-Core
Xandria
Germania
Pubblicato il 15/03/2012 da Lorenzo Becciani

 

Prima di tutto presenta Manuela Kraller ai nostri lettori..
E' una cantante fantastica e la sua voce si adatta alla perfezione alla musica che intendiamo proporre. Quando Kerstin Bischof ci ha comunicato di volere intraprendere altre strade abbiamo dovuto trovare una sostituta permanente e questo ha comportato dei ritardi nelle operazioni.
 
Immagino sia questo il motivo principale per cui il vostro quarto album è vecchio di cinque anni..
Una volta trovata la persona giusta abbiamo dovuto sviluppare un nuovo approccio compositivo e ritrovare noi stessi. Non sono cose che fai in un giorno..
 
Quanto tempo avete impiegato a comporre e registrare le nuove canzoni?
Il songwriting è cominciato appena dopo la release di 'Salomé: The Seventh Veil' ed è durato negli anni mentre le recording sessions si sono estese da luglio a novembre dello scorso anno. 
 
Quali album vi hanno ispirato a livello di produzione? 
Nessuno in particolare. Abbiamo semplicemente cercato di ottenere un suono potente mantenendo l'equilibrio tra le parti metal e quelle orchestrali. Il mixaggio è stato faticoso e l'unico modo di farlo funzionare è stato quello di lasciarlo fluire naturalmente. Costringere il lavoro in termini precisi non sarebbe stato produttivo. 
 
Quali sono le differenze sostanziali tra 'Neverworld's End' e quelli che lo hanno preceduto? 
E' senza dubbio il disco più heavy che abbiamo mai pubblicato e credo rappresenti una nuova versione del nostro sound. In passato avevamo inserito elementi metal e passaggi cinematici senza combinarli insieme mentre stavolta la visione è coerente con il risultato. E' la prima volta che succede e ci siamo riusciti evitando di scendere a compromessi che non è mai facile. 
 
Quale significato si cela dietro al titolo dell'album? 
Rappresenta il sogno di un mondo fantastico scemato al momento di rendersi conto che non sarà mai possibile realizzarlo. Inoltre è un messaggio di non perdere mai la speranza perché è quella che ti dà la forza di andare avanti.  
 
Prova a recensire 'Blood On My Hands' e 'Call Of The Wind' per noi..  
Una è la nostra “eighties-hairspray-metal-song” mentre l'altra è una combinazione tra metal e elementi folk, un piccolo tributo personale a Gary Moore. 
 
Cosa intendi trasmettere con le liriche? 
Ho sempre cercato di scrivere dei testi legate alle mie esperienze personali ma in questo caso ho spostato la mia ricerca ad un livello più elevato raccontando una storia a figure che l'ascoltatore può seguire nella propria fantasia. Molti testi hanno questo doppio significato, alcuni sono diretti ed altri più complessi. Questo conferisce all'album più colori. 
 
Perché avete scelto 'Valentine' come primo singolo?
E' un pezzo breve e catchy poi mostra le fondamenta dell'intero disco. L'impatto sinfonico è grandioso. Volevamo chiarire al di fuori di ogni dubbio che c'è stato un cambiamento a livello sonoro. L'importante è che nessuno si aspetti del materiale pop. 
 
Quanto è cambiato il tuo approccio compositivo durante questi anni?  
Ultimamente è cambiato in modo drammatico. Sto utilizzando altre strutture ed è diventato molto più complicato. Il termine “modern guitar mainstream” è troppo semplicistico adesso. Le trame sono profondamente metal e ho dovuto compiere dei passi in avanti notevoli dal punto di vista tecnico. 
 
Come avete costruito le linee vocali per 'Neverworld's End'? 
Spesso partono dall'idea basilare della canzone ovvero dalla prima cosa che mi viene in mente. Da quell'idea costruisco l'arrangiamento. Altre volte nasce tutto dalla sezione strumentale e lascio fluire il cantato in modo naturale. Per questo disco ho permesso a Manuela di scrivere delle parti considerando che solo lei conosce esattamente quelli che sono i suoi limiti.
 
Quale arrangiamento ti rende più orgoglioso? 
Sicuramente quelli di 'Soulcrusher' e 'The Nomad's Crown'. Il primo è davvero heavy e dark con un finale abbastanza malato mentre il secondo è imprevedibile  come la colonna sonora di un film fantasy. 
 
Quanto è difficile suonare symphonic metal al giorno d'oggi? 
Non lo è affatto anche se la concorrenza è agguerrita. Alla fine cerchiamo solo di portare avanti le nostre idee nonostante tante difficoltà.  
 
Qual è il tuo rapporto con peccati mortali come la lussuria e l'ira? 
E' una domanda strana. Non siamo certo una band che eccede nei vizi tipici del rock n' roll, organizza sex party negli alberghi e lancia le televisioni dalle finestre.  
 
Ti sono piaciute le ultime cose dei Nightwish?
Devo dire che mi piacciono tutti i loro album. Pensavo che l'ultimo sarebbe stato più bizzrro, introverso e astratto visto l'annuncio del film. Invece è molto solido, con elaborate sezioni orchestrali, parti rock e solo alcuni momenti strani. In ogni caso le canzoni sono eccellenti e nutro totale rispetto per la band. Hanno sempre cercato di proporre qualcosa di nuovo senza scendere a compromessi. Non è facile seguire il cuore incurante delle conseguenze delle proprie azioni. 
 
(parole di Marco Heubaum)
Xandria
From Germania

Discography
2003 - Kill the Sun
2004 - Ravenheart
2005 - India
2007 - Salomé - The Seventh Veil
2012 - Neverworld's End
2014 - Sacrificium
2017 - Theater Of Dimensions