suono di chitarra più pulito. Noi invece avevamo chiesto all’etichetta di farci registrare ai Morrisound Studios perché volevamo il suono dei Morbid Angel o di altre band di quell’area. Alla fine i Sunlight furono la soluzione più economica e adatta a tutte le esigenze.

Quanto tempo impiegaste a registrare?
Con il mixaggio circa dieci giorni. È stato abbastanza veloce e intenso. Facevamo avanti e indietro perché era più economico che dormire a Stoccolma e fu proprio sul traghetto tra Stoccolma e Helsinki che a Esa venne in mente di prendere ispirazione dal Kalevala per le liriche.

È vero che il video di ‘Into Hiding’ non uscì perché era terribile?
Sì, ce ne vergognavamo. Chiedemmo a Relapse di non farlo uscire e ci accontentarono. Non ci piaceva nemmeno quello di ‘Black Winter Day’ ma era accettabile.

Com’era il rapporto con l’etichetta all’epoca?
Abbiamo avuto tanti problemi. Relapse era un’etichetta piccola e il contratto che ci fecero firmare era orrendo. In pratica non c’erano soldi per noi. Provammo a cambiarlo più volte e pensammo pure di cambiare nome per staccarci da quei pezzi di carta. Il loro lavoro in termini di promozione fu però encomiabile ed è anche grazie ad esso se il disco ha avuto così tanto successo. Fu una sorpresa anche per noi perché all’epoca avere delle parti vocali pulite e delle tastiere su un disco death metal non era certo comune.

Perché avete scelto il Tavastia per registrare il live?
É un posto a cui siamo molto legati. All’inizio degli anni ‘90 ci suonammo per la prima volta, di spalla ai Monster Magnet, e da quel momento ci abbiamo suonato una trentina di volte.

Io vi ho visto due volte al Tavastia. A Helsinki un’altra volta al Nosturi, per un ultimo dell’anno che non scorderò facilmente, e due volte all’Ankkarock Festival, di cui una incredibile nel primo pomeriggio sotto una vera e propria tempesta d’acqua!
Ricordo quello show! Erano bei tempi!

Il Tavastia è comunque un luogo chiave della scena rock e metal finlandese. Adesso tanti locali e bar del centro hanno chiuso e la scena sembra più piccola. Vi riconoscete sempre nella scena oppure vi considerate semplicemente una band internazionale che suona in tutto il mondo?
Abbiamo ancora tanti amici nella scena e, soprattutto d’estate, è bello ritrovarsi nei festival e trascorrere del tempo insieme. Però posso dirti che abbiamo sempre cercato di percorrere la nostra strada senza copiare nessuno.

Mi ricordo con precisione i vostri concerti negli anni ‘90. Quanto si è evoluto il vostro show nell’ultimo periodo?
Sicuramente siamo più professionali e tecnici. Adesso abbiamo una grande crew che lavora per noi, si occupa del soundcheck e fa in modo che sia tutto perfetto. Possiamo concentrarci solo sulla performance e questo è di grande aiuto. Negli anni ‘90 capitava più spesso di avere bevuto un po’ troppo e certi posti erano abbastanza pericolosi.

Cosa dobbiamo attenderci dal disco nuovo?
Ancora non l’ho ascoltato nella sua interezza. Dal punto di vista della produzione cambierà qualcosa perché, dopo tre album, abbiamo deciso di non lavorare più con Jens Bogren. Non posso ancora dirti chi sarà il nuovo produttore, ma si saprà presto.

(parole di Tomi Koivusaari)

Amorphis
From Finlandia

Discography
1992 The Karelian Isthmus
1994 Tales From The Thousand Lakes
1996 Elegy
1999 Tuonela
2001 Am Universum
2004 Far From The Sun
2006 Eclipse
2007 Silent Waters
2009 Skyforger
2011 The Beginning Of Times
2013 Circle
2015 Under The Red Cloud
2018 Queen Of Time
2022 Halo