-Core
Die Apokalyptischen Reiter
Germania
Pubblicato il 30/05/2012 da Lorenzo Becciani

 

Uscire dagli uffici della Kscope con tanto di quel materiale da potere aprire un negozio mi ha costretto a tornare in albergo a depositare il tutto e poi correre al Camden Underworld per non perdere l'esibizione dei tedeschi e avere la possibilità di catturare le loro impressioni durante il mini tour europeo che ha preceduto la loro partecipazione ai festival estivi. Una volta nel tour bus con  Daniel “Fuchs Täumel e gli altri una tipica giornata londinese piovosa si è trasformata nell'apocalisse. Cascate di pioggia, vento disumano, persone che volavano con l'ombrello come Mary Poppins e orde di metallari che mettevano a dura prova la loro fede rimanendo in coda per entrare nel locale invece di ripararsi in qualche bar. Mentre assistevamo a queste scene di distruzione dai finestrini del veicolo l'istrionico frontman mi offriva un the caldo e iniziavamo la nostra chiaccherata. A volte fare il giornalista può riservare qualche vantaggio.
Cosa ricordi delle prime mosse a Weimar?
Il trasferimento a Weimar ha rappresentato per me una svolta importante perché sono cresciuto in una piccola città di provincia tra gente pazza e criminali. Dal momento in cui sono approdato a Weimar tutto è cambiato, sono entrato in contatto con centri culturali, ho cominciato a studiare filosofia e iniziato a credere di essere un artista. L'amicizia con Skelleton è stata la scintilla che ha acceso il fuoco dei Die Apokalyptischen Reiter e in seguito si aggiunsero Dr. Pest e Volk-Man. Con questa formazione incidemmo il primo demo  e tenemmo  i primi concerti in Germania, Cecoslovacchia, Ungheria e Romania. 'Firestorm' rappresenta qualcosa di veramente speciale per tutti noi e questo è il motivo per cui lo stiamo distribuendo gratis ai nostri concerti. La registrazione è pessima e alcuni dei nostri fans fanno fatica a riconoscerci ma è un regalo che non potevamo esimerci di fare loro. Ricordo che registrammo le canzoni in un centro sociale con un nostro amico come produttore. Il posto era frequentato da punk e crust e di recente ci siamo tornati a suonare. 
 
Quali erano gli obiettivi quando avete formato la band e quanti di essi credete di avere raggiunto?
Dipende tutto dal momento. All'inizio volevamo divertirci e basta poi quando le cose si sono fatte più serie abbiamo cercato di suonare dal vivo. A quel punto l'obiettivo è diventato registrare il primo album in uno studio di registrazione professionale oppure suonare in un festival davanti a tanta gente. E' normale che cambino le prospettive. Siamo poco conosciuti fuori dalla Germania e non è semplice organizzare un tour. Questa è la prima volta che lo facciamo senza rivolgerci a delle agenzie. 
 
Quanto è cambiato il vostro modo di scrivere le canzoni da allora?
A quel tempo eravamo ragazzi, seguivamo solo lo stomaco e l'istinto. Adesso dopo quasi venti anni cerchiamo nuove storie da raccontare. Al momento stiamo raccogliendo idee ma senza focalizzarci troppo sul nuovo album. Non vogliamo pressioni ed è ancora presto per parlarne. Dopo questo tour suoneremo ai maggiori festival estivi e poi fisseremo lo studio. Secondo i piani dovremmo essere pronti per l'inverno. 
 
Vi siete mai chiesti il motivo per cui i Rammstein sono così famosi e voi e gli In Extremo non avete ottenuto la medesima esposizione? 
Questa è una bella domanda. Credo dipenda soprattutto dalle diverse esperienze che un gruppo riesce ad accumulare nel suo percorso. I Rammstein hanno avuto un management importante fin dall'inizio con un'etichetta che ha puntato subito alla diffusione del loro nome a livello internazionale. Oltre a questo conta anche il momento in cui si esprime il massimo potenziale. Pensa ai Black Sabbath. Quante band suonano come i Black Sabbath al giorno d'oggi. Eppure tutti ascoltano ancora i loro vecchi dischi perché sono stati primi e rimarranno immortali. 
 
Conosci i Pyogenesis?
Sì certo.
 
Loro pubblicarono delle canzoni totalmente pop compiendo un'evoluzione considerevole. Pensate di arrivare a tanto?
Non penso che lo faremo mai. Non scendiamo a compromessi con nessuno e facciamo solo quello che vogliamo. Non credo comunque che la Nuclear Blast ci chiederebbe qualcosa del genere.
 
Continuerete a collaborare con loro anche in futuro?
Dobbiamo farlo per forza. Abbiamo un contratto per altri due album. 
 
Vi piacerebbe cambiare?
Non saprei risponderti. Tutto cambia. Le condizioni al momento in cui abbiamo firmato non sono certo le medesime di adesso. 
 
Quale criterio avete utilizzato per selezionare le tracce di 'The Greatest Of The Best'? 
E' stato parecchio difficile. Abbiamo scelto in maniera democratica ma ognuno ha combattuto perché non venissero tagliate le sue canzoni preferite. La nostra idea era quella di pubblicare un doppio album o comunque allegare un bonus cd con del materiale raro ma la Nuclear Blast non voleva applicare un prezzo troppo alto alla release e quindi non se n'è fatto niente. 
 
Avete scelto personalmente Emil Bulls e Malrun come band di supporto?
E' sempre più difficile trovare delle buone band di supporto perché le label non tirano fuori più soldi ma siamo stati fortunati. Non li conoscevamo prima di questo tour e devo ammettere che pur suonando generi diversi dal nostro si sono incastrati bene nel bill. 
 
Quale messaggio desideri trasmettere con i tuoi testi? Pensi che i vostri fans li leggano? 
Me lo auguro perché non sono banali. Il mio scopo è quello di urlare le mie opinioni in faccia alla gente e quando vedo negli occhi dei ragazzi sotto palco che la pensano come me provo una bella sensazione.  
 
Cosa ascoltate nel tour bus?
Qualche disco lack metal, Justice e Pretty Little Flowers un gruppo assurdo giapponese che ti consiglio di ascoltare. 
 
(parole di Fuchs)
Die Apokalyptischen Reiter
From Germania

Discography
Soft & Stronger (1997)
Allegro Barbaro (1999)
All You Need Is Love (2000)
Have A Nice Trip (2003)
Samurai (2004)
Riders On The Storm (2006)
Licht (2008)
Moral & Wahnsinn (2011)
Tief. Tiefer. (2014)
Der Rote Reiter (2017)
The Divine Horsemen (2021)
Wilde Kinder (2022)