-Core
Crimson Veil
UK
Pubblicato il 13/09/2024 da Lorenzo Becciani

Come state ragazzi? Sono sicuro che siate felici di promuovere quest’album anche perché c’è tantissimo di cui parlare. Mi piacerebbe partire dalla componente estetica, che è fortissima. Nasce prima o dopo la musica?
La musica nasce per prima, ma c’è quasi sempre un concept dietro ad una canzone quindi costruiamo anche l’estetica attorno alle prime idee come un riff che ci impressiona oppure una progressione di accordi che pensiamo possa funzionare.

Qual è il tema principale dietro a ‘Hex’?
Dipende da ciascuna canzone, anche se poi stanno bene insieme. Ognuna però ha il suo significato. Per un certo periodo ero ossessionata dai numeri e in ‘Hex’ ci sono sicuramente tanti simboli numerici, legati a diversi cambi di tempo. Sono nove canzoni per essere precisi. Insomma, c’è tanta numerologia dietro al disco. Così come demonologia e alcuni libri che studiavo all’epoca e che hanno catturato la mia attenzione.

Quando avete cominciato a comporre l’album? È stato un processo rilassato?
Abbiamo iniziato durante la pandemia. Nell’estate del 2020 ho fatto ascoltare ad Anna la prima canzone. Non c’è stata tensione. Ci siamo presi il tempo necessario per scrivere il materiale. La creatività è nata in maniera naturale e poi ci siamo impegnati a complicare ogni canzone con poliritmiche, parti in violoncello, ecc.. Alla fine ciascun pezzo è diventato una sorta di mostro. ‘Illuminate’ è nata al pianoforte e si distingue da tutte le altre tracce del disco per questo. 

Com’è mutata la visione in questi quattro anni?
L’idea iniziale era di pubblicare una canzone alla volta col corrispettivo video. Ai tempi non ci chiamavamo ancora Crimson Veil.  Quando eravamo con tre pezzi pronti, è arrivato l’interesse dell’etichetta e del management. A qual punto abbiamo cominciato a pensare di pubblicare un album vero e proprio. Ci abbiamo messo tanto perché ogni canzone ci ha aperto prospettive differenti. Stiamo comunque già lavorando al prossimo disco e non credo impiegheremo così tanto tempo stavolta.

Quanto sono importanti le linee vocali nel processo compositivo?
Sono molto importanti. Cerco di combinare la voce con la materia strumentale, non ponendomi alcun limite. Quindi a volte puo’ essere una parte in growl, molto death metal e brutale, ed altre volte qualcosa di appena sussurrato, melodico o sinfonico. Per le parti pulite ho preso ispirazione soprattutto dagli Igorr. Il loro album ‘Savage Sinusold’ è qualcosa di incredibile. Suona ferale e genuino, ma le clean vocals sono potentissime. Tra i growler invece adoro Mikael Åkerfeldt degli Opeth e Randy Blythe dei Lamb Of God. La loro tecnica è incredibile. In passato abbiamo collaborato con John Fryer e Paul Reeve. Il primo ha prodotto ‘Pretty Hate Machine’ dei Nine Inch Nails e il secondo ha lavorato con i Muse. Adesso che il nostro sound è più metal, abbiamo collaborato con altre persone ma anche loro hanno contribuito molto alla stesura delle parti vocali. Nell’ultimo periodo abbiamo lavorato con Evan Rodaniche, chitarrista dei Cage9, che è davvero bravissimo nel manipolare la materia metal con sound differenti. Lo conosciamo da tempo e sa comunicare con noi.

Qual è il migliore consiglio che avete ricevuto in carriera?
Di arrivare puntuali nei locali per gli show e non essere antipatici. I nostri show si stanno evolvendo parecchio. Sono degli strani rituali.

Non vedo l’ora di ascoltare le canzoni di ‘Hex’ dal vivo..
Sono in continuo cambiamento. Stiamo cercando di dare a violoncello, violino e arpa il giusto spazio. Vogliamo comprarci anche un’auto elettrica..

Quanto sono importanti il look e l’immagine?
Siamo tre donne nella band e l’estetica in generale conta molto per noi. Vivo ogni aspetto dello show come un rituale. Il trucco, i vestiti, il soundcheck, ecc.. E’ cambiato molto da quando ci chiamavamo  Birdeatsbaby, ma ricordo uno show speciale al Pressure Point di Brighton. Da quel momento ho cominciato a prendere tutto più sul serio. 
 

Crimson Veil
From UK

Discography
Hex - 2024