-Core
Threshold
UK
Pubblicato il 04/09/2012 da Lorenzo Becciani

Puoi spiegarci quali circostanze vi hanno convinto a tornare sul mercato a cinque anni di distanza da 'Dead Reckoning'?
Non ci siamo mai sciolti e questo lungo periodo tra i due full lenght è dovuto a diversi problemi che abbiamo avuto. Sono cambiate molte cose per i membri della band e tali eventi hanno contribuito a dare forma alle canzoni che scrivevamo. E' tornato Damian Wilson e abbiamo inserito in line-up un altro chitarrista, Pete Morten. Con loro ci siamo divertiti per quattro anni in tour dopo di che la Nuclear Blast ha cominciato a chiederci notizie sul nuovo album.Tornare in studio dopo tanto tempo ha necessitato qualche accorgimento ma siamo certi che 'March Of Progress' sia il massimo che potevamo raggiungere.

Il vostro debutto risale a quasi venti anni fa. Quanto è cambiato l'approccio compositivo in tutto questo tempo?
E' rimasto lo stesso dei primi giorni. Con Jon e Nick siamo riusciti a creare qualcosa di originale nel giro di breve. Anche adesso cerco di comporre in pochi mesi evitando di tornare su vecchie idee. Questo per catturare la giusta atmosfera e mantenere continuità e freschezza tra un album e l'altro. Immagino che la mia esperienza come songwriter sia migliorata nel corso degli anni.

Quali sono le differenze principali tra 'March Of Progress' e i vecchi lavori?
La nostra identità è rimasta intatta e ancora oggi cerchiamo di avere un suono unico. Questo è l'unico modo per sopravvivere e puoi tracciare un'evoluzione di uscita in uscita. Se salti dal primo album ad oggi è chiaro che avvertirai dei cambiamenti ma gli elementi principali sono i medesimi. 'March Of Progress' approfondisce alcuni aspetti di 'Dead Reckoning' con maggiore attenzione alle melodie ed alle armonie. L'artwork di Davide Nadalin mostra esattamente il mood del disco e credo che stavolta abbiamo lasciato trasparire le influenze prog dei demo.

Quanto tempo avete impiegato per comporre e registrare i brani?
Per il songwriting sono stati necessari circa sei mesi. Abbiamo iniziato a registrare a settembre e terminato a maggio. Alcuni ritardi sono dovuti ad una brutta infezione polmonare di Damian Wilson. Poteva cantare ma senza raggiungere il suo potenziale e quindi abbiamo atteso che stesse meglio. Non volevamo compromessi questa volta ed alla fine è stata la decisione giusta perché credo non abbia mai cantato così bene. Toni ed emozioni sono caratterizzati da piccole inflessioni che rendono la sua performance davvero speciale.

A quali album vi siete ispirati per la produzione?
Ultimamente ho scoperto una serie di album di Mike Oldfield e dei My Dying Bride. Entrambi mi hanno coinvolto parecchio per la loro capacità di creare atmosfere. Non sono sicuro di essere riuscito ad ottenere la stessa cosa con 'March In Progress' ma ci ho provato.

Di cosa parlano 'Staring At The Sun' e 'That's Why We Came'?
'Staring At The Sun' è stata scritta da Richard e parla di combattere per quello in cui si crede. 'That's Why We Came' è un brano di Damian e descrive il prezzo che dobbiamo pagare per il progresso. In origine era un breve demo acustico a cui abbiamo lavorato duramente fino al risultato finale. In generale il disco copre diversi temi, dalle esperienze personali alle difficoltà che hanno caratterizzato il nostro lavoro. Per esempio 'Ashes' si chiede quanto potrà durare questo stato di benessere che stiamo vivendo.

Come siete entrati in contatto con Nuclear Blast?
Tramite Lanvall, il chitarrista degli Edenbridge, che è un mio buon amico. Sapevano che il nostro contratto era scaduto e ci hanno chiesto un colloquio. Non ero sicuro fosse la scelta giusta perché nel loro catalogo ci sono band molto differenti dalla nostra ma devo ammettere che Marcus mi ha conquistato con la sua gentilezza e fin dal primo istante si sono dimostrati efficienti nel supportarci.

E' vero che avete cominciato come cover band dei Testament? Cosa pensi del loro ultimo disco?
Non proprio anche se è sempre stata una passione comune con Nick. Non ho ancora ricevuto una copia di 'Dark Roots Of Earth' ma sono certo che mi piacerà come sempre. Hanno un'identità troppo forte e i loro riff mi travolgono tutte le volte.

Come valuti lo stato di salute della scena prog? Preferisci le band tradizionali, sulla vena di Dream Theather o Fates Warning, oppure sei affascinato dalle nuove forme di prog supportate da etichette come Kscope o InsideOut?
Non ascolto quasi per niente prog metal e quindi non sono certo che i Threshold siano in correlazione con altri gruppi del movimento. Il nostro stile si è sviluppato dal metal ma con il tempo ha incorporato la libertà degli arrangiamenti e la melodia che avevano per esempio i Genesis. Per anni power metal e prog sono rimasti relativamente underground.

Puoi svelarci qualche dettaglio tecnico?
'March Of Progress' è stato registrato nel mio studio personale con Pro Tools HD9 e un Mac. Le chitarre ritmiche sono state suonate con un Peavey 6505 mentre per gli assoli ho preferito un Rocktron Prophesy II. Tutte le chitarre sono Ibanez e il preamp è un Marshall JMP1. Per le tastiere abbiamo usato diversi synth presenti nel programma ed un Korg Trinity. Omnisphere è ottimo per i synth e amo Metric Halo Channelstrip come equalizzatore. Sono convinto che i software moderni possano essere di aiuto nel songwriting ma sia sempre la performance del musicista o del cantante a fare la differenza.

Qual è il vostro bestseller fino adesso?
Sicuramente 'Dead Reckoning' e per questo non ho problemi ad affermare che la Nuclear Blasta è la migliore etichetta che abbiamo mai avuto.

Quali sono i vostri mercati migliori?
Soprattutto la Germania e l'Olanda.

Quali sono i gruppi che ti hanno colpito maggiormente negli ultimi tempi?
Molti ascolti sono legati al mio lavoro di produttore e quindi Dragonforce, Alan Reed, Pendragon..

Com'era il vostro rapporto con Andrew “Mac” McDermott dopo lo split?
Purtroppo non abbiamo saputo da Mac né i motivi per cui ci aveva lasciato né se fosse intenzionato a tornare. E' un peccato perché siamo stati amici per dieci anni. L'ultima volta che l'ho visto è stato durante le riprese del nostro video a Lipsia nel febbraio del 2007. Sapevamo dei suoi problemi di salute ma non eravamo preparati ad un evento tanto tragico. Ho dei bellissimi ricordi del tempo trascorso insieme e rappresenta una parte importante della storia della band.

In cosa differisce lo stile di Damian Wilson secondo il tuo parere?
Mac era molto popolare tra i fans dei Threshold perché molte persone ci hanno scoperto con 'Hypothetical'. Aveva un tono unico e una voce più roca. Damian è un grandissimo professionista e raramente perde colpi. Il suo tibro ti prende dentro e sono felice che possa misurarsi con produzioni migliori rispetto a quelle degli esordi.

(parole di Karl Groom)

Threshold
From UK

Discography
Wounded Land (1993)
Psychedelicatessen (1994)
Extinct Instinct (1997)
Clone (1998)
Hypothetical (2001)
Critical Mass (2002)
Subsurface (2004)
Dead Reckoning (2007)
March Of Progress (2012)
For The Journey (2014)
Legends Of The Shires (2017)
Dividing Lines (2022)