Quando avete cominciato a comporre il nuovo materiale?
Più o meno a gennaio. Il primo singolo ‘Not Sorry’ è uscito l’anno scorso, ma il resto dell’album è stato completato non appena siamo tornati dal 70000 Tons Of Metal Cruise. Per quell’occasione abbiamo finito ‘Jackhammer’, per la quale abbiamo girato il video proprio a Miami. Le altre canzoni sono state scritte tra marzo e aprile e le registrazioni si sono svolte a partire da maggio per circa tre settimane.
Il processo è stato stressante o rilassato?
Sicuramente ci ha messo a dura prova, ma in fin dei conti è stato rilassato perché abbiamo dovuto prendere decisioni veloci. Abbiamo seguito molto l’istinto e l’ispirazione, cercando di immortalare il momento.
Cosa volevate cambiare o migliorare rispetto a ‘Pokerface’?
Volevamo che il nuovo album suonasse più metal. Quando abbiamo portato in giro le canzoni di ‘Pokerface’, ci siamo resi conto che i momenti migliori erano quelli più aggressivi e metal. Fin da subito il pubblico ha dimostrato di amarli, ma erano troppo brevi. Così stavolta abbiamo pestato di più.
Ritenete che ‘Rodeo’ sia migliore semplicemente perché siete diventati dei migliori musicisti e compositori oppure perché suonando dal vivo avete compreso meglio quello che è meglio per i vostri album?
Credo sia soprattutto per il primo motivo. Componiamo tutti insieme e ci identifichiamo al mille per mille con questo materiale.
Com’è stata l’esperienza al 70000 Tons Of Metal?
Fantastica! Abbiamo avuto la conferma di partecipare poche settimane prima dell’evento e di conseguenza è stato tutto un crescendo di emozioni. È stato eccitante suonare in un contesto del genere e ci siamo trovati benissimo a Miami. Le persone sono molto aperte di mente e quando prendevamo un Uber rimanevano colpiti del fatto che fossimo una metal band tedesca e subito cercavano i nostri brani su Spotify. Ci siamo portati dietro una videocamera e abbiamo girato il video di ‘Jackhammer’ in spiaggia, per le strade della città e sulla crociera. È stato uno spasso.
In certe scene sei molto sexy. É stato complicato girarle?
No, assolutamente. Mi sono divertita ed ogni scena è nata nel modo più naturale e spontaneo possibile.
Quanto sono importanti il look e l’immagine per la band?
Direi molto importanti. Abbiamo deciso di collaborare con Red Alert e così è nato il video di ‘Break The Silence’, girato in una zona disabitata di Colonia. A quel punto abbiamo pensato che fosse una buona idea vestirci tutti di rosso. Anche i miei dread sono rossi e ci rende unici perché nel metal quasi tutti vestono di nero. A volte ci prendiamo qualche libertà, ma in generale siamo sempre vestiti di rosso e per il momento continueremo così. In futuro magari cambieremo colore.
Quali erano i vostri obiettivi in termini di produzione?
Abbiamo ascoltato molto gli ultimi dischi di Falling In Reverse, I Prevail, Korn e Papa Roach. Volevamo che il suono di batteria fosse molto naturale e organico e che nel complesso il disco suonasse moderno ma non finto.
Qual è la traccia che più vi identifica al momento?
Per me la title track. È selvaggia, piena di energia ma anche melodica.
Mi aspetto una cover di ‘Prince Of The Rodeo’ dei Turbonegro a breve.
Ok, andiamo subito a sentirla!
Di cosa parlano i vostri testi?
Cerchiamo di trasmettere messaggi positivi. Credo che ci sia troppa negatività nel mondo di oggi e sia importante vedere il lato buono delle cose che ci succedono.
Credete che, almeno per il momento, il fatto che la vostra musica non sia facilmente classificabile sia più un vantaggio o uno svantaggio?
Senza dubbio un vantaggio. Possiamo suonare a tanti festival diversi perché siamo metal e dinamici, ma anche melodici. Vogliamo assumere un profilo più internazionale e ci stiamo adoperando perché il tour promozionale di ‘Rodeo’ sia ancora più sostanzioso dei precedenti. Speriamo anche di suonare presto nel vostro paese.
Cosa significa fronteggiare una band di uomini per te?
Mi sento bene perché sono i miei migliori amici. So bene che siamo dei modelli per le persone ma non mi sento affatto perfetta. Mi lamento in continuazione del mio corpo o della mia voce. Sono quella che fa casino del gruppo. Di sicuro la più rumorosa ed a volte posso essere stressante.
(parole di Lisa-Marie Watz e Ben Juelg)