-Core
Angra
Brasile
Pubblicato il 01/11/2006 da Lorenzo Becciani

Non solo ‘Aurora Consurgens’ è uno dei vostri album più vari e completi in assoluto ma molti lo stanno definendo la vostra migliore release dai tempi di ‘Holy Land’. Cosa ne pensi ?
Siamo davvero entusiasti dell’ottimo riscontro che sta ottenendo l’album in tutto il mondo. Il disco esce questa settimana eppure abbiamo già avuto ottime recensioni e in tanti lo stanno paragonando ai migliori album della band. Questo ci riempe di orgoglio ma eravamo certi di ottenere grandi consensi. ‘Aurora Consurgens’ è un disco molto più diretto e heavy dei precedenti e per questo anche più facilmente assimilabile.
Il processo di songwriting non era mai stato così suddiviso tra i vari membri della band..
E’ vero mentre dal punto di vista della registrazione e della produzione non abbiamo avvertito differenze sostanziali con ‘Temple Of The Shadows’, in questo caso l’approccio compositivo ha visto cinque menti distinte lavorare per conto loro e alla fine apportare quanto raggiunto fino alla completa stesura di tutte le canzoni. Felipe, Kiko e Rafael soprattutto hanno fatto un grandissimo lavoro e questo è il motivo per cui il disco contiene parti molto diverse tra loro. Abbiamo registrato le parti di batteria in Germania perché gli House Of Studios sono perfetti per il tipo di suono che voleva ottenere Aqualis. Il resto invece è stato registrato a San Paolo in Brasile sotto la supervisione di Dennis Ward e Thiago Bianchi. Dovessi scegliere un pezzo sugli altri sicuramente punterei su ‘The Course Of Nature’ che identifica alla perfezione quello che sono gli Angra in questo momento. E’ un pezzo fantastico, molto heavy con parti veloci ma anche stacchi melodici e rallentamenti che funzionano davvero bene. In un certo senso è anche un disco sperimentale in quanto Kiko ha scritto degli assoli diversi dal solito standard e suonato molte parti con una sette corde con accordatura notevolmente abbassata.
Come ti senti a non essere più il ‘nuovo’ membro della band e il sostituto di Andre Matos ?
Non mi sono mai sentito veramente il sostituto di Andre Matos. Gli altri ragazzi fin dai primi provini mi hanno sempre detto che era loro ferma intenzione di non trovare un clone e io stesso mi presentai suggerendo loro di provare altre strade. Non avrebbe avuto senso e per questo credo che gli Angra hanno ancora tutto questo successo e possono ancora permettersi di pubblicare album come ‘Aurora Consurgens’. Come stile inoltre siamo molto diversi. Io sono più influenzato da cantanti come Ronnie James Dio che ho studiato molto da giovane per raggiungere la tecnica di adesso. Sono davvero soddisfatto del lavoro alle chitarre di Kiko e Rafael perché mi ha permesso di sviluppare parti vocali molto aggressive e varie rispetto al passato. Anche in questo mi sono trovato maggiormente a mio agio oltre a non sentire più da molto tempo il peso di essere il nuovo entrato in casa Angra.
Parlaci dell’artwork realizzato ancora una volta da Isabel De Amorim..
Non posso che parlarne bene. E’ davvero affascinante il rapporto che si è instaurato tra Isabel e la band. Oltre che una grande artista essendo un’amica di tutti noi riesce a calarsi alla perfezione in quello che ogni volta vogliamo trasmettere e quindi sappiamo in partenza che saremo entusiasti del lavoro finale. Tra l’altro sono ancora molto legato alla copertina di un disco come quando ero ragazzino e compravo i miei primi dischi. Trovo che internet sia un superbo veicolo commerciale e promozionale ma sia allo stesso tempo molto freddo e distante dal cuore. Per questo ci tengo tantissimo che la copertina, l’artwork, le foto siano tutte di grande valore oltre alla musica naturalmente. 
Che messaggio avete voluto trasmettere questa volta con le liriche ?
‘Aurora Consurgens’ non è un concept come ‘Temple Of Shadows’ che parlava di un tema molto attuale come i disturbi mentali. In alcune canzoni le nostre riflessioni su tutta questa gente in cura per depressione, che si toglie la vita o deve combattere contro la disoccupazione hanno ancora preso il sopravvento. Altri testi invece sono costruiti attorno episodi reali, pensieri o vere e proprie poesie. Non ci piace dare messaggi assoluti o parlare di politica. Trovo che sia molto noioso.
Quali sono i tuoi sogni sia come uomo che come musicista ?
Il mio sogno più grande è sicuramente quello di essere padre e fortunatamente si sta avverando. Sono davvero felice per questo e tutta la mia arte ne sta guadagnando. Per quanto riguarda l’aspetto musicale ho da poco pubblicato il mio primo disco solista e spero sinceramente di potere continuare a farlo anche nei prossimi anni. Cantare negli Angra è stupendo ma devi seguire delle regole e naturalmente ogni album è il risultato di diversi pensieri e direzioni artistiche mentre in un album solista sei libero di seguire tutte le strade che vuoi, sperimentare e accettare sempre nuove sfide. E’ tutto molto elettrizzante.
Sei religioso ?
Quasi per niente. Non mi piacciono i preti e l’istituzione ecclesiastica in generale. Trovo che sia come una mafia diversificata. Sono invece molto spirituale. Credo nel destino e mi sorprendo tutte le volte che mi rendo conto che basta anche solo pensare intensamente una persona perché questa lo avverta oppure possa subire conseguenze. Sono uno studioso di tutte le forze che possono sprigionarsi dalla nostra mente e quindi se sento la necessità di pregare preferisco farlo in casa invece di andare in Chiesa.
Hai parenti in Italia giusto ?
Il mio rapporto con l’Italia è molto forte e non solo per via delle mie origini. Ho dei parenti vicino Lucca in Toscana e appena posso cerco di visitare il vostro paese. Tutte le volte che veniamo a suonare è fantastico e insieme al Brasile, alla Germania e al Giappone l’Italia è senza dubbio il posto dove abbiamo più seguito. Dopo qualche data nel nord del Brasile e otto concerti in Giappone con i Blind Guardian torneremo da voi in febbraio e sarà ancora una grande festa. Devo aggiungere che una delle mie band preferite in assoluto sono i Vision Divine e quindi anche musicalmente certe influenze sono parte integrante del mio essere cantante e musicista. Prima dell’intervista ho dato un’occhiata alla vostra webzine e oltre a trovarla davvero interessante ho scoperto molti gruppi che devo assolutamente sentire.

(parole di Edu Falaschi)

Angra
From Brasile

Discography
1993 Angels Cry
1995 Holy Land
1996 Freedom Call
1998 Fireworks
2001 Rebirth
2002 Hunters And Prey
2005 Temple Of Shadows
2006 Aurora Consurgens
2010 Aqua
2014 The Secret Garden
2018 ØMNI
2023 Cycles Of Pain